Rivoluzione per gli Europei giovanili: dal 2016 nascono 1^ e 2^ divisione europea

E’ una vera rivoluzione quella che la EHF ha presentato dal suo sito, in vista del consiglio europeo che si terrà a Dublino il 19 ed il 20 settembre. La formula dei campionati europei giovanili (Under 18 e under 20 maschili, under 17 e under 19 femminili) è infatti destinata a cambiare radicalmente. Al posto dei mini gironi (da 3 o da 4 squadre) usati fino ad oggi per selezionare le squadre che avrebbero poi partecipato alla fase finale dei campionati, vengono infatti introdotti due differenti manifestazioni che, con una semplificazione magari non elegante ma certamente chiara, potremmo definire di serie A e di serie B.

Il funzionamento è il seguente: sula base dei ranking calcolate sulla base dei risultati degli ultimi otto anni, verrà stilata una classifica di tutte le nazioni. Le nazioni che risulteranno ai primi 16 posti del ranking, parteciperanno al campionato europeo di prima divisione. Le altre nazioni (da un minimo di 16 ad un massimo di 24) parteciperanno alla fase finale di seconda divisione.

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Non più piccoli gironi a 3 o a 4 squadre quindi, ma veri e propri campionati: una soluzione che da un lato permetterà alla EHF di creare due grandi eventi (anziché gestire un gran numero di piccoli concentramenti) e dall’altro consentirà a tutte le nazioni europee, anche quelle con minor tradizione, di partecipare finalmente ad un vero campionato ufficiale e non solo a mini concentramenti.

Alla fine delle due manifestazioni, le ultime 4 classificate della prima divisione verranno passate alla seconda divisione del campionato europeo under 20 che si svolgerà due anni dopo. Analogamente, le prime 4 classificate della seconda divisione verranno ammesse agli europei under 20 di prima divisione quando a giocare saranno, presumibilmente, stessi gruppi che hanno preso parte ai campionati under 18 di due anni prima.

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Questa nuova formula inizierà nel 2016 quando toccherà al gruppo maschile del 1998 partecipare al campionato europeo under 18 e al gruppo del 1996 partecipare al campionato europeo under 20: tutte e due le squadre italiane potranno iscriversi alla fase finale di seconda divisione, considerato che nell’ultimo ranking la nazionale azzurra era in 33’ posizione.

La EHF ha preso questa decisione anche in virtù della considerazione che è sempre più difficile, per le nazioni con minor tradizione, riuscire a scalzare le ‘big’, con due conseguenze negative: un livello molto poco omogeneo nelle qualificazioni, ed il rischio che le nazioni che non riuscivano mai ad arrivare ad una fase finale si ‘scoraggiassero’.

Sempre nel corso del comitato del 19 e 20 settembre verrà discussa anche la possibilità di aumentare il numero delle squadre partecipanti ai Campionati Europei seniores, passando dalle attuali 16 a 24. Se appare certo che questo sarà il traguardo finale, resta da capire se il nuovo format a 24 sarà introdotto nel 2020 o nel 2022.

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One Comment;

  1. cucalento said:

    decisione di buon senso e che prende atto della realta’.
    Forse sarebbe il caso di tornare anche ai Mondiali di gruppo A,B e C, come negli anni ’80?
    almeno certe nazioni, come l’Italia, potrebbero vincere “qualcosa”!

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