CHC M | Il Romagna saluta la Challenge con tante note positive

romagna-squadra-dopo-challenge-cupRomagna  – Sporting Lisbona 24-37 (8-16)

Romagna: M. Rossi 1, D. Rossi, F. Tassinari 2,  D. Bulzamini 6, Nardo, Dall’Aglio 2, Mat. Folli 2, Ceroni 3, Ceso 3,  G. Bulzamini 1, Resca 2, Man. Folli 2, Garavina, Sami. 12° Da. Tassinari. All. Do. Tassinari.

Sporting: Cudic, Zabic 4, Portela 7, Kopco 3, Bjelanovic, Pedroso 1, Ruesga 2, Carol, Solha 7, Carneiro 2, Tavares 2, Araujo 2, Gaspar , Pinto 4, Bozovic 3, Asanin.  12° M. Gaspar. All. Zupo

Arbitri: Mertinian e Syrepisios (Grecia)

Il Romagna esce dalla Challenge Cup al termine della seconda sfida, in cui giocava in casa almeno per il calendario. Non è però riuscita nell’intento di contenere il passivo come in garauno. Un’esperienza comunque positiva e destinata a far crescere  i bianconeri che hanno potuto vedere da vicino una delle squadre europee più forti e favorita alla vittoria finale della competizione. La difesa 5-1 dei portoghesi e un calo fisico ampiamente previsto nella seconda metà della partita, sono le principali cause della sconfitta più rotonda. Il Romagna parte però meglio e con le reti di Dall’Aglio e Davide Bulzamini riesce a condurre fino sul 3-1. Poi i biancoverdi cambiano marcia trascinati da una difesa più attenta e in grado di recuperare diversi palloni. In avanti sono le ali (Portela e Solha) e il pivot (Kopco) a fare la parte del leone col Romagna che resta in partita fino sul 4-5 con un rigore parato da Michele Rossi, (poi segnerà anche un gol nella ripresa dalla sua porta). Nella ripresa, in cui le difese si allargano maggiormente, il Romagna prova di limitare i danni e ci riesce fino a dieci dalla fine sul 17-27, poi i portoghesi sfruttano le maggiori energie. Lunedì si torna in Italia per preparare la sfida di sabato in campionato a Cingoli e per chiudere bene un 2016 ricco comunque di soddisfazioni. 

Ufficio stampa Romagna Handball

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19 Comments

  1. Zupo said:

    Questa è la pallamano italiana disse Zupo, scappando dal bel paese nonostante un buon contratto.

  2. Girl said:

    Ho visto la seconda partita (primo tempo)su streaming, ma che sport facciamo in Italia? Non certo pallamano o Handball. ( e meno male che il Portogallo non è certo il top)

  3. strano said:

    pensandoci bene non capisco dove trovano tanti soldi per fare le squadre in Portogallo che sono messi peggio di noi italiani , forse come polisportive dalle squadre di calcio ?

    • DOMENICO ANCONA said:

      SI bravo ,in Portogallo come in Spagna ,FRANCIA,Turchia ci sono le polisportive con tutti gli sport e i proventi delle grosse sponsorizzazioni vengono suddivise secondo l’importanza dello sport ,e ‘tutta un’altra mentalita’ ,in Italia lo aveva cominciato BERLUSCONI con MEDIOLANUM poi ,non si e’ fatto piu’ niente ,pensano solo al calcio,ci vorrebbe un progetto del CONI con,imprenditori ,dirigenti delle grandi societa’ calcistiche per fare come BARCELLONA ,MADRID ,PARIGI,LISBONA ,PORTO ,ISTANBUL che hanno tutte le diverse sezioni di ogni sport ,solo cosi’ crescerebbero esponenzialmente tutti gli sport compreso la pallamano

      • Marco Trespidi said:

        Veramente, anche se quello che dice Domenico è vero, la squadra che gioca in CHL (l’ex Braga)è solo una squadra di una Università dove gli atleti prendono stipendi limitatissimi ed è fatta tutta di portoghesi , ha superato i preliminari e se domani batte Holstebro resta in corsa per una qualificazione incredibile. Il Benfica ha 5 stranieri, il Porto 10 con una vera colonia di cubani, e lo Sporting ne ha otto. Fermarsi a questo però è riduttivo. Nel femminile dove le squadre non partecipano quasi alle coppe e se lo fanno è con risultati pessimi, si qualificano regolarmente per europei e mondiali giovanili, mentre nella senior navigano intorno alla nostra stessa posizione di ranking ( 23/25). L maschile è da sempre superiore alla nostra, con rarissimi passaggi postivi per noi. Quindi non credo che si possa parlare di portogallo solo per le polisportive ma di un paese con una solida organizzazione sportiva , con una eccellente preparazione per i tecnici, con una federazione attiva e presente ad ogni livello ( è una delle poche ad avere una nazionale di wheel chair) investe moltissimo sui giovani e sulle discipline emergenti come il beach handball dove sono stati la sorpresa dell’ultimo Europeo giovanile.

  4. gino said:

    a parte i soldi (dirigenti più facoltosi o più ammanigliati dei nostri guida pulmini), io non capisco come anche gli atleti locali portoghesi (non gli stranieri) sono più forti, più veloci e più tecnici dei nostri ?

  5. celtico said:

    Meno male che c’ erano gli ex ferraresi e Ceso a dar man forte ! E che forte !

    • matteo said:

      Almeno Romagna l’esperienza guadagnata se l’è fatta impegnandosi. Le altre squadre che avrebbero dovuto partecipare alle coppe per onorare i risultati ottenuti invece hanno rinunciato…e in teoria in italia “spaccano il mondo”.
      Invece di ciritcare almeno abbiate rispetto per chi ci prova e ci mette la faccia.

  6. celtico said:

    Oltre alla faccia ci si mette anche la grana, ognuno fa i suoi conti. L’ esperienza dura tutta la vita, c’ è anche l’ università della terza età. A beccare 37 a 24 e gobbo si critica da sé.

    • matteo said:

      Allora secondo il tuo ragionamento nessuna società italiana dovrebbe mettere il naso fuori dal confine perchè non attrezzata e perchè il risultato si commenterebbe da sè.
      vaaa beneeeee !

      • gino said:

        onore al romagna che ci è andato in europa mentre, nocomment per il bozen (e altri fenomeni) del grande podini/europeo che da molto tempo rinuncia.
        Il problema reale è vedere una differenza incredibile tra le nostre squadre e quelle straniere.

  7. celtico said:

    Non è che poi se si decide di fare una gita sociale qualcuno si offenda anzi, magari più spesso.

  8. obiettivo said:

    bravo Celtico condivido con te e Domenico i vostri pensieri e le vostre considerazioni e non quelle di Matteo che mi sembrano più dettate dalla mente di un ex giocatore con profondi rancori non ancora smaltiti , tutte le squadre che avevano conquistato sul campo di giocare in Europa avrebbero preferito giocare e non rinunciare per cui vanno rispettate anche loro per la scelta molto amara fatta al di là di un impegno economico proibitivo ed inutile ai fini del risultato finale

  9. pellegrino said:

    Gino prova a fare le Coppe anche tu con la tua società e vedrai che aria tira e quanta grana ci vuole per andare in giro a fare le figure dei pellegrini in Europa

  10. Gino said:

    Pellegrino allora parliamo chiaro: la pallamano italiana è’ morta !

  11. consapevole said:

    ognuno e’ libero di andare oltre confine a giocare le Coppe , si sara’sicuramente un motivo di orgoglio per le società ma qua dobbiamo essere consapevoli dei costi da sostenere e anche eventuali brutte figure

  12. fiducioso said:

    GINO!: e come mai allora non fai nulla per cambiare?.. si fanno proposte e sei contro, le società (poche troppo poche) provano a fare 2 giri all’estero e anche se con risultati scarsi , ma ci provano e sei contro.., si presenta una nuova possibile squadra (inteso nuove votazioni federali) e sei contro… ok è vero.. la pallamano Italiana è morta… proviamo a ripartire?

  13. Gino said:

    @fiducioso:l’unica cosa su cui hai ragione è il fatto che non sono più fiucioso. Non faccio più pallamano solo assisto. Non sono contro chi partecipa alle coppe ma contro chi parla è non fa le coppe. Sulla incredibile differenza tecnica non faccio colpe è la realtà. Sulla “nuova” squadra sono contro perché non è nuova poi se il nuovo è uno che prende l’allenatore il giovedì o il podini che inventa cose a parole ma è il primo a non partecipare e vive in una palestrina di scuola..oppure i vari nuovi tecnici che sono da sempre in campo con risultati ridicoli…ma che nuovo è??

  14. celtico said:

    Che Podini viva in una palestrina di una scuola è fatto oramai assodato da anni. E’ storia.

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