Les italiens sur Loire, la pallamano in Francia col Gruppo Sportivo Riale

Stade Guy Rosseau.torneo francia

Meglio conosciuto come Stade Municipal di Chateau-Renard: piccolo borgo quasi assorbito dal verde della splendida campagna, nella regione della Loira, a 50 chilometri da Auxerre, dove il tempo sembra essersi rallentato nel farsi trascorrere dalle duemila persone che ci vivono.

Qui, un bel venerdì di giugno, quello al numero 21 dell’anno 2013, nasce uno scambio italo-francese di pallamano tra la squadra Under 18 del Gruppo Sportivo Riale (Bologna) e tutte le altre conosciute lì.

Qualche minuto dopo le sette del mattino, un furgoncino nove posti carico di <<handballeurs>> e una macchina di accompagnatori, partono per raggiungere la meta oltrealpina. Hanno scelto di affrontare quasi mille chilometri all’andata e altrettanti al ritorno per giocare il loro sport preferito sull’erba, in un posto dove l’aria respira ancora il fresco degli alberi che avvolgono tutto intorno.

Poco importa se l’alloggio offerto dai gentilissimi organizzatori farà condividere, per una notte su due, lo spazio del sonno notturno con altre tre compagini.

Nous allons!

La sera dell’arrivo (venerdì) la possibilità di giocare liberi sui 10 campi già pronti e a totale disposizione rispettosa degli atleti ospitati, fa in modo che nessuno di questi smetta di “riscaldarsi” prima d’andare a dormire a mezzanotte, mentre l’ultima squadra fa il suo ingresso nella struttura, illuminata ancora dall’eco di qualche raggio solare sperso in quella latitudine.

Tutti sanno che il giorno dopo, alle 9.30 del mattino quasi 40 squadre under 12, under 14, under 16 e under 18 avrebbero iniziato lo show del gioco.

Così, <<les italiens>>, unica squadra non francese, prima d’addormentarsi, vicino la rete del campo da tennis adibito al riposo notturno, fa conoscenza con le altre <<equipes>>. Accenni soffici di djembè e di campane danno il ritmo di una gioiosa buonanotte, dopo l’accoglienza col tricolore sventolato dagli altri accompagnatori-genitori-tifosi, arrivati da Bologna qualche ora prima sul campo, perché già in Francia da qualche giorno.

Il gallo canta davvero vicino la palestra dando la sveglia a tutti.

Dopo la cena multigustosa offerta la sera prima e fatta da tante piccole cucine genuine del paesino, anche la colazione si presenta come un’altra occasione per tastare le tradizioni di questo minuscolo borgo, abbracciato da un fiume che in alcuni punti lo attraversa anche.

Musica e speaker non danno il tempo a gli ultimi scampoli di sonno di rimanere ancora a lungo nei corpi degli atleti del Gruppo Sportivo Riale, che iniziano a scaldare i motori-corpi.

Nessuno sa in realtà cosa aspettarsi da una squadra arrivata da fuori che, pur di giocare quel torneo passerà 24 sulle strade in viaggio sulle  48 totali.

Oggi è però ancora sabato e qui, con le nuvole che rimbalzano sul vento attraversato dai raggi solari, s’inizia a giocare.

Otto tra andata e ritorno per compilare la classifica under 18 sono le partite che affronteranno i nove ragazzi italiani, di cui tre sono in realtà under 16; e di cui a sua volta, il portiere è stato appositamente prestato in piena regola dal Bologna Handball. Società amica e sicura che l’esperienza del ragazzo insieme ai suoi ex compagni di squadra sarebbe diventata per lui tesoro.

I primi due tempi da 12 minuti ciascuno vedono la Loira plaudire alla “folle” spedizione azzurra, in realtà blù di maglia, in un 17-7 contro la squadra di Cergy.

Quest’esordio mischia ancora di più adrenalina insieme a incredulità e aspettative senza pretese, il susseguirsi degli incontri è anche un susseguirsi di continue sorprese. Le tre sconfitte di fila (9-10 contro Melun-Dammaire, 13-18 contro HBC Lure/Villers e 9-15 contro i padroni di  Chateau-Renard) fanno comunque capire che qui les italiens non sfigureranno di sicuro. E allora inizia l’escalation di emozioni: 8-8 contro Cergy; vittoria per 9-8 contro Melun e infine le due più belle partite.

Dalla possibile disfatta alla spontanea simpatia, questo il filo trasversale che collega i campi 1 e 2 dove giocano i più grandi giovani del torneo.

Trasversale lo sguardo di chi guarda da fuori e che sente i genitori tifosi dell’Emilia con djembè e campane ininterrottamente suonare, altri esultare con l’elmo da centurione romano in testa vicino lo striscione. Spontaneamente la simpatia dei tifosi locali si avvicina così a quella rosso-bianco-verde.

Tra i più graditi e naturali nello spirito di conoscenza, a noi avvicinatisi, un neo-giocatore della squadra ospitante, venuto prima della firma a conoscere un aspetto della sua nuova realtà. Yannik, dalla Guaiana Francese ha tifato per noi in un primo suo italiano e ha suonato il djembè con il sorriso più bello. Verrà presentato al sindaco della Città con indosso la pettorina regalatagli da Riale. -Hai già firmato con loro?- scherza il primo cittadino…

Intanto gli ultimi due matches mettono dall’altra parte del centrocampo, prima l’unica squadra a punteggio pieno (Lure), poi i padroni di casa dell’ HBCC. Le due che hanno inflitto il maggior passivo al GSR Handball. Nonostante il portiere del Lure (premiato alla fine come il migliore della manifestazione)  fosse già nella sua nazionale di categoria ’98, il sette straniero in Terra di Francia riesce ad andare avanti nel risultato ogni volta che viene rimontata. L’alternanza italiana di difese aperte in 3-2-1 e a uomo fa si che i verdi francesi non trovino mai la possibilità di approfittare di alcun punti di riferimento.

Parate e contrattacchi rapidissimi dall’una e dell’altra parte portano ad azioni volanti che, i nostri cugini d’oltralpe non possono non imitare dopo averle subite. Il pareggio 8-8 passa la mano dalla palla alla macchina da foto, per immortalare in un abbraccio il rapporto agonistico più intenso con la squadra che più di tutte voleva vincere il torneo, riuscendoci alla fine. Nemmeno il tempo di scambiare i sinceri complimenti e le fresche opinioni che nel campo 1, il più centrale deve andare in scena l’ultima partita di categoria, mentre casualmente in tutti gli altri campi vige la pausa.

Così a fare il tifo si trovano tutti, anche la signora in grembiule addetta alla “brasserie” del ristoro; chiunque fatica a scegliere la propria identità di tifoso pro Italia o pro padroni di casa; nessun superapartes. Impossibile intanto resistere al ritmo di gioco e di tifo italiano. Da un azione all’altra sembra che il risultato possa cambiare il vincitore finale con estrema facilità. I suoni del meraviglioso tifo di entrambe le parti sono ormai un’unica melodia, mentre il punteggio si ferma per regalare la soddisfazione di un gol in più proprio ai ragazzi del Riale, che vincono.

In un abbraccio fisico di suoni e sorrisi respiriamo lo scambio reciproco di gioia.

Proprio quest’ultima, la gioia, è sembrata l’essenza magica di questo torneo; nessuna protesta, nessuna tensione eccessiva, non c’è mai stata nell’aria la prepotenza di qualcuno capace di credere nella malafede dell’altro.

Così il terzo posto finale insieme al premio fair-play sono stati festeggiati da tutti i presenti, per Riale.

Dopo aver visto nascere questo torneo venerdì sera, la truppa bolognese sente stringersi forte le mani da tutti, adesso partenti. Il tempo di una meritatissima doccia prima della cena, poi ultima notte di sonno in palestra. Qui tutti ci siamo accorti che il bisbigliare allegro e i piccoli giochi notturni dei ragazzi francesi restii al sonno la prima sera, ci mancano già.

Durante la dozzina di ore del rientro in macchina, mentre scorrono il verde delle Alpi e l’azzurro del cielo, provo a mettere ordine a quest’incastro d’ immagini  emotive vissute. Impossibile ed inutile.

L’unica cosa che invece capisco essere quella giusta da fare per renderle sempre e ancora più vive, è condividerle.

Per questo ringrazio ogni lettore di adesso e ogni persona (anche chi avrebbe voluto esserci nonostante gli esami a scuola) che, in un modo o nell’altro, ha dato la possibilità a queste 18 persone di scambiare emozioni con le altre innumerevoli conosciute lì; grazie alla pallamano.

Ecco gli atleti che hanno partecipato a questa esperienza

portiere: Riccardo Magri

ali: Stefano Sonaglia, Mirco Bianchi, Simone Maccarelli

terzini: Fabio Fiorni, Samuele Magri, Tommaso Gialdini

pivot: Nicholas Roncagli, Lorenzo Frabboni.

Giovanni Quattrone, tecnico Gruppo Sportivo Riale.

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2 Comments

  1. Annunziatina said:

    BRAVISSIMO MIO EROE !!! 6 UN GRANDE !!! MITICO !!! SEI MOLTO FORTUNATO AD AVERE UNA SOCIETA’ CHE TI HA SUPPORTATO IN QUESTO SFORZO A PORTARE UN GRUPPO DI RAGAZZI COSI’ LONTANO E IN QUESTO PERIODO DELL’ANNO . BRAVO, SPERO CHE TU POSSA VENIRE IN SICILIA , LA NOSTRA CARA TERRA , PER PARTECIPARE AD UN TORNEO A SIRACUSA IL PROSSIMO ANNO . UN BACIO FORTE FORTE , CIAO GIOVANNI !!! Tina

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