Scinà Palermo, intervista a Victoria Romeo

Victoria Romeo al tiro © Leandro Zampieri

Victoria Romeo al tiro © Leandro Zampieri

Victoria Romeo (classe 1990) è stata tra le protagoniste più importanti nella splendida stagione dello Scinà al debutto in serie A1.

Victoria (detta Viki) Romeo è stata senza al alcun dubbio una delle piacevoli sorprese dello Scinà targato 2013-2014. La giovane ala mancina è palermitana doc, maturata tecnicamente proprio tra le fila della Pol. Scinà, dopo aver iniziato a praticare la pallamano all’età di 13 anni indossando la maglia della Matteotti Palermo. Ha sempre giocato nelle categorie inferiori tranne una piccola parentesi alla Messana in A1 (stagione 2011-2012) sotto la guida del suo attuale tecnico Salvo Cardaci. Esperienza breve in “riva allo Stretto” con la Romeo che già a dicembre rientrò a Palermo. Con ben 102 reti realizzate è una delle otto atlete più prolifiche del massimo campionato e per rendimento generale tra le migliori nel suo ruolo.

Come giudichi la tua prima vera stagione in serie A1?

“La mia stagione credo sia stata abbastanza positiva soprattutto nella prima parte del campionato quando la condizione fisica era decisamente più brillante. Nella seconda parte, invece, ho avuto qualche problema fisico e anche un calo mentale che mi ha fatto sbagliare l’approccio in alcune gare. In ogni modo sono contenta di quello che sono riuscita a fare grazie alle ragazze più esperte e al tecnico che mi ha sempre dato fiducia e penso di essere migliorata in alcuni fondamentali”.

Quale è stato il momento più importante della stagione risultato poi decisivo per l’accesso ai play-off scudetto?

“Sicuramente la partita giocata e vinta di una sola rete a Sassari ci ha dato la consapevolezza di poter lottare per un piazzamento di prestigio. Proprio in quella gara, nonostante l’assenza pesante per infortunio di Natasa Miladinovic, tutta la squadra giocò con grandissima determinazione espugnando un campo difficile e contro avversarie molto esperte e titolate”.

Quale invece il momento peggiore?

“Il momento più delicato per noi, in cui tutto sembrava andare veramente storto, fu il ko risicato in casa contro Teramo nell’ultimo turno di andata. Personalmente giocai molto male e con me altre mie compagne che seppur in condizioni precarie vollero provare a scendere in campo lo stesso, ma il risultato fu negativo contro delle avversarie che ci erano sembrate ampiamente alla nostra portata. Ma proprio in quei momenti difficili il gruppo ritrovò compattezza e la forza per preparare al meglio il girone di ritorno e le gare da vincere che ci regalarono i play-off e la storica qualificazione alla Challenge Cup”.

Come vede il suo futuro sportivo?

“Lo vedo e spero che sia ancora a Palermo, la città in cui sono nata e vivo, e soprattutto lo vedo con le mie compagne di sempre con le quali condivido questa mia grandissima passione. Il nostro è un vero gruppo di “malate” di pallamano che ha ancora tanta voglia di migliorare. E’ stata per noi tutte una stagione bellissima e piena di soddisfazioni e quello che mi auguro è che la dirigenza trovi ancora l’entusiasmo e le risorse per poter disputare il campionato di massima serie e di poterlo giocare ancora da protagoniste. Non voglio assolutamente pensare alla mia vita senza pallamano che per me e le mie compagne rappresenta una fondamentale valvola di sfogo”.

Comunicato Stampa Scinà Palermo

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