Petrarca Pallamano Arezzo: 6° posto a Dubai

ImmagineSi è conclusa nel migliore dei modi l’esperienza dei nostri U16/18 a Dubai, negli Emirati Arabi. In un torneo complessivamente difficile e di buona qualità tecnica nel quale neppure noi adulti avevamo molta fiducia di passare le fasi eliminatorie, i nostri ragazzi stretti nel voler rappresentare l’Italia nel migliore dei modi, al di là del semplice campanilismo locale, si sono uniti e hanno raggiunto questo grande risultato. Il gruppo infatti, ospitante ragazzi di Cologne, Massa e Grosseto, ha dato dimostrazione sin da subito di voler trovare una soluzione alla scarsa tempistica di prove e allenamenti congiunti che per ovvi motivi sono stati costretti al minimo. Ciò nonostante non hanno perso tempo per trovare quelle soluzioni tecniche minime che hanno fatto si che la squadra cominciasse a macinar gioco sin dalla prima partita.

Il gruppo A era composto dalla squadra svedese Lugi, la norvegese Konnerud, l’egiziana Helyopolise e le arabe Al Ahli e Al Wasl.
Il gruppo B era composto dalla squadra danese Hei-Lurpak, la francese Aix en Province, le arabe Al Nasr e Al Shabab e l’egiziana Al Maadi ed era quello dove militavano appunto i nostri ragazzi, oltre ad essere il gruppo dove partecipava una squadra in più rispetto all’altro e dove di 6 squadre solo a 4 era concesso passare alle fasi finali. Non era proprio un girone facile, la Danimarca è campione di categoria e la Francia… beh… è sempre stata la fonte d’ispirazione della nostra scuola ed è stata sempre l’oggetto dei nostri stage formativi, in ogni caso una squadra fortissima campione di categoria del proprio settore mediterraneo. Poi c’era l’Egitto, che ha una scuola comunque importante e le incognite arabe che contavano sul fattore “gioco in casa”.

I nostri ragazzi partono bene ma escono tuttavia sconfitti dal primo incontro con più di un rimpianto perché la possibilità di vittoria era più che evidente e solo l’emozione e l’inesperienza ci hanno obbligato ad iniziare la strada in salita. Però l’attenta guida del nostro Coatch e la consapevolezza degli errori commessi fanno si che la squadra migliori partita su partita vincendo e perdendo gli incontri ma senza mai essere umiliata dagli avversari neppure nell’incontro con la squadra danese dove il divario agonistico e tecnico erano evidenti a chiunque. Fin da subito si è infatti capito che la Danimarca e la Francia non avrebbe potuto non essere presenti sul podio alla fine del torneo. E così infatti sarà.
Il torneo in ogni modo prosegue e quando alla fine delle fasi eliminatorie la Petrarca esce terza dal proprio girone, dopo Danimarca e Francia, era già festa grande per i ragazzi e per noi che ne eravamo al seguito. A questo punto, mentre la prima del girone A incontra la seconda del B e viceversa, le due terze classificate si affrontano per il 5°/6° posto, ed è forse l’eccessiva euforia e il senso di appagamento che non permette al gruppo di affrontare al meglio propria finale e l’incontro con l’egiziana Helyopolise sancisce così il risultato definitivo per la nostra formazione.

6° classificati con gioia, 6° classificati con rimpianto, il rimpianto di non aver potuto giocare più spesso assieme per raggiungere così un risultato più importante che, forse, poteva essere alla nostra portata.
A questo punto non resta altro che aspettare la finalissima, dove approdano i Danesi (sempre vincenti) e i francesi (sconfitti una sola volta nel proprio girone ma vincenti sulla prima classificata dell’altro) mentre per il 3°/4° posto si affrontano Svezia (Lugi) e Emirati Arabi (Al Ahli).

Il risultato finale sembra scontato, sebbene la Francia pare proprio non sopportare l’idea di perdere una seconda volta ed è così che la gara raggiunge in alcuni momenti livelli di agonismo che rasentano quasi l’aggressività pur mantenendosi tuttavia allineata al concetto di sportività e fair play. Semplicemente entrambe le squadre vogliono vincere e fanno di tutto per farlo vedere al pubblico.
Il finale di gara vede prevalere quella che in effetti è stata per tutto il torneo la squadra migliore, la Hei-Lurpak, Danimarca, e conseguentemente la classifica finale sia allinea come sotto indicato:

1° Hei-Lurpak (Danimarca)
2° Aix en Province (Francia)
3° Al Ahli (Emirati Arabi)
4° Lugi (Svezia)
5° Helyopolise (Egitto)
Petrarca Arezzo (Italia)
7° Konnerud (Norvegia)
8° Al Maadi (Egitto)
9° Al Wasl (Emirati Arabi) (non passata alle fasi qualificatorie)
9° Al Nasr (Emirati Arabi) (non passata alle fasi qualificatorie)
9° Al Shabab (Emirati Arabi) (non passata alle fasi qualificatorie)

Si è così concluso il torneo attraverso il quale, grazie all’impegno del nostro Coatch Saadi, i ragazzi hanno avuto modo di affrontare squadre di buon livello in gare ufficiali, in amichevoli e in allenamenti congiunti. Sono stati i nostri ragazzi infatti ad impegnare giocando molto del tempo messo loro a disposizione e sono stati sempre loro gli atleti che hanno maggiormente messo a confronto la propria pallamano con le compagini più blasonate e tecnicamente preparate. Ma tuttavia del tempo a disposizione per lo svago e la visita della città non è mancato e così, grazie anche all’organizzazione predisposta dal consiglio di Dubai, c’è stato modo di vedere le maggiori e rappresentative località turistiche della zona.
Questa esperienza doveva essere infatti vissuta dai ragazzi non come una semplice trasferta più lontana delle altre ma piuttosto come un motivo di crescita sportiva, personale ed umana che mettesse a fuoco ed imprimesse nella memoria di ognuno il concetto di sacrificio per i compagni, di cameratismo con gli stessi, di carattere per emergere, la fame di risultati e l’umiltà di accettare le critiche, oltre ovviamente al modo di affrontare e comprendere le diversità.

La pallamano è in effetti uno sport strano perché essendo in Italia poco praticato e visibile vive prevalentemente di sogni. Sogni di ragazzini che vogliono giocare con le squadre più forti d’Italia, d’Europa e del mondo. Uno sport che neppure gli amici conoscono bene e che ti fa discutere con loro per l’ovvio confronto con il calcio. Un sport che ti riempie di lividi e rischia di farti rompere naso, braccia, dita o polsi e tuttavia è uno dei pochi sport che unisce 7 uomini come un solo uomo e che ti fa ridere, piangere, soffrire, gioire, sacrificare, lottare e vivere sapendo che i tuoi compagni combatteranno per te come tu per loro.

E se finalmente riuscirai a dare il 150% di te stesso capirai che per giocare a pallamano devi essere pronto a grandi sacrifici per i compagni perché, sia che tu perda o che tu vinca, lo avrai fatto insieme agli altri.
Ci sarebbe tanto da scrivere per 8 giorni di vita in comune ma mi piace lasciare tutto in sospeso affinché il prossimo anno ci sia spazio per descrivere ancora questa grande esperienza e chissà che non ci sia modo di vedere questa squadra salire in graduatoria e magari sul podio (ecco che diamo nuovamente spazio ai sogni…).

Adesso c’è lo spazio per i ringraziamenti e un ringraziamento è doveroso a tutte le famiglie Aretine, Massesi, Colognesi e Grossetane degli atleti che hanno partecipato attivamente e con passione affinché il progetto potesse prender vita. Alla Società Petrarca, che rende fattibile ai suoi atleti e ai suoi ospiti esperienze di questo livello. Agli sponsor, per la loro vicinanza. Al Comune di Arezzo per il suo interesse ed a tutti coloro che in qualsiasi modo si sono prodigati per riuscire a portare a termine questo progetto così impegnativo. Ma, naturalmente, un particolare ringraziamento va al Consiglio di Dubai per la squisita accoglienza e per il tangibile supporto.
Un solo grido quindi e una speranza di un prossimo nuovo incontro al caldo di Dubai…..

Forza Arezzo, forza Petrarca e in questo caso…… Alè Italia.

Gli atleti partecipanti al torneo sono stati: Marco Penco, Leonardo Stiatti, Riccardo Noferi, Riccardo Francalanci, Tommaso Cocci, Mattia Di Gorga, Federico Nocentini, Marino Benedetti, Dario Perfigli, Carlo Luciano Turco, Andrea Mondini, Filippo Frigoli, Mattia Bellini, Andrea Terzi.

Gli accompagnatori: Saadi Abderrahman, Fabrizio Marzocchi, Roberto Stiatti, Dott. Luciano Tommasini.

Comunicato Stampa Petrarca Pallamano Arezzo

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8 Comments

  1. CUCALENTO said:

    BELLA “SPATAFIATA” MA, AL DI LA’ DELLA GITA TURISTICA, NON E’ MEGLIO FARE PIU’ ATTIVITA’ IN ITALIA?
    QUESTI ATLETI NON HANNO PARTECIPATO A FINALI NAZIONALI DI CATEGORIA?
    MAGARI LA SOCIETA’ NON PARTECIPA A CAMPIONATI “MAGGIORI” PER LE SPESE…..
    MAH??!!

  2. Andrea said:

    Vorrei chiarire il commento di cucalento ,senza nessuna polemica ,ma solo per precisare che non è’ stata per niente una gita turistica . Il Petrarca Arezzo e’ una società che da quattro anni sta lavorando benissimo nel settore giovanile e tra l’altro ha anche iniziato ad ottenere i primi risultati sportivi questo anno con il terzo posto in u.16 m e la vittoria del campionato u.12 m , frutto di un attività molto diversa da molti club italiani , loro grazie al loro allenatore marocchino Saadi , che ha avuto un approccio molto interessante fatto di stage e tornei sia in Italia che all’estero tra cui il bellissimo torneo a Dubai , perciò i soldi gli avranno anche spesi ma questo e’ senza dubbio il miglior modo per investire , prendere esempio prego invece di criticare sempre .

  3. coach said:

    magari…..magari….a me pare una bella esperienza.poi come fa la societa’ a partecipare alle finali se ha messo assieme giocatori di 4\5 squadre….magari magari leggere attentamente gli articoli…..magari uno sponsor ha messo soldi per portare i ragazzi a dubai per un suo ritorno economico….magari magari ma che ne sappiamo noi…..
    magari magari la prossima volta un po meno libro cuore nell’articolo….
    cmq bella esperienza
    birra
    excoach

  4. Roberto said:

    Caro Cucalento, non capisco davvero il senso del tuo commento.
    Premesso che nessuno ti obbliga a leggere un’articolo troppo lungo, vorrei davvero capire se la tua figura in tutto questo è quella di un atleta di un’altra squadra, di un allenatore o a un dirigente della federazione, in ogni caso ciò che affiora in modo lampante è la vena d’invidia con cui hai scritto il commento.
    Sebbene mi sembra inutile scriverlo dovresti sapere che il mondo della pallamano giovanile, se vuol crescere, deve guardare all’estero visto il penoso livello della pallamano Italiana “maggiore”.
    Però se non ci arrivi da solo… non penso che possa fartici arrivare io.
    Complimenti invece alla Petrarca per l’iniziativa, speriamo che anche altre società si organizzino in tal senso.

  5. massimo decimo meridiozano said:

    fare domande su una estemporanea gita a migliaia di chilometri di distanza per fare un torneo è assolutamente lecito,le risposte hanno chiarito e certamente ad Arezzo stanno lavorando bene,complimenti a loro ,ma l articolo senza una spiegazione dava in effetti l idea di una gita,non prendetevela tutti subito!

  6. Razzo said:

    Mah…
    Io credo che una società che organizza una trasferta a così tanta distanza sia meritevole di ogni plauso (che abbia speso i propri soldi, quelli degli sponsor o quelli delle famiglie degli atleti è ininfluente). E poi chi critica, cosa ha raggiunto a livello internazionale? Non ne parla….
    Poi, se la loro attenzione si concentra particolarmente sul mondo giovanile è maggiormente degna di nota, visto che solo con il vivaio potremo ambire a raggiungere qualche risultato Internazionale in futuro.
    COMPLIMENTI quindi a questa società che, se è vero quanto leggo nei commenti, segue particolarmente i giovani.
    Ha centrato con assoluta mirevole attenzione quello che la federazione per prima e anche altre società, magari più blasonate, dovrebbero fare.

  7. Marco said:

    esperienza importantissima per la formazione sia sportiva che personale dei ragazzi .
    complimenti al mister Saadi e alla società Petrarca Arezzo per la splendida idea.
    mi auguro che in futuro la federazione prenda in considerazione questo tipo di iniziativa .che aiuta sia lo sport che la crescita umana dei nostri atleti .
    inoltre ben venga anche la gita che permette ai ragazzi di conoscere paesi e culture diverse .
    egregi signori questa è la crescita dei giovani che i genitori richiedono e tutte le altre considerazioni sono opinioni che lasciano il tempo che tovano .
    ancora congratulazioni .

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