Squadra Federale, chiuso con una vittoria il collegiale in Ungheria

A distanza di dieci giorni dalla partenza verso Budapest, in Ungheria, si è chiuso il collegiale che ha dato il via alla stagione della Squadra Federale femminile, aprendo il Progetto Olimpico “Rio 2016” e la preparazione in vista del prossimo campionato di Serie A1.

Allenamenti quotidiani e un totale di cinque amichevoli contro formazioni ungheresi hanno caratterizzato il primo periodo di lavoro per le atlete allenate da Marco Trespidi, Direttore Tecnico delle Nazionali femminili, che al rientro in Italia si è detto molto soddisfatto di quanto mostrato dalla squadra.

“Il giudizio generale è ovviamente positivo – spiega l’allenatore –. Abbiamo affrontato situazioni un po’ particolari: le ragazze avevano livelli di preparazione fisica differenti, arrivando da esperienze e realtà diverse, che vanno dalla Serie A1 alle categorie giovanili. Ci siamo quindi trovati a gestire una preparazione particolare e specifica come la nostra, da coniugare con la necessità di impostare la squadra sotto il punto di vista tattico, visto che abbiamo giocato cinque amichevoli in dieci giorni”.

“Ci sono stati ovviamente malanni fisici di inizio preparazione – prosegue Trespidi –, ma la professionalità delle ragazze in questo senso è stata molto utile: al primo accenno di dolore hanno avvertito me e lo staff, permettendoci di intervenire in modo adeguato con terapie e lavoro differenziato. Questo ha fatto sì che le ragazze fossero tutte disponibili nelle amichevoli”.

Proprio l’ultimo dei cinque confronti giocati nel corso del collegiale ha visto la Squadra Federale superare le ungheresi del Kipest, passando dal 10-14 al 18-14 e vincendo il match con il risultato di 25-18. “Siamo usciti bene da questi primi dieci giorni, dai quali è emersa una squadra compatta, con un assetto difensivo rivelatosi inaspettatamente aggressivo e determinato sin dall’inizio”.

“In tutte le partite hanno giocato almeno quattordici giocatrici su sedici, tutte utilizzate a prescindere dal risultato – spiega ancora Trespidi –. Le ragazze hanno compreso perfettamente che ogni cambio viene effettuato non in relazione al risultato, ma in funzione di un gioco che deve mantenere sempre elevati ritmi e intensità, così come hanno capito bene che non era importante il risultato delle partite, giocate infatti sempre contro squadre più forti e più avanti in termini di preparazione. Questo è un momento in cui tutte hanno bisogno di costruirsi autostima e consapevolezza dei propri mezzi contro squadre quantomeno fisicamente e tecnicamente più forti”.

L’allenatore della Squadra Federale si sofferma, poi, sul successo ottenuto contro il Kipest: “Negli ultimi quindici minuti andavamo a velocità doppia”, dice. “Questo ha dato la convinzione alla squadra che il lavoro dal punto di vista fisico paga. Sfruttando al meglio i cambi, che sono un po’ la nostra arma segreta, abbiamo già raggiunto un buon livello di preparazione”.

“Sono molto soddisfatto”, ripete ancora Trespidi, che non manca di menzionare Giorgia Di Pietro come sorpresa positiva di questo collegiale, Irene Fanton e Anika Niederwieser come pilastri della difesa, i portieri Daniela Dovesi, Elisa Ferrari e Michela Zanotto, e infine il capitano Cristina Lenardon “leader sin da subito, dentro e fuori dal campo”.

Due giorni di riposo, ora, attendono le ragazze della Squadra Federale, che sabato svolgeranno un programma di lavoro specifico, prima di raggiungere la Romania, dove prenderà il via un secondo periodo di preparazione.

Ufficio Stampa FIGH

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19 Comments

  1. 4f4 said:

    Complimenti all’allenatore e soprattutto alle ragazze per questa vittoria.. Dobbiamo però ricordare che le partite sono state giocate contro squadre di club e non di nazionali, di livello sicuramente superiore e quindi più impegnative e difficili da affrontare…

  2. Marco Trespidi said:

    Parlare senza sapere è proprio una tua costante, nemmeno questa è una nazionale, è un club con atlete di tre differenti fasce di età, che hanno affrontato giocatrici che avevano in media tra i 7 e gli 8 anni di più e sono squadre di club quindi con affiatamento ben diverso da 16 ragazze che per la prima volta hanno giocato tutte insieme. Tanto per capirsi, non me ne frega assolutamente nulla di aver vinto , mi fa piacere per le ragazze perché potevamo vincerne altre ma le abbiamo perse, come non me ne frega nulla di aver perso, se avessi voluto vincere e chiudere la bocca a chi proprio non riesce a tenerla chiusa quando serve, non sarebbe stato difficile organizzare gare con altre squadre, invece l’obbiettivo era esattamente giocare con squadre più forti ma non così tanto da rendere la competizione agonisticamente non interessante. Per altro nemmeno la tua affermazione ha senso, infatti tanto per farti capire, è più difficile e impegnativo affrontare il Gyor ( squadra campione d’Ungheria) che non la nazionale ungherese , ma tu questo con la tua esperienza internazionale già lo sai, lo dico solo a beneficio dei lettori….Di altra portata saranno le gare in Romania, per alzare un po’ l’asticella e per giocare sempre con gente più forte di noi, cosa per altro non difficile appena si varcano le Alpi, stiamo fisicamente meglio ovviamente e abbiamo 5 gare importanti nelle gambe dobbiamo andare avanti, e avere a fuoco l’obbiettivo, tutto qua.

  3. iur said:

    Complimenti a tutto lo saff e alle ragazze per tutto l’impegno che stanno mettendo in questo progetto.Quando allenatore ed atlete riusciranno ad amalgamarsi sotto tutti i punti di vista(cosa non facilissima)ma confido in questo, potrete togliervi e toglierci delle belle soddisfazioni.ALOA

  4. Andrea said:

    Chi cura la parte fisica?Lei,oppure cè un preparatore?

  5. doraemon said:

    scusami Trespidi, ma c è bisogno ogni volta di specificare le tue intenzioni , il tuo progetto, ecc ecc ? Non vale la pena dare sempre spiegazioni, credo che lo sai meglio di me che vinci, perdi, qualsiasi cosa si fa ci sarà sempre una critica, tanto vale lasciar perdere.. il progetto della collegiale è chiaro, chi vuol capire capisca, altrimenti non si può sempre continuare con queste delucidazioni e spiegazioni che hai gia avuto modo di dire piu volte! Cerchiamo di assecondarle queste iniziative, senza puntare il dito contro a prescindere!!!

  6. Marco Trespidi said:

    Si può essere che tu abbia ragione, ma se i programmi generali sono chiari e manifesti e sui quali non torno, credo sia comunque importante chiarire anche quali siano i programmi di passaggio e i vari gradini che intendiamo superare, mi è assolutamente chiaro che se avessimo vinto sempre di dieci ci sarebbe stato chi chiede come mai non abbiamo vinto di venti, ma questo è un altro discorso, credo fermamente che sia la maggioranza quella che vede e segue con favore questa squadra, e penso che abbiano il piacere di sapere perché facciamo le cose che facciamo.
    Andrea la preparazione specifica la seguo io, per quanto riguarda invece la parte di potenziamento muscolare ci sarà uno specialista delle SdS che ha già collaborato con la FIGH nei corsi di terzo livello.

  7. doraemon said:

    si lo so Trespidi, era piu che altro un consiglio.. non si puo pensare sempre alle chiacchiere, quelle ci sono sempre.. ormai l abbiamo capito, piuttosto speriamo che questo progetto dia i suoi frutti, questo è quello che conta.. e tutto il resto è noia. Lo so che sei abituato a rispondere a tutti, ma a volte è inutile addentrarsi in discorsi che vengono fatti solamente per smuovere le acque e che non sono affatto costruttivi, ma tanto questa tiritera continuerà ad esserci perchè, seppur uno prova a fa na cosa, da ridire c è sempre!

  8. Andrea said:

    Concordo anchio,che parli pure chi è abituato a fare solo quello,ormai conta solamente riuscire a lavorare con sto gruppo che sembra molto interessante.
    A tal proposito ho sentito di rumors di new entry nel gruppo,ci saranno quindi sempre “aperture” alle atlete meritevoli di interesse?o magari qualcuna ci ha ripensato e avete solamente integrato il gruppo?

  9. la rosa said:

    Ma questo fare,anzi questo investire solo sul femminile, lo ha decisi il consiglio fedrale? Siamo sicuro che mandare a quel paese tutto il maschile sara’ positivo per la nostra pallamano? Il CF dopo ildisastro england + giovanili in turchia non ha pensato di trovare qualche rimedio oppure guardano solo il trespidi?

    • Daniele Battistoni said:

      ….il prossimo anno dovrebbe partire lo stesso progetto per il maschile!!

  10. iur said:

    Io credo che Trespidi faccia bene a tenere informati tutti gli appassionati della pallamano, a prescindere dalle critiche costruttive e non.Il solo fatto di parlarne anche se solo nel forum, crea interesse da parte di tutti i pallamanisti della femminile, ma anche della maschile,se si pensa a quello che scrivono sui giornali nel calcio noi stiamo freschi!!!! Se si restringesse ancora di più il cerchio della divulgazione del lavoro che si va a fare e si dovesse parlare solo a risultati accuisiti il nostro sport non sarebbe neanche tenuto in cosiderazione dalla federazione.Io penso che Trespidi abbia il merito di tutto questo rispondendo a tuttti indistintamente il numero dei commenti sul forum riguardante la femminile è aumentato in modo esponenziale e a mio modesto parere tutto questo è positivo,quindi invito Trespidi a continuare a rispondere a tutti qelli che criticano ed a quelli che lo appoggiano a presindere.ALOA,

  11. Andrea said:

    La Rosa..forse ti è sfuggito che dalla prossima stagione partirà anche un progetto per il maschile..non siate prevenuti per favore.

  12. la rosa said:

    @andrea: la mia non era per essere prevenuto ne anti femmimile, era, se leggi bene, preoccupazione per l’ultima drammatica stagione e, proprio in vista del progetto per la prossima stagione….non votrei vedere gli stessi attori a rovinare ancora il hia’ rovinato mondo azzurro…

  13. Andrea said:

    @la rosa…
    Scusami,non volevo redarguire nessuno,ma è noto ai piu che i due progetti sarebbero partiti ad un anno di distanza uno dall’altro..quindi la tua preoccupazione è un pochetto figlia della disinformazione…tutto qua.

  14. Marco Trespidi said:

    La squadra è una squadra aperta, lo è oggi e sarà domani, possono essere mille i motivi per cui un’atleta possa ritenere di non voler o non poter continuare questa esperienza, o può essere lo staff a ritenere più adeguate atlete che nel frattempo hanno avuto uno sviluppo fisico e tecnico più marcato. Oltre a queste ci sono almeno 8/10 ragazze che vengono seguite con più attenzione, e alcune sosittuiranno fin dal raduno di settembre alcune compagne nella Under 18. Il trofeo delle zone in questo senso è stato illuminante.

  15. Anno said:

    Ma sappiamo per quale anno d’età sarà la base dei convocati? Per esempio le ragazze hanno una base di 92-93 di media.

  16. Marco Trespidi said:

    1-96, 3-95, 4-94, 3-93, 5-92, 2-89. Età media 18 anni.
    L’area di maggior interesse è 94-95-96. Dove esistono atlete in fase di sviluppo anche fisico. Per le età maggiori è possibile ma improbabile che rientrino nel futuro.

  17. Linomito said:

    Scusa Anno se il progetto deve dare risultati già fra cinque anni è logico che non possono avere più di 18 anni no? Per le due 89 forse avranno pesato considerazioni anche di carattere agonistico-motivazionale (in un gruppo ci vogliono sempre un paio di leader)

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