Dopo appena cinque giorni di allenamento, lo scorso weekend l’Handball Estense ha partecipato al Meran Trophy, il tradizionale appuntamento altoatesino che apre la stagione di pallamano. I biancazzurri sono usciti sconfitti al termine delle quattro partite disputate, ma mai come in questo caso il risultato passava in secondo piano. Nonostante i ko, rimediati contro squadre molto attrezzate e ambiziose, gli allenatori Di Vita e Giacomel hanno infatti potuto trarre indicazioni positive in vista del campionato di massima serie.
Nella prima partita l’Handball Estense ha contenuto il passivo (23-14) contro i padroni di casa del Merano grazie ad un ottimo avvio di secondo tempo, mentre il punteggio del match contro Trieste (40-15) la dice tutta sulla superiorità fisica e tecnica dei giuliani. Nel terzo incontro, condizionato dalla stanchezza, Sacco e compagni hanno ceduto 27-13 contro i tedeschi del Furstenfeldbruck, infine i biancazzurri hanno perso di misura (22-20) contro Pressano, con entrambe le squadre che hanno dato ampio spazio ai giovani in organico.
Faccio un distinguo: perdere 27 a 13 vuol dire essere doppiati, contenere il passivo a – 9 boh, beccare 40 a 15 senza demeritare … ma chi è che scrive?
con tutto il rispetto dovuto a tutti, mi “associo” al commento di redator.
fra l’altro ero a Merano ed obbiettivamente il livello del torneo non era “stellare; ci sta che siano giorni di allenamenti, ma -14, -9 e- 25 sono un po’ duri da spiegare, visto anche il livello anche dei ragazzi tedeschi….
Ferrara ha tutto il diritto di chiedere tempo per il suo campionato, ma mi sarei astenuto da questo “comunicato!!
solita presunzione della dirigenza che sta lentamente (ma neanche troppo) affossando la società. A suon di scissioni, contrasti, litigi a Ferrara sono passati da 1 società di qualche anno fa alle tre odierne (una femminile e 2 maschili ). Invece di sfruttare le sinergie si continuano a perseguire obiettivi personali! Tanti Auguri ai ragazzi di Ferrara per il nuovo campionato ma senza una decisa svolta societaria temo chi si vada poco lontano