AM | Città Sant’Angelo vuole stupire – E c’è uno straniero in standby

IMG_5343Tre anni dopo la dolorosa rinuncia alla serie A per difficoltà economiche, il Città Sant’Angelo si appresta, il prossimo 19 settembre, a tornare sui parquet di massima serie di pallamano. Effetti della programmazione e di una promozione conquistata con una superiorità netta. Adesso per gli angolani di Nicola D’Arcangelo c’è il girone C di A maschile da affrontare, con Albatro, Benevento, Conversano, Fondi, Gaeta, Haenna, Lazio e Junior Fasano. E proprio contro i vicecampioni d’Italia del Fasano, ci sarà il battesimo del fuoco in trasferta.

“Ho già detto a Francesco (Ancona, tecnico del Fasano; ndr) che sarei ben contento di fargli uno sgambetto in apertura di campionato – spiega il presidente Enio Remigio – Scherzi a parte, contro il Fasano ci saranno anche i nostri tifosi, che si stanno già organizzando”.

Insomma c’è rinnovato entusiasmo a Città Sant’Angelo per il ritorno in massima serie, unica realtà sportiva abruzzese che giocherà nel campionato di serie A maschile di pallamano. “Abbiamo confermato la rosa dello scorso anno e inserito nuovi elementi come Pieragostino e Martellini (per i terzini è un ritorno; ndr), oltre a tenerci stretto Rigante, cercato da varie squadre – racconta il presidente Remigio – Dopo un brutto infortunio, è tornato con noi anche Manuel Gabriele”. Il classe 88′, infatti, aveva smesso di giocare tre anni fa, dopo un infortunio al ginocchio. Dopo un grande lavoro di riabilitazione, il centrale è pronto alla nuova sfida in serie A.

“Partiamo per salvarci, ma ci piacerebbe centrare i playoff. Lo straniero? Ne abbiamo uno in stand-by. Siamo convinti di fare bene anche così”, conclude Remigio.

di Anja Cantagalli

4 Comments

  1. DOMENICO said:

    Presidente ,siate i benvenuti ,gli abbruzzesi sono gente meravigliosa e molto sportiva ,scherzi a parte anche se non conosciamo la vostra squadra penso che la differenza dei valori e’ ancora enorme

  2. Allentato said:

    E si mò il CSA viene a vincere a Fasano dove sono rimasti Fovio, Messina, De Santis, Maione e Rubino. Ma camè vattin…

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