Carolina Balsanti: dalla Pallamano all’Aereonautica Militare

Inizia per gioco, come è successo per tutti i più grandi talenti, la carriera sportiva di Carolina Balsanti che, per puro divertimento, all’età di 11 anni comincia a praticare la pallamano nella città di Grosseto, città natale della giovane pallamanista.

Ma a poco a poco il divertimento si trasforma in pura passione e, allenamento dopo allenamento, il talento di Carolina comincia a sbocciare; cosi facendo si fa notare dall’allenatore della squadra maggiore che la convoca con la Serie B proprio a Grosseto.

Le soddisfazioni cominciano ad arrivare molto velocemente infatti viene convocata con la Nazionale Italiana già a 14 anni come ala sinistra dalla gran velocità e con delle ottime qualità tecniche.

Partita dopo partita quindi la giovane atleta comincia a farsi notare e a 16 anni viene acquistata dall’HF Teramo dove debutta in Serie A1. Finito l’anno sportivo decide di spostarsi a Verona, tra le fila del Dossobuono, con il quale vince la Coppa Italia e successivamente indossa i colori del Vigasio disputando ottimi campionati, crescendo molto sportivamente ed arrivando ad essere la miglior ala sinistra italiana.

Qui infatti Carolina viene ingaggiata dal Levanger HK, squadra norvegese dove ben figura in uno dei campionati più forti del mondo. L’esperienza estera però finisce dopo solo un anno per decisione della giocatrice che rientra in Italia e firma per il ritorno nelle fila dello Scaligera Vigasio.

Non bastasse è protagonista del mercato per la stagione 2010-2011,dove viene ingaggiata nella Verde Vita Sassari, una delle migliori squadre italiane da molti anni.

Carolina indossa anche la maglia della Nazionale di beach-handball. Nei mondiali del 2003, in Egitto, conquista il bronzo. Cinque anni dopo, ai Campionati Mondiali del 2008 una sfortunata semifinale decreta il 4º posto per la nazionale italiana, ma nel 2009 vince la medaglia d’oro ai Campionati Europei a Larvik, in Norvegia e, sempre nel 2009 conquista l’oro ai World Games (Olimpiadi delle discipline non inserite nel programma olimpico), dove ha ricevuto il premio per la miglior marcatrice.
Nel 2011 conquista il terzo posto ai Campionati Europei di Umago, in Croazia, dove inoltre viene premiata come miglior ala sinistra della manifestazione.

Tornata dalla Croazia decide di respirare nuovamente l’aria di Verona dove conquista la seconda posizione con l’Alitrans Vigasio mentre aspetta la convocazione più importante della sua carriera; quest’ultima arriva a marzo, quando l’Aereonautica Militare convoca Carolina a Taranto per cominciare la sua nuova vita.

Finalmente si avvera il sogno di entrare a far parte dell’Aereonautica Militare, ma per una sportiva come te quanto ti mancherà la pallamano?

“Aspettavo questa convocazione da molto tempo – spiega – ed ora che è arrivata non posso essere che felice. È inutile negare che la pallamano è stata per molti anni senza mezzi termini, la mia vita. Tutte le mie scelte e i miei sacrifici sono sempre stati fatti in relazione a questo sport. È ovvio peró che la mancanza del 40×20 si fa sentire e ogni tanto la voglia di prendere in mano quel pallone e giocare è forte. Ma il mondo in cui sto vivendo adesso è davvero la realizzazione di un sogno e sono fortunata perche sto lavorando con un gruppo di ragazzi e ragazze davvero in gamba e con dei superiori dai quali prendere grande esempi. Sono felice e orgogliosa di questa scelta, per ora senza nessun rimpianto e troppa nostalgia”.

Quali sono state le vittorie più importanti durante la tua carriera?

“Ricordo tutte le miei vittorie, ognuna per delle emozioni diverse. Probabilmente la più importante è stata la prima e cioè la conquista dello scudetto Under 20 e, come si usa dire solitamente, “la prima volta non si scorda mai”. Poi sicuramente sono state emozionanti le due medaglie d’oro nel beach, le quali sono quelle che ricordo con più brividi insieme ai 2 riconoscimenti personali sempre nel beach. Ma anche alcune sconfitte sono ben impresse nella memoria!”.

Oltre a tante vittorie anche gli infortuni non sono mancati; come sei riuscita a superarli e a tornare sempre in gran forma a calcare il 40×20?

“Il primo infortunio serio è stato alla caviglia, avevo 19 anni e dopo l’operazione sono tornata a giocare dopo 3 mesi. Non ho molti ricordi di quei mesi perché insieme alla terapia avevo la maturità e il pensiero forse era più per quella! Quello che invece ricordo molto bene è l’infortunio alla spalla di 2 anni fa. Quando ho saputo di dovermi operare ho pensato che sarebbe stato molto difficile tornare a giocare a livelli alti, invece così non è stato. Penso che sia stata la grande voglia di tornare al più presto sul campo a permettermi di tornare a giocare ai livelli in cui ero prima. Ma per questo non smetterò mai di ringraziare il Dr. Alberto Momoli che mi ha operato entrambe le volte con risultati per me incredibili, gran parte del merito va a lui e a chi mi ha poi seguito nella riabilitazione”.

Per ultimo.. dopo aver cantato l’inno italiano molte volte con la Nazionale, com’è stato cantarlo durante il Giuramento a Taranto? Che emozioni hai provato?

“Questa domanda mi colpisce molto perché è stato il mio primo pensiero. Mentre lo cantavo avevo davanti l’immagine della Nazionale e delle ragazze con cui ho giocato e con le quali tante volte l’ho cantato a squarcia gola. L’inno cantato martedì non è stato sul podio di Larvik o abbracciata alla mia Nazionale ma è stato dopo il giuramento di fedeltà al mio paese, un modo forse diverso, ma che mi ha provocato dei brividi incredibili che difficilmente posso descrivere”.

Augurandoti una gran carriera anche in questo ambito, vorresti ringraziare chi, in tutti questi anni sportivi, ti è stato vicino o è stato fondamentale per il tuo cammino?

“Per i ringraziamenti non voglio fate nomi ma vanno a tutti coloro che hanno creduto in me fin dall’inizio e che mi hanno dato l’opportunità di giocare in squadre importanti. I miei allenatori e i presidenti delle varie società. Chiaramente anche a tutte le ragazze che ho incontrato in questi anni, alcune di loro sono diventate non solo compagne di squadra ma vere amiche. E anche se la mia vita ha preso una direzione diversa non è detto che prima o poi la voglia di rientrare nel 40×20 non mi travolga nuovamente! Magari non più ad alti livelli, ma mai dire mai. Intanto io spero di poter avere una lunga strada nel mondo dall’Aeronautica Militare poi se potrò fare entrambe le cose ben venga!”.

L’Arena
(scritto da Dèsirèe Dalla Fontana)

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4 Comments

  1. tait said:

    Una giocatrice formidabile. Un piacere vederla giocare, auguro una carriera in aeronautica come quella nella pallamano. Diciamo un altro modo di servire l’Italia..bellissimo, tanti auguri! :-)

  2. Spider said:

    Conosciuta in AM. Una grande persona!!! Le auguro tutto il bene di questo mondo e spero riesca a continuare la sua strada in forza armata e non solo… ha le capacità, la voglia e lo spirito giusto. Tutti coloro che si affacciano in questo mondo dovrebbero essere come lei, “CI DEVONO CREDERE”!!!

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