Mini intervista ad Elisa Ferrari dopo l’addio al Ferrara

Elisa Ferrari © Leandro Zampieri

Elisa Ferrari © Leandro Zampieri

Dopo aver ricevuto il Comunicato Stampa da parte della società Ariosto Ferrara, contenenti dichiarazioni sicuramente forti e che andavano a toccare l’atleta Elisa Ferrari, PallamanoItalia ha deciso di dedicare uno spazio all’ex portiere dell’Ariosto con questa mini intervista.

PALLAMANOITALIA: Come mai hai deciso di lasciare la squadra dopo pochi giorni dall’inizio della preparazione?
ELISA FERRARI: Ho passato un’estate molto incerta, senza un contratto da parte della società, apprendendo dai quotidiani locali l’intenzione della società, poi scongiurata, di ripartire dalla serie B e di rinunciare ad alcune giocatrici tra cui la sottoscritta, incertezza rafforzata dall’esodo dell’allenatrice e dall’esonero di alcune giocatrici. Con l’accordo di inizio settembre ho ripreso gli allenamenti, ricevendo un’accoglienza fredda e distaccata. Dispiace leggere che non mi va di giocare in un campionato al di sotto delle mie potenzialità quando la passata stagione, oltre al campionato di serie A2 ho partecipato anche al campionato di serie B con le splendide ragazze dell’under 18. Per quanto riguarda l’allenatore Ernani Savini lo conosco dai tempi della nazionale giovanile con il quale ho condiviso esperienze che hanno arricchito il mio bagaglio personale e sono sicura che potrà fare molto bene portando la società alla tanto sperata promozione.

PALLAMANOITALIA: Ora che intenzioni hai per il futuro?
ELISA FERRARI: Ora come ora ho intenzione di prendermi alcuni giorni di serenità per staccare da tutte queste vicissitudini, poi vedremo se si possono creare condizioni per riprendere l’attività altrove, altrimenti avrò più tempo da dedicare al prosieguo dei miei studi. Faccio gli auguri di un buon campionato a tutta la società in particolar modo al settore giovanile.

di Dèsirèe Dalla Fontana

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9 Comments

  1. ex said:

    All Ariosto sono anni che l’ambiente è teso. Hanno tanti soldi (e forse ora neanche più quelli) ma non c è spirito di squadra, ne programmazione. Invece di allontanare chi avvelena l ambiente, fanno scappare buoni allenatori e giocatrici e non puntano sul vivaio. speriamo possa tornare l Ariosto di una volta, con tante ferraresi in campo e vincente.

    • Max said:

      Quando una persona si permette di criticare qualcuno o qualcosa o comunque di parlare in pubblico di qualcun altro, è indice di maturità firmare quanto si sostiiene, è troppo comodo e infantile nascondersi dietro uno pseudonimo e non prendersi le proprie responsabilità, questa è una prassi utilizzata da alcuni, come il non parlare direttamente con l’interessato ma sparlare dietro, che spero nel tempo di riuscire a cambiare.

  2. Loredana said:

    Mi ritrovo a commentare, mio malgrado, l’intervista rilasciata da Elisa Ferrari, nonostante ritenga questo genere di comunicazione spesso futile, dato che ognuno di noi può sostenere ciò che vuole o meglio che più gli fa comodo e secondo il proprio personale punto di vista. Tuttavia, poiché l’atleta nella stessa intervista smentisce in parte, ciò che con le mie orecchie ho sentito venir fuori dalla sua bocca, pur richiamata a riflettere bene su ciò che in quel momento sosteneva, mi sento obbligata a puntualizzare con forza e determinazione che il comunicato stampa diramato dalla Società, ha riportato solo ed esclusivamente ciò che l’atleta ha riferito; né una virgola di più, né una di meno. Naturalmente tralasciando i particolari alquanto deludenti. Personalmente ci sono rimasta veramente male, dopo tutto ciò che la societá ha fatto per la ragazza, anche tollerando alcuni comportamenti non sempre consoni. Ritengo anche che a vent’anni si debba essere consapevoli di ciò che si sostiene e dei giudizi che si danno sulle persone, prendendosene responsabilità e conseguenze. Il resto sono tutte chiacchiere di corridoio e strumentalizzazioni. Dopo questo mio personale commento, per il quale ho avuto il permesso dal consiglio di dirigenza, l’Ariosto Pallamano chiuderá qualsiasi discorso pubblico a riguardo. Abbiamo tanto da fare e non possiamo permetterci il lusso di perdere tempo ed energie come lavandaie alla fonte. Per ciò che concerne il settore giovanile, ringrazio tanto Elisa per gli auguri, ma i convenevoli non sono sufficienti perchè come qualcuno ben sa, ci vuole duro lavoro più che presunzione, fede più che sfiducia, dedizione più che disaffezione. Tutte cose di cui si dovranno far carico quelli che rimangono e non certo quelli che partono. Mi faccio pertanto, da sola, e nonostante le delusioni, un grande incoraggiamento a continuare in qualità di presidente del settore giovanile, come lo faccio a Savini che da questo punto di vista “adoro”, alle atlete e agli istruttori che collaboreranno per promuovere la Pallamano, alle giovani che nonostante lo studio dovranno prendersi un bell’impegno e a tutti coloro che lavorano perché tutto funzioni per il meglio. Compreso il gruppo della prima squadra alla quale è stato richiesto un notevole sforzo in questa direzione. Loredana Chiericatti

  3. Giuseppe said:

    Voleva dire “dall’esodo dell’allenatrice e dall’esonero di alcune giocatrici.” o “dall’esonero dell’allenatrice e dall’esodo di alcune giocatrici.”?
    Forse c’è un errore di trascrizione o è scritto giusto?

  4. valter said:

    Non sono avvezzo a scrivere sui social network che ritengo dei caravan serragli che contengano tutto e il suo contrario,sono invece abituato a discutere di persona le situazioni e a leggere tutte le sfaccettature.
    Come sai Loredana a Casalgrande durante il torneo dello scorso fine settimana ho parlato con Max,il presidente Magri e con Ernani Savini per molto tempo per spiegare il disagio che stava vivendo Elisa a Ferrara,scusami se non l’ho fatto anche con te,forse avrei dovuto,ma oramai ero stanco.
    Per quanto possa essere stato velenoso lo sfogo di Elisa nel momento del rientro a Ferrara, usare quel frangente e attaccarsi a quei 5 minuti mi pare riduttivo e ingeneroso,e dimostra che le mie perplessità sul disagio erano fondate.
    Certo,convengo con te,noi genitori vorremmo che i figli a 20 anni fossero più consapevoli,ma credo sia utile esserlo anche a 30,a 40,a 50 e siccome ne ho 54 la chiudo quì , perchè specialmente nei discorsi pubblici e sui social network “il bel tacer non fu mai scritto”
    Valter Ferrari

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