Facchini: Rubiera riparte con “salvezza e vivaio”

Secondo voci sempre più insistenti, il prof. Angelo Facchini sarà il nuovo allenatore del Secchia Rubiera di A1.

Angelo Facchini, allora sarai promosso?
«E’ ancora presto per dirlo; l’idea di farmi guidare la compagine di A1 c’è, la stiamo sviluppando, ma al momento non si può parlare di accordo definitivo».

La cosa sembra però interessarti…
«Ovviamente sì, per me sarebbe un notevole salto di qualità. Da quasi un decennio sono il vice allenatore della prima squadra rubierese, e ora assumerne le redini sarebbe una sfida molto stimolante».

Tuttavia, si prospetta un’annata dura e avara di soddisfazioni: è chiaro che si giocherà solo per la salvezza… Ciò non ti spaventa?
«Assolutamente no, e poi aspetterei prima di parlare di un’annata con poche soddisfazioni. La permanenza in A1 resta la meta principale, ma l’altro obiettivo primario è quello di valorizzare gli atleti provenienti dal vivaio, come gli Under 18 che nell’ultima stagione sono stati diretti proprio da me. Qualsiasi sia il risultato che raggiungeremo, ritengo che favorire la crescita dei giovani sia di per sé un ottimo traguardo».

Come vedi i nuovi arrivi in casa rubierese?
«Va sottolineato che ora come ora si tratta di accordi verbali, che devono essere ufficializzati. Ad ogni modo, dopo il trasferimento di Malavasi e Piretti a Carpi, il portiere era una necessità irrinunciabile: ritengo che Gherman sia una scelta molto positiva in tal senso. Grandi è inoltre un giocatore che ha già fatto l’A1, e porterà un suo rilevante bagaglio di esperienza».

Poi si parla di Santilli…
«Uno come lui ci farebbe davvero comodo; inoltre, Andrea è reduce da una stagione a Bologna costellata da problemi fisici, e tornando a Rubiera lui avrebbe una buona occasione per rilanciarsi».

La società è già carica di entusiasmo?
«Certo che sì; spero solo che il mio “mentore” nella pallamano, ossia Federico Malavasi, possa tornare a collaborare almeno con un ruolo di consulenza».

Una battuta sui “cugini” di Casalgrande?
«E’ prematuro fare pronostici, ma Casalgrande ha un potenziale di medio-alta classifica; non è certo con loro che dovremo misurarci per conquistare la salvezza. Questo però non vuol dire che gli scontri diretti siano già segnati: i derby sono sempre impronosticabili…».

di Nicolò Rinaldi
da “Il Giornale di Reggio”
[foto:www.pallamanosecchia.it]

Authors
Tags ,

30 Comments

  1. marcello said:

    Mi sembra che a rubiera diano per scontati arrivi che non sono per niente scontati, grandi sembra tentato da altri lidi mentre Santilli è molto vicino a una squadra di elite. Se aggiungete che Corradini non ha ancora deciso di rimanere vedi che la situazione non è certo rosea per facchini e per rubiera che paga tutti gli errori degli ultimi anni.
    Una cosa è certa finalmente dopo tanti anni a Reggio la squadra leader è di gran lunga Casalgrande e speriamo che gli sponsor della zona se ne accorgano.

  2. Marco said:

    cos’è? invidia per essere sempre stati secondi? La storia è scritta e non si cambia: Casalgrande non è minimamente paragonabile a Rubiera. Le servono almeno 30 anni di serie A per farlo…. Ps: ma credi veramente che mors tua vita mea, ora gli sponsor facciano a gara a correre a Casalgrande? Non ce n’è per nessuno! Tenetevi stretto quelli che avete, sono oro colato. Se poi a Rubiera sono bravi a trovarne, buon per loro, ma ne dubito. Pensiero personale: a maggior ragione, se certi giocatori si stanno accasando da altre parti, forse è meglio fare marcia indietro e ripartire dalla B. Non sarebbe certo una vergogna: quel che conta è tenere vivo il movimento.

    • lumaga said:

      delle difficoltà di Rubiera sono dispiaciutissimo, ma la Storia dello sport insegna che il blasone non fa punti (in caso contrario la provercelli sarebbe ancora una delle società più importanti nel calcio). Il dato di fatto dice che Rubiera ha dovuto fare una fusione 9 anni fa e rifondare quest’anno, forse la teoria dei piccoli passi lunghi come le proprie gambe non ha portato casalgrande a giocare la serie A d’elite (peraltro ultimamente bastava iscriversi, non occorrevan certo meriti acquisiti sul campo),ma ha gaantito sempre una vita più che dignitosa alle proprie squadre sia maschili che femminili.
      Per cui spero con tutto il cuore che rubiera abbia un futuro meraviglioso, ma non è il caso di fare pistolotti sulla sua grandezza!

  3. pallamanaro said:

    Non credo che le difficoltà di Rubiera rendano felice nessuno dell’entuarge casalgrandese, quando in una realtà piccola come la nostra ci sono difficoltà tutto il movimente ne perde!
    Certo mi stupisco sempre molto quando leggo articoli che danno per acquisiti giocatori che non credo abbiano ancora deciso di legarsi a Rubiera, così come non capisco come creando una nuova società si possa mantenere il diritto acquisito da quella precedente a fare l’A1. Cambiando ragione sociale e fiscale non si deve cambiare anche il codice di affiliazione?
    pericoloso come precedente!!!!!!!!

  4. paolo said:

    Se la pallamano non cresce, la colpa è anche di stupide ed inutili rivalità tra società limitrofe. Si preferisce vivere dei mali altrui piuttosto che lavorare per il bene proprio. A Rubiera ora è cambiata la società (e vedrete, come ho detto in altri post, che dopo aver bleffato un po poi partiranno dalla B, sono pronto a scommetterci) che spero che non si inserisca in questa strada tappezzata di inutili invidie.Casalgrande negli ultimissimi anni ha fatto un importante salto di qualità, Rubiera deve mettersi in testa di ripartire da un buonissimo movimento giovanile. Sempre che qualcun altro non molto lontano non arrivi a cercare di far terra bruciata in entrambi i posti….

  5. marcello said:

    nessuno è felice dei problemi di rubiera ma che abbiano sempre guardato casalgrande dall’alto al basso è innegabile. Partire dalla B? già la A2 è indecente con 5-6 squadre scarsissime che si incontrano all’infinito tra di loro figuriamoci la b. Allora è meglio fare solo le giovanili e lasciare agli altri più strutturati i campionati senior

  6. marco said:

    Non capisco Marcello. Che struttura ci vuole per fare la serie B se come dici tu è così triste? Secondo me ci vuole ben più struttura per fare un sig. settore giovanile. Mi sembra un controsenso quello che dici. E comunque a Rubiera ci sono sempre tre tecnici preparati come Facchini, Aggazani e Venturi (che per capirci da solo ha creato Casalgrande). Secondo me la base per fare le cose bene, con la testa sulle spalle c’è.

  7. lumaga said:

    venturi ha innumerevoli meriti nella nascita del Casalgrande, non ritengo giusto dire che da solo abbia portato avanti casalgrande. In questi anni si è potuto notare come la sua capacità a reclutare nelle scuole sia veramente notevole, ma anche come sia totalmente incapace di gestire talenti una volta che crescono. Vorrei far notale che la formazione dei vari Maione, mammi, benci, scorziello sia avvenuta quando allenava Palazov, inoltre Ruozzi è cresciuto a rubiera (perchè cacciato dallo stesso venturi) e Baschieri è cresciuto a Modena dove è arrivato giovanissimo (16 anni). In più si potrebbe anche ragionare sul fatto che quasi tutte le promozioni ottenute in questi anni siano venute sotto la guida di Montanari (prima una promozione dalla B, poi una volta tornato una promozione dalla b e una dall’a2). Per cui la crescita di casalgrande è iniziata con venturi poi è continualta con altri dirigenti ed altri allenatori

  8. emiliano........ said:

    caro lumaga qui si parla di casalgrande-rubiera…..e la differenza c’e’……..ed e’ anche tanta……..non hai nemmeno idea dell’invidia dei casalgrandesi……….venivano a vedere le partite tifando gli avversari(alcuni chiaramente non tutti) e sono contentissimi di questo momento difficile di rubiera…..te lo dico io……..non potra’ mai esserci paragone tra le 2 societa’……….rubiera ha una storia……….casalgrande no……….

  9. Marco said:

    Infatti io ho detto che Venturi da solo ha creato Casalgrande. Poi Casalgrande ha imparato ad andare avanti e a crescere anche senza un reclutatore straordinario come lui. Per il resto sono daccordo con Emiliano, ma voglio però sottolineare la grandissima serietà e competenza di Spallanzani. Come lui ce ne sono pochi nella Pallamano. Peccato!

  10. emiliano........ said:

    che casalgrande sia stata brava ad andare avanti nessuno lo mette in dubbio……..pero’ e’ innegabile l’invidia nei confronti di rubiera.cosi come qualche anno fa era grandissima l’invidia tra modena e nonantola…….in emilia escudendo bologna ci sn tante societa’ vicine(modena,nonantola,rubiera poi diventata secchia,casalgrande) che se nel corso degli anni si fossero aiutate invece che essere solo invidiose una dell’altra forse si sarebbe fatto qualcosa di piu’….faccio un esempio:se modena aveva la possibilita’ di fare una serie A e cercava un giovane di nonantola le societa’ dovevano trovare un facile accordo invece che sparare cifre vergognose……..sarebbe stato meglio per societa’ e giocatori…..scambiarsi giocatori e dare la possibilita’ a questi di crescere….invece proprio per l’invidia di queste societa’ un po minori si sono bruciati tanti giovani interessanti perche’ tenuti a marcire in serie B o cose del genere pur di non farli andare in una societa’”NEMICA”

  11. elena said:

    ….mah io non so che dire…mi sembra di sognare…ma qui si sta parlando di pallamano??????
    …sono di Casalgrande, ho giocato 16 anni a Casalgrande, Venturi è stato il mio allenatore e i più bei ricordi che ho sono legati a lui e a Casalgrande…ora sono dirigente a casalgrande e l’invidia nei confronti di rubiera posso assicurare che non c’è… noi siamo una cosa, loro un’altra, e anzi come ho già scritto da qualche parte noi speriamo che rubiera non “muoia” perchè in uno sport come il nostro, una relltà con la sua storia “Arag” – “Pallamano Secchia” e ora “Pallamano Secchia Rubiera” è troppo importatne per poter sparire. Poi speriamo di vedere un bel derby tra le due compagini emiliane… la pallamano non può morire e sono convinta che finchè ci saranno persone come voi che “NON” parlano di pallamano forse siamo vicini alla fine… Ciao Elena

  12. Paola said:

    Sono Paola, sono di Rubiera e sono perfettamente d’accordo con Elena: ognuno è artefice della propria storia, nel bene e nel male. L’importante è fare il meglio possibile nel proprio campo. Forse manca collaborazione, ma non penso sia mai mancato il rispetto, nè su un fronte nè sull’altro. Quello che conta è che i giovani amanti della pallamano possano continuare a praticare questo sport. Ognuno con le possibilità che ha a disposizione!

  13. provapure said:

    Invidia fra le squadre vicine….mi sembra una cosa esagerata, anzi!!!! Poi giocatori bloccati…..mi sembra un’esagerazione!!!! I vari Ruozzi, Benci, Mammi, Baschieri, Scorziello che si sono spostati in altre squadre, non mi sembra che vogliano dire che nel passato non ci sono state collaborazioni!!!! Oppure giocatori come Fava, Carraro (che poi tornarono entrambi a Nonantola per scelta), Zeta Zoboli, non penso che stiano significare che non ci siano state collaborazioni fra le squadre vicine o che siano state sparate delle cifre assurde per queste persone. E poi si può anche andare avanti.
    Forse emiliano devi tenere in considerazione anche altre cose se un giocatore non si sposta: attaccamento alla maglia!!!! Qualcuno non si sposta anche per scelta, perchè comunque è felice di stare dove è.
    Poi è chiaro, qualche screzio per qualche giocatore fra società ci può benissimo essere stato, ma è normale: capita di litigare fra moglie e marito che hanno scelto di stare insieme, vuoi che non discutano 2 società!!!!

  14. reggiano said:

    Mi piacerebbe capire il senso di questa intervista visto che il Secchia non parteciperà all’A1 e Facchini allenerà la B

  15. emiliano........ said:

    caro PROVAPURE……i vari benci,maione,mammi ecc ecc sono stati pagati fior fiori di quattrini per portarli via da casalgrande…….i nonantolani che tu hai citato da nonantola sono scappati….scadenza di contratto…..altrimenti sai tu…….cmq forse mi sono spiegato male l’altra volta……io intendevo questo:se casalgrande e nonantola (faccio un esempioi) possono pemettersi di fare una B o un A2 e rubiera e modena un elite se c’e’ un interessamento delle squadre maggiori per qualke giocatore devono essere lasciati andare…………e magari le societa’ chiamiamole piu’ piccole o come volete prendere i giocatori dalle squadre principali che magari non sono stati in grado di sfondare in prima squadra…….e’ questo che voglio dire………se guardate in trentino e alto adige le “squadrette” chiamiamole cosi appena hanno un giocatore discreto su cui ci si puo’ lavorare li mandano immediatamente a bolzano,a brixen,a merano dipende da dove sono piu’ comodi o se c’e’ qualke accordo tra societa’…..perche’ questo da noi non esiste????PROVAPURE o ELENA prova a chiedere a MALAVASI al suo tempo cosa ha dovuto sborsare per MAMMI,BENCI ecc…………io parlo solo di un po’ di collaborazione………risparmiati soldi per questi giovani si sarebbe potuto investire per qualche giocatore che ti avrebbe fatto fare davvero il salto di qualita’…ma dovendo spendere cosi tanto per 2/3 giovani considerando che i budget nel nostro sport sono quello che sono chiaramente dopo non puoi prendere degli stranieri di prima o quasi fasscia…..se vuoi un esempio te lo faccio subito……. A MERANO qualke anno fa quando vinse lo scudetto c’era un certo KOVACEVIC che prendeva una barca di soldi mentre i locali e il capitano della squadra giocavano x un c……….pero’ hanno vinto lo scudetto……….e senza KOVACEVIC non l’avrebbero vinto……….

  16. pallamanaro said:

    rubiera ha dovuto pagare fior di quattrini perchè in quel momento non aveva un solo giocatore nel vivaio, quindi aveva già scelto di spendere per dei giocatori “fatti”. Se rubiera non ha mai vinto il titolo non è certo per colpa delle società limitrofe, ma di scelte proprie (vorrei ricordare stranieri come besancon …). Ognuno coltiva il proprio orto come ritiene meglio, se i prezzi richiesti per quei giocatori erano da considerarsi troppo alti, si poteva sempre scegliere di andare a pescare altrove, oppure di fare come si stà facendo ora, cercando di produrre in casa ciò che serve

  17. tippete said:

    dire che Rubiera non ha mai vinto lo scudetto perchè ha dovuto pagare troppo per prendere i vari benci mammi ecc mi pare eccessivo. è anche vero che dall’esterno si aveva l’impressione di una certa… poca collaborazione tra le società del modenese – rubierese. io penso che negli anni d’oro cioè quelli subito dopo la fusione, quelli con la coppa italia per capirci, secchia non abbia vinto un po’ per sfortuna e un po’ perchè avevano sbagliato a prendere giocatori e allenatori, anche se devo dire che in emilia non ha mai vinto nessuno e quindi qualche domanda bisognerà pur farsela. Adesso iniziano le vacche magre e chissà quanto tempo passerà prima di rivedere una squadra di questa zona tornare competitiva. Forse potrebbe diventarlo Carpi a patto che non si comportino come avvoltoi che speculano sulle disgrazie degli altri perchè poi si creano risentimenti che non vanno più via e creano quella poca collaborazione di cui si diceva prima. io dico che è sempre difficile cedere la propria leadership a qualcun altro, due – tre anni fa rubiera e bologna arrivarono in semifinale e secondo me quell’anno bologna aveva la squadra più forte. sarebbe bastatto che i 2-3 migliori di rubiera fossero andati a bologna (penso a stankovic, kogelnik, serafini) per fare una squadra in grado di vincere lo scudetto… se ragioniamo in questo modo si può sempre trovare qualcuno di più forte. in trentino hanno la mentalità tedesca, loro si sentono tutti ‘fratelli’ tra di loro e quindi passare da algund a bressanone o a merano è normale, sono una minoranza e si comportano da comunità separata.

  18. PaoloMazz said:

    @ pallamananro
    Quando la Pallamano Secchia ha preso i tre da casalgrande per la prima squadra ha vinto anche lo scudetto Under 19. Questo per dovere di cronaca

    • pallamanaro said:

      quello scudetto è stato vinto con un vivaio quasi esclusivamente proveniente da modena, l’unico giocatore di rubiera che contribuì in maniera importante a quel titolo fu Alex Romani; il resto delle giovanili a rubiera era inesistente!
      In più non c’era un solo dirigente a parte malavasi e Penta che conoscesse i nomi dei giocatori delle giovanili di quell’anno

  19. provapure said:

    Scusami Emiliano, ma un sacco di soldi mi sembra esagerato!!!! Anche perchè in mezzo ci sono giocatori che tu non hai mai voluto usare in prima squadra, quindi spendi un sacco di soldi…e po non ti fidi…..c’è qualcosa che non va…..!!!!!
    E poi penso che se una società cresca un giocatore, è giusto che dalla società maggiore venga riconosciuto il lavoro che è stato fatto, perchè se poi una società piccola lavora e spende soldi e poi da il giocatore alla grossa squadra senza avere mai niente in cambio….è un teoria che non ha molto senso….!!!!! Io spendo e tu guadagni…….!!!!
    Le collaborazioni in linea di massimo ci sono state, poi è chiaro che non possono essere al 100%, altrimenti tutte le società piccole sarebbeto società satelliti di quelle maggiori, e invece ognuna ha una prporio identità.
    Poi tu parli del trentino, ma se tutti fossero andati nelle società più forti in quel momento, adesso nno ci sarebbero tutte quelle suqadre in Elite di quella regione…!!!!

  20. emiliano........ said:

    X PAOLO MAZZ…………..QUANDO RUBIERA HA VINTO LO SCUDETTO U19 DI CASALGRANDE NON C’ERA NESSUNO…………..ERA LA SQUADRA GIOVANILE DI MODENA PIU ALEX ROMANI………NESSUN GIOCATORE DI CASALGRANDE…………..QUELLI DI CASALGRANDE ERANO TUTTI PIU’ VECCHI DI QUELLI CHE HANNO VINTO L’U19

  21. PaoloMazz said:

    @ emiliano. Infatti. Forse mi sono spiegato male: ho detto che quando sono arrivati i giocatori di casalgrande per la prima squadra (non giovanili) comunque il settore giovanile della Pallamano Secchia era talmente triste (riprendendo quello detto da pallamanaro) che vinse lo Scudetto Under 19.

  22. B.B. said:

    State quasi tutti sparando contro il secchia…e in questo senso condivido l’intervento di emiliano..in particolare vedo un certo gusto in marcello nel criticare rubiera..Marcello che oltretutto penso di conoscere!! Prima di parlare casalgrande dovrebbe guardare a casa sua..perché avranno un grande onore: iscriversi all’under 20…come unica squadra!!!non potranno far altro che vincere…
    E hanno promosso l’allenatore che doveva essere della A1 ad allenatore appunto di questa under 20 fantasma..mi stupisce come l’invidia verso una società storica porti sempre a guardare agli altri e mai a se stessi…il giardino del vicino è sempre più verde vero casalgrande?anche se il vicino è due serie più giù di voi…

  23. marcello said:

    io sono tifoso e quindi vedo le cose dal punto di vista del tifoso negli anni comunque ho visto anche i difetti di casalgrande a partire l’abbandono delle giovanili di qualche anno fa. Adesso però la società sta lavorando bene e sono tutti ragazzi del posto con anche qualcuno interessante. Io non avrei messo da parte montanari perchè di questo si tratta, ma gli equilibri della squadra e della società adesso sono questi e tutti li conosciamo.
    Per rubiera mi dispiace ma ripeto che di errori ne ha fatti tanti e li ha pagati, comunque quando non giocava il casalgrande avevo partite interessanti da vedere e quest’anno il derby mi stimolava parecchio, peccato ripiegheremo sul carpi quando il casalgrande è in trasferta

    • cuca said:

      Ogni anno le società fanno considerazioni legate a diversi fattori, a Casalgrande per motivi che non stò qui a spiegare, si è deciso per un avvicendamento in prima squadra maschile e di dare continuità al lavoro sul gruppo di under che lo scorso anno tanto bene ha fatto. Inoltre, considerandomi ormai parte integrante del progetto Spallanzani, ho accettato una nuova sfida legata al settore femminile che prevede veramente obiettivi di costruzione interessanti. Ogni allenatore sa che nessun ciclo di lavoro è infinito e sa che deve lavorare al meglio per il mandato che gli viene affidato. Io ritengo questo nuovo incarico non un accantonamento, ma un nuovo obiettivo da raggiungere con la società con cui ormai lavoro da un po’ di anni.
      Inoltre vorrei far notare a BB che il campionato u20 è un campionato federale al quale mi risulta si iscriveranno diverse squadre a livello regionale e per il quale noi abbiamo optato per poter garantire una continuità di lavoro e di crescita per tutti quei ragazzi che, pur orbitando ormai stabilmente intorno alla prima squadra, hanno ancora bisogno di lavorare su aspetti specifici ed avere un campionato in cui confrontarsi con i coetanei.
      Lasciatemi anche dire che sono dispiaciuto della mancata iscrizione in A1 del secchia (società per la quale alcuni anni fa ho anche lavorato e in cui giocano o hanno giocato i miei figli) ed auguro ai nuovi dirigenti (che conosco personalmente e che sono per buona parte amici) una pronta risalita e di riuscire nel loro intento di non far sparire la pallamano a Rubiera.
      Luca Montanari (l’allenatore, non il dirigente e gironalista)

  24. B.B. said:

    Avevo sentito che le altre squadre in U20 fossero il carpi forse…e basta..ma probabilmente mi sbaglio e altre se ne sono aggiunte!!!
    E credevo che il salto fosse appunto allenare una A1..ma giustamente mi si fa notare che ogni allentore fa il suo corse e quindi si può a ragion veduta passare alla femminile (che non ritengo inferiore, va detto).

    • cuca said:

      Al di la del sarcasmo (E credevo che il salto fosse appunto allenare una A1..) ribadisco che dopo aver allenato in A1 sia a Casalgrande che a Nonantola e dopo aver rifiutato offerte per continuare ad allenare nel settore maschile, la scelta fatta è stata quella di dare continuità al lovoro svolto con un gruppo di ragazzi che mi ha reso veramene molto orgoglioso sia per i risultati, sia sopratutto per gli atteggiamenti e la voglia di imparare e di iniziare una nuova sfida, totalmente diversa da quelle affrontate negli ultimi 18 anni, in un settore dove tutte le esperienze acquisite sono da ricalibrare e rimodellare per cercare i ottenere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Aggiungo anche che tutto ciò è avvenuto perchè a Casalgrande mi trovo talmente tanto bene che mi sento parte integrante della società, società che ha dimostrato in questi anni di avere idee e principi molto vicini a quelli che io vado ricercando e che, malgrado le difficolà oggettive che in questo momento affrontano gli sport minori, è ancora in grado di guardare al futuro con ottimismo, cerando di migliorare la propria struttura sia maschile che femminile.

  25. B.B. said:

    Chiedo scusa a cuca, mi sono lasciato prendere dal nervoso per le critiche gratuite contro rubiera ingiustificate..capisco la sua posizione (anche se ammetto che non avrei accettato il posto che lui ha preso..ma è la mia idea). Me la sono ingiustamente presa con lui..ma era un esempio su casalgrande..

Comments are closed.

Related posts

Top