Ariosto Ferrara, colpo grosso: arriva Gaia Zuin

Cassano-Mestrino_Gaia ZuinGioia e tristezza in questo comunicato. La Società Ariosto Pallamano Ferrara si rinforza molto con una delle atlete che nonostante la sua giovane età risulta già essere una delle migliori giocatrici del panorama italiano.

Questo è stato possibile per l’addio, che speriamo essere solo temporaneo, alla massima serie da parte della società Mestrino. Causa problemi economici, i dirigenti della società hanno deciso di non iscriversi alla serie A e questo con grande danno sportivo per le tante giocatrici qualificate che fanno parte della rosa Veneta, che come sappiamo vanta un settore giovanile di grande rispetto.

Gaia Zuin ha scelto l’Ariosto Ferrara con grande nostra gioia, per gli studi universitari, per la vicinanza a casa e quindi agli affetti, per la sua stima nella guida tecnica e non per ultimo anche per il grande rapporto che c’è sempre stato tra le due società e le giocatrici stesse.

Gaia Zuin è nata a Padova, classe 1995. La sua attività agonistica ha inizio a 11 anni con i campionati giovanili di categoria. Per chi è appassionato al nostro bellissimo sport sa che l’atleta non avrebbe bisogno di ulteriori presentazioni. Noi vorremmo comunque mettere in risalto alcune delle sue vittorie da atleta.

All’età di 13 anni vince il suo primo titolo nazionale con l’under 14. All’età di 14 anni esordisce in serie A2 vincendo il campionato. Negli anni a venire vince 2 titoli nazionali Under 16 e 4 titoli nazionali Under 18.

Nel 2012/2013 viene eletta miglior centrale di categoria Under 18 e nel 2013/2014 miglior giocatrice e miglior centrale di categoria under 18 e miglior giovane nel campionato di A1.

Varie convocazioni in nazionale in tutte le categorie giovanili e attualmente nella Nazionale Seniores.

Ringraziamo la Pallamano Mestrino e l’atleta Gaia Zuin per la fiducia riposta nella nostra Società, fiducia che cercheremo di non deludere e che ci permetterà di avere qualche tifoso in piu!!!

Comunicato Stampa Ariosto Ferrara

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7 Comments

  1. doraemon said:

    Solo Ferrara si muove sul mercato ? Altre novità dalle varie società?

  2. Abi said:

    Sono felice per Gaia, è giovane ed è giusto che continui a giocare ad alto livello visto il suo talento…
    In bocca al lupo al Ferrara…:)
    ps condividendo ovviamente il rammarico per la rinuncia del mestrino, che speriamo possa ritrovare presto le risorse per tornare in a1…le altre giocatrici della squadra si spostano o rimangono a giocare la seconda divisione? A parte gherlenda balzano e Marsano.

  3. JACK said:

    La federazione dovrebbe premiare economicamente società come Mestrino che da ormai 5-6 anni vince scudetti nel settore giovanili sfornando giocatrici come Zuin, Fanton e tante altre messe a disposizioni di Futura e delle Nazionali giovanili e senior.
    Già la pallamano italiana è alla frutta, figuriamoci se si perdono per strada le poche eccellenze come Mestrino…
    Se altre 7-8società avessero lavorato nel settore giovanile come mestrino ha fatto negl’ultimi 5-6 anni quali sarebbero i risultati oggi della nazionale?

  4. Asterix said:

    JACK… come darti torto!… ma come potrebbe la federazione fare qualcosa per una squadra piuttosto che un’altra o una maschile…o che ne so!…. vero è che si DOVREBBE fare qualcosa di serio per tutto il mondo della pallamano italiana!…. ma veramente Si vorrebbe?…. mah!..boh!…BAH!!!!..
    comunque forza Mestrino!… la ruota gira e son sicuro che avrete modo di dimostrare il vostro giusto valore!

  5. JACK said:

    Certo che la Federazione potrebbe fare qualcosa… basta istituire un ranking del settore giovanili e premiare le prime 3 classificate di ogni anno nel maschile e nel femminile con premi come iscrizione gratuita al campionato, tasse gara dimezzate ecc.

  6. Carlantonio said:

    la Pallamano Mestrino non chiede e non ha mai chiesto alcuna forma di assistenzialismo. Sono le istituzioni che devono essere in grado di comprendere e far rivalutare il lavoro svolto. Se viene a mancare questo, diventa plausibile che ci si ponga degli interrogativi e si lavori per trovare soluzioni ed interlocutori alternativi. Purtroppo lo sport in italia e’ visto e considerato in maniera disomogenea in funzione della territorialita’, delle conoscenze e di tutti quelle cose che non centrano nulla con lo sport. Questo comporta, dato che essere dilettanti e’ un dato di fatto , che l’unica forrma di sostentamento siano i contributi elargiti sotto forma di pubblicita’. Se non si e’ capaci di sfruttare e far fruttare cio’ che il lavoro del singolo offre, vengono meno gli stimoli e gli obbiettivi che il singolo si pone, autorizzando quest’ultimo a cercare l’alternativa in modo che i propri sforzi vengano in qualche modo rivalutati nella giusta maniera.

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