Pressano supera Ambra e raggiunge Bolzano in semifinale scudetto

Sporcic Mario(Loacker) contro Damir Opalic (Pressano)È la Pallamano Pressano la vincitrice della Poule Ammissione alle semifinali scudetto andata in scena nel weekend sul neutro del PalaSantaFilomena di Chieti. I gialloneri di Dumnic hanno superato la concorrenza di Fondi ed Ambra non senza difficoltà: in terra abruzzese infatti sono andati in scena tre match del triangolare tutti equilibrati e combattuti fino alla fine.

Hanno aperto le danze venerdì proprio Pressano e Fondi: dopo un primo tempo in equilibrio, i vicecampioni d’Italia hanno saputo perforare la solida difesa fondana, piazzando nella ripresa il break decisivo che è valso il 25-21 finale in favore dei trentini.

Partita vibrante quella del sabato tra Fondi ed Ambra: nella prima parte del primo tempo i toscani sembrano riuscir a far valere le qualità in rosa e si portano a condurre di 5 reti sull’8-3 ma la reazione di un Fondi mai domo non tarda ad arrivare ed i pontini riaprono tutto a pochi minuti dalla fine del primo tempo. In avvio di ripresa l’Ambra vuole chiudere i conti e spinge con Gianni Dei toccando il massimo vantaggio sul 22-13: di qui Fondi si trasforma e, rete su rete, recupera tutto il gap ottenendo addirittura la palla del pareggio a 7 secondi dalla fine ma l’ultimo attacco si chiude con un nulla di fatto e l’Ambra prevale per 27-26.

La giornata di domenica vedeva in campo la resa dei conti tra Pressano ed Ambra, rematch della semifinale scudetto dello scorso anno: partono a razzo i toscani che con Dei e Raupenas, accompagnati dalle parate di un grande Di Marcello, vanno sul 5-1. Pressano rintuzza ma le difese si fanno sentire e la partita non prende una piega precisa: solo nel finale di primo tempo, dopo essere stato sempre in svantaggio, Pressano serra le file in difesa e sorpassa l’Ambra chiudendo 9-11 la prima frazione. Il buon momento dei trentini prosegue nella ripresa, dove Dallago e compagnia toccano il 11-17. L’Ambra non ci sta e, sempre sorretta da una buona difesa e dalle belle parate di Di Marcello e Trinci, recupera fino al 17-19 ma Pressano non si fa sorprendere, difende bene e resta avanti fino alla fine vincendo 21-23 e conquistando così il pass per la semifinale contro Bolzano.

Si gioca subito il derby altoatesino: in campo in diretta RAI (RaiSport2 alle 16:30) si gioca giovedì 1 maggio l’anticipo dal Palavis casa dei gialloneri.

Domenica 27 Aprile
h 16:00 | Ambra – Pressano 21-23 (p.t. 9-11)
Ambra: Ballini 1, Chiaramonti, Dei 4, De Stefano, Di Marcello A. 1, Di Marcello P, Faggi, Mannori, Maraldi 6, Morini, Naldoni, Trinci, Raupenas 9, Margheri. All: Roberto Morlacco
Pressano: Bolognani, Moser, Franceschini, Pescador, Alessandrini 1, Chisté W. 1, Chisté D, Di Maggio 5, Giongo 2, Sampaolo, Da Silva 8, Dallago 6, Opalic, D’Antino. All: Branko Dumnic
Arbitri: Bassi – Scisci

Sabato 26 Aprile
h 17:00 | Ambra – Fondi 27-26 (p.t. 12-9)
Ambra: Ballini, Chiaramonti 2, Dei 8, De Stefano 3, Di Marcello A. 4, Di Marcello P, Faggi, Mannori 1, Maraldi 5, Morini 1, Naldoni, Trinci, Raupenas 3, Margheri. All: Roberto Morlacco
Fondi: Di Manno S. 2, Di Manno G. 3, D’Ettorre 6, D’Angelis, Panariello, Amendolagine, Antonio 5, Molineri 5, Pestillo 2, Lauretti 2, Di Cicco 1, Riccardi. All: Giacinto De Santis
Arbitri: Cosenza – Schiavone

Venerdì 25 Aprile
h 16:00 | Fondi – Pressano 21-25 (p.t. 10-10)
Fondi: Di Manno S. 4, Di Manno G. 3, D’Ettorre 3, D’Angelis, Panariello, Amendolagine, Antonio 6, Molineri 2, Pestillo 1, Lauretti, Di Cicco 1, Riccardi 1. All: Giacinto De Santis
Pressano: Bolognani, Moser, Franceschini, Pescador, Alessandrini 2, Chistè D, Chistè W. 3, Di Maggio 6, Giongo 6, Sampaolo, Da Silva 4, Dallago 2, Opalic 2, D’Antino. All: Branko Dumnic
Arbitri: Alperan – Scevola

di Luca Zadra

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15 Comments

  1. Matteo Pavanello said:

    Non c’entra nulla con l’articolo, però, vorrei far notare la differenza fra la nostra cultura della pallamano e quella di un paese come la Macedonia, grande come una nostra regione italiana. Questo ragazzo http://www.ehfcl.com/men/2013-14/player/549683/Filip+Taleski del ’96, appena maggiorenne, ha giocato un quarto di finale della Champions segnando 3 gol. E’ alto 2 metri per quasi 90 chili (ed ha avrà ancora tempo di crescere). Le mie domanda sono: c’è in Italia un ’96 di 2 metri? C’è in Italia qualcuno che possa giocare e segnare in Champions? Anche non del ’96. Ma sopratutto, c’è qualcuno in Italia che cerca di tirar su qualche ragazzo a giocare a pallamano? Ormai la pallamano è uno sport fatto di gente scartata da altri sport. Con delle piccole esclusione, ovviamente.

  2. highlander said:

    Scusa ma vivi in Italia o sulla Luna ( faccia nascosta ovviamente) ?

  3. handballmania said:

    Storia ritrita…. Certo che ci sono. Prima provano quasi ovviamente col calcio, poi pallavolo dove siamo leader mondiali e noi basket. Se non hanno freddo vanno nel rugby. Se non hanno paura dell’acqua allora nuoto. Poi il tennis, non si SA mai. Devo continuare??? Sto constatando che a parte qualche città, la pallamano è uno sport da pease piccolo dive NON ci sono altre società”famose”. Vuoi che una città come Milano Roma Napoli non abbia un 96 di 2 metri? Forse anche di 3. È un cane che si morde la coda. I club non danno x 1000 motivi fenomeni alla nazionale, la nazionale non vince, non c’è pubblicità, i fenomeni non vanno a fare pallamano. Punto. Stop. Soluzione: lavorare con quel che si ha, promozione dal basso della pallamano e viceversa, un colpi di C…

    • brissinese said:

      concordo assolutamente.. in Macedonia per quello che vale la pallamano li.. ovvio che vanno a giocare anche quella.. ma in Italia non vale niente…. calcio, pallavolo, basket… finiti li tutti i ragazzi di 2 metri e 90 Chili.

  4. Matteo Pavanello said:

    Mi sa che vivo direttamente su Marte…;)

    Allora mi chiedo come mai il rugby sia riuscito a farsi tantissima pubblicità, proprio a cominciare dagli inizi anni ’90, quando la pallamano nostrana era all’apice delle sue fortune sportive.
    Una qualificazione ad un mondiale ed una partecipazione ad un europeo (anche se organizzato proprio in Italia). Condita da una nazionale, oggettivamente, molto forte (Tabanelli, Fonti, Chionchio, Tarafino, i fratelli Niederwieser, ecc.ecc.) non si sia riusciti a cavalcare l’onda mediatica e di conseguenza di sponsor.
    Il rugby sta facendo figure barbine in europa da oltre 20 anni, però i tesserati sono triplicati.
    La domanda a sto punto è: chi ha la colpa di tutto sto sfacelo?
    Le basi c’erano per costruire un movimento forte e duraturo, non parlo di essere a livello di Francia, Spagna, Germania o dei paesi dell’Est, ma di poter almeno giocarcela sia come nazionale che come squadre di club.

    • perlaprecisione said:

      I fratelli Niederwieser? A parte che era la fine degli anni 90 (97-98 per la precisione) i portieri erano Michael Niederwieser, Mestriner, Lopasso e Dovere che andò ai mondiali, e gli altri due fratelli la Nazionale l’hanno vista col binocolo, forse l’altro portiere fu convocato qualche rara volta ma l’altro proprio…

      • Matteo Pavanello said:

        Mi scuso per i fratelli Niederwieser, è stato un lapsus. Per gli anni dovresti rileggere il mio commento, ho scritto:”dagli inizi degli anni ’90”, lo so benissimo che mondiali ed europei erano a fine anni ’90. Troppo precisino o esclusivamente troppo voglioso di criticare invece di leggere.

        • perlaprecisione said:

          Scusa se mi sono permesso, la prossima volta ti lascio nell’errore che me ne importa a me!

    • Domande...... said:

      Gira e rigira si ritorna a parlare del rugby….
      ed il calcetto allora?
      …ricordo che la pratica del calcio indor era solo un amabile passatempo giusto per non prendere freddo all’aperto (molto amato come diversivo anche da mezzo mondo pallamanistico…) e ora sono campioni europei!!!!!
      sapete quante società di base contano queste discipline e qual’è la qualità/quantità del lavoro di promozione e formazione che fanno, nonchè il budget di investimenti per questo settore?
      Chiacchierando con un amico rugbista, considerando qual’era la situazione degli anni ’90, e valutando obiettivamente anche la qualità di contenuti di queste discipline, tentando di capire perchè la pallamano fosse scesa così in basso, l’unica risposta che ci siamo dati è stata:
      LA DIFFERENZA L’HA FATTA LA QUALITA’ DELLE PERSONE !!
      per il mondo della pallamano perdere (per previsioni sbagliate o anche per incapacità) il contatto con il territorio e il buon livello di interazione con il mondo scolastico (ovvero diminuire l’interesse per l’attività promozionale) è stato l’inizio negativo che ha portato a questo declino.
      Chi ama lo sport e conosce la pallamano difficilmente si spiega come in Italia la gente si appassioni più al rugby o al calcetto che non all’handball…..
      E’ un’amarezza scriverlo, ma bisogna pensare di cominciare da zero e rifare tutto!!!

      • Matteo Pavanello said:

        Ho fatto l’esempio del rugby perchè nella mia zona la società di rugby ha fatto un lavoro eccelso negli anni, da 1 prima squadra e 1 giovanile di 20 anni fa a 2 squadre senior più tutte le categorie giovanili più la femminile. Però senza mia vincere un …..:)
        Il calcetto è un altro sport dove negli anni si è lavorato, però, alla fine si è vinto. Quindi il lavoro ha portato frutti. Il rugby no. E se il rugby ha fatto queste figure, potevamo anche “noi” della pallamano farle e magari aver triplicato i tesserati e le squadre.

        • Domande...... said:

          e già….. anch’io vivo in un posto in cui il rugby ha triplicato (se non di più….) i suoi tesserati…..
          pensi che per la nostra pallamano poter intercettare alcuni dei talenti anche scarti del rugby avrebbe fatto male?
          ripartire da zero e rigenerare tutto il mondo del promozionale!!!
          ho assistito ad un concentramento di rugby (da u.6 a u.12) ti giuro che il 50% di quei bimbi neanche sa se si diverte e sicuramente non avrà modo di arrivare a fare agonismo.
          però al momento ce li hanno loro in mano mentre noi stiamo sparendo…..

    • coach said:

      …..sicuramente,ma proprio al 100% di chi scrive nel forum…..
      bella domanda la tua….io l’ho posta molte volte senza mai avere una risposta…cmq piu” tardi quando ho un po’ di tempo posto qualcosa….ma non credere sono sempre le stesse cose che si scrivono da anni….il problema e’ che la pallamano e’ cosi’ gestita da anni….e anche qui di analizzare il problema importa poco…appena provi ad analizzare qualcosa o inevitabilmente fai certi nomi…..apriti cielo….
      cmq pensa a come sono gestite le societa’,a che farse di campionati sono riusciti a mettere in piedi,a come vengono gestite e quanti raduni fanno le squadre nazionali,alla moria di squadre e atleti che ci sono stati negli ultimi anni,a quali speranze puo’ avere un ragazzo che vorrebbe fare l’allenatore ma si trova con proposte di contratti pat.time perche’ il resto devi fare o il custode o l’autista dei pulmini..oppure si trovano davanti il guru di oltrefrontiera che allena dall’u 12 alla prima squadra e qundi di lavorare…..oppure a quali proposte i giovani che vorrebbero fare della pallamano il loro lavoro si trovano davanti……oppure a come viene valorizzato il lavoro delle societa’ che lavorano seriamente per far crescere i giovani e stanarli dalle scuole,per poi vedersi derubati da pseudo societa’importanti che illudono questi giovani per poi qualche anno quando sarebbe giusto valorizzarli anche economicamente,li abbandonano per cercare nuovi ragazzi e quindi facendo morire tutto quello che si e’ cercato di costruire con anni e anni di lavoro….
      bhe qualcosa ti ho risposto….
      come dire apriamo il dibattito….
      birra
      excoach

  5. Gino said:

    Come sempre parliamo di talenti ,di Italia che non vince ecc.ecc…colpa delle società colpa della figh colpa di quaquaraqua….poi oggi leggo http://www.figh.it e trovo due notazioni molto importanti:
    Impegno federale con il ministro su integrazione…..poi un importante riunione sul circuito Bach ….
    Pensierino: integrazione? Se siamo noi terzo mondo..non abbiamo occhi per piangere…altro che integrare altri…dobbiamo pensare a lavorare…e a integrare noi stessi con la pallamano
    Bach ? ?? Perché non facciamo pallamano come dio comanda? E lasciamo la spiaggia x l’abbronzatura? ( leggendo gli attori…MI AUTOCENSURO)
    Questa e’ la pallamano italiana

    • Matteo Pavanello said:

      Quoto in pieno il tuo commento e quello di excoach. La penso così anch’io, ripartire da zero sarebbe la soluzione migliore, però bisogna avere risorse umane che cerchino, allenino e valorizzino (e siano capaci) e le risorse per farlo.

    • Grandi Come Sempre said:

      Parlano di integrazione ma poi nn puoi avere in squadra più di un extra-comunitario, se non qualche naturalizzato… Mhà si discorsi proprio non li capisco….

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