“Sessanta minuti sicuramente non all’altezza della Pallamano Noci”. E’ naturalmente deluso e rammaricato il presidente della Pallamano Intini Noci, Stefano Cammisa, all’indomani della sconfitta nella Supercoppa Italiana di pallamano maschile contro l’Hc Conversano.
Voglia di ripartire, malcontento fisiologico e sensazioni che hanno fatto capire all’ambiente quanto è e resta importante questo inizio di stagione nelle parole del presidente del club nocese:“Difficile commentare l’aspetto agonistico della partita. Al termine della gara ho pensato agli ultimi 2-3 anni di lavoro e a quanto questa gara potesse influire sul nostro lavoro – ha precisato Cammisa –La pallamano non deve essere solo risultati e classifiche ma bensì veicolo di comunicazione, aggregazione ed attività sociali. Gli oltre 300 tifosi giunti a Conversano sono sinonimo della bontà del lavoro svolto in questi anni e chi indossa la nostra maglia deve far sì che questi aumentino e rimangano sempre attaccati alla squadra. Il nostro obiettivo è far entrare la pallamano in ogni civile abitazione di Noci. Eravamo e siamo convinti di essere sulla strada giusta. Abbiamo perso ed i 45 gradi percepiti all’interno del palazzetto non possono essere attenuanti valide. Noi e Conversano eravamo nelle stesse condizioni. Ora sento macigno nello stomaco e ho bisogno di confrontarmi con la gente, il pubblico e gli appassionati”.
Proprio dai confronti ripartirà l’attività della società biancoverde: “La ripresa dei lavori era prevista per martedì ma vista la partita di sabato abbiamo dovuto cambiare i programmi – ha annunciato il presidente della Pallamano Noci – Già poche ore dopo la gara ho avuto modo di parlare con il mio direttore generale Martino Conforti. Una finale persa non può cancellare il lavoro svolto in tanti anni. La società vuole ascoltare tutti, a partire dai tifosi che in questi giorni si sono dimostrati molto vicini alla squadra per finire con squadra e staff tecnico. Abbiamo un pubblico competente, che ora deve dimostrarsi compatto e aiutarci a superare questa finale persa. C’è bisogno di andare avanti tutti insieme per raggiungere gli altri nostri obiettivi. Abbiamo seminato tanto, ora è arrivato il tempo di raccogliere”.
Ufficio Stampa Pallamano Intini Noci
Una sconfitta alla prima partita e siamo già al melodramma? Calma e gesso ché la stagione è lunga…
troppa agitazione…..il campuonato inizia il 1 ottobre e gia’ sembra di essere al processo del lunedi’ !
Noci è davvero una ottima squadra. Tante le attenuanti per una sconfitta di 8 sul campo dei campioni d’Italia: 1) si giocava fuoricasa anche se con tanti supporters nocesi; 2) si è giocato in un caldo infernale, con una condizione climatica assurda (certe partite non si dovrebbero far disputare); 3) la pressione sulla squadra ha arrecato danni (si è visto che i giocatori erano molto carichi e sono partiti a mille all’ora, salvo poi fermarsi nel secondo tempo, come era facile prevedere); 4) quattro settimi della squadra titolare gioca per la prima volta insieme ed era quindi prevedibile qualche errore di troppo; 5) servirebbe un centrale con una visione di gioco, Carrara (ottimo a terzino e ala) mi sembra inadeguato, meglio Tumbarello in quel ruolo.
Quando mai Carrara ha giocato all’ala?
Giovanni , Tumbarello è un uomo ovunque. Quando andò a Trieste fu una scommessa del prof Loduca, suo conterraneo. Da li in poi un ascesa continua tra nazionale, scudetti,coppe campioni, top player,bomber e quantaltro … ma basta dai su,coraggio.
Presidente………….. un po’ prestino per tirare le somme! Noci è una bella squadra, con tanti ottimi giocatori, sono stati fatti tanti sacrifici, manca qlc………… del resto forse è la prima vera finale della sua storia?
Il caldo c’era anche per conversano. Non cerchiamo alibi.