A2M | Gridiron, sconfitta con onore contro la capolista Musile

Gridiron contro PaeseLa Handball Gridiron ha disputato la seconda partita del ritorno in casa della capo-classifica Musile: sulla carta si trattava certamente di una gara difficile ma i sanfioresi hanno saputo approcciarsi al match con determinazione dando vita ad una partita combattuta ed avvincente.

Fin dal primo istante il San Fior piazza una marcatura a uomo sullo straniero che nella gara d’andata era stato il mattatore fra le fila dei veneziani: mossa azzeccata visto che Bortolot respinge con quattro parate consecutive le incursioni degli altri attaccanti avversari mentre Argentin apre le danze segnando al primo tiro. Si assiste ad una partita veloce con frequenti capovolgimenti di fronte in cui si evidenziano anche molti errori da entrambe le parti: le squadre sanno che il gap in classifica conta poco in questo “quasi-derby” e la sanfiorese ha intenzione di farsi valere. Al 7′ i gialli conducono 1-3 malgrado un rigore sprecato.  Il Musile forse si aspettava un’avversaria più arrendevole e a ben guardare pare disorientato: gioca senza riuscire a trovare il pivot o uno spazio da sfruttare ed in difesa non riesce ad arginare il giro palla di Gallo e compagni che vanno ancora a segno con una bella realizzazione di Campo Dall’Orto. Gli arbitri hanno molta da fare: molte interruzioni di gioco, la panchina ed i giocatori del Musile che protestano continuamente e cinque ammonizioni in 10′. Le squadre si confrontano comunque in modo maschio ma correttamente ed a viso aperto. Al 12′ Campo dall’Orto rimedia un’esclusione per 2′ ed il Musile realizza il conseguente rigore portando il risultato sul 4-5: Argentin viene preso in consegna a uomo mentre i ragazzi di Peruch non mollano e ribattono colpo su colpo: segna Gallo da fuori per due volte e realizza anche Tonon A. su assist di Pivetta. A fine esclusione il tabellone segnala ancora il dominio della Gridiron: 6-8. Ma in quei due minuti i veneziani hanno trovato la via del gol con tiri non irresistibili e gli arbitri (che brutta serata la loro!!!) hanno avuto delle sviste: gli animi in casa sanfiorese si stanno scaldando a scapito della concentrazione. Tonon A. si ripresenta a tu per tu con il portiere e non segna e poco dopo Caldini spara fuori porta un rigore  guadagnato con coraggio da Baldissera… segue l’esclusione di Pivetta (a proposito di sviste arbitrali..) per 2′. I blu approfittano e si portano sul 7-8. Ci pensa ancora Baldissera ad infilare la rete avversaria. Sul 7-9 Ferronato (arbitro delle giovanili) commette infrazione in attacco e se ne torna in difesa palla in mano: l’arbitro vede ma inspiegabilmente attende che la palla torni al punto di battuta e non gli assegna i 2′ canonici… Ancora in inferiorità numerica la Gridiron tenta un tiro al volo con Caldini: la maglia del pivot viene tirata vistosamente ma per l’arbitro non è rigore, anzi si tratta di invasione. Il portiere raccoglie ed insacca la porta di Bortolot che protegge il contropiede: 9-9 al 21′. Il Musile ringrazia mentre gli animi si infiammano. Peruch saggiamente chiede il time out ed il tavolo fischia per concederlo. Contropiede della Gridiron, Campo dall’Orto va al tiro ma viene toccato in volo dallo straniero che rimane anche lui a terra: ci vuole molta esperienza per riuscire a convincere l’arbitro che non è rigore e Boev di esperienza ne ha da vendere! La Gridiron accusa la tensione e Pivetta viene letteralmente graziato dagli arbitri (che probabilmente ormai non hanno la partita in mano) per un intervento scomposto. Il Musile ragiona con maggiore serenità e piazza un break di 3-0 portandosi sul 12-9 mentre i sanfioresi sbagliano dall’ala. Ancora una cicca dell’arbitro Bassan: il portiere del Musile in scivolata prende la palla ed il suo corpo è mezzo in area e mezzo fuori a 50 cm dall’arbitro stesso che non sa che pesci pigliare: tutto regolare. Davvero apprezzabile la caparbietà dei sanfioresi che riorganizzano le idee e prima accorciano con Pivetta per poi distendersi in contropiede con Campo Dall’Orto che ingaggia un vero e proprio duello con Boev obbligandolo al fallo da 2′ ed al rigore. Il pareggio del 12-12 arriva con un contropiede ben concluso da A. Tonon.. Il primo tempo si chiude con un gol dei blu su palla recuperata da Caldini che viene letteralmente regalata dall’arbitro  (in quel frangente, fra l’altro, impallato) all’attacco dei padroni di casa…

Il secondo tempo si apre con alcune azioni no ben finalizzate da entrambe le parti, poi il Musile risolve con un contropiede sul quale nulla può Pittia. La Gridiron sembra a corto di idee: in attacco la palla viene gestita con pochi passaggi per poi concludere con iniziative personali che non fruttano alcuna rete. In difesa i gialli non si organizzano tempestivamente sulle riprese dai nove metri lasciando che Boev si presenti indisturbato davanti al portiere: al 32′ il risultato si appesantisce fino al 15-12. Risponde la sanfiorese con un contropiede ed un tiro di Pivetta ma si capisce che qualcosa non funziona  più a dovere: in attacco si gioca solo a sinistra ed in difesa i meccanismi sono vistosamente rallentati. Musile non si fa pregare e piazza un secondo break portandosi sul 20-15 prima di rimanere in inferiorità numerica. La marcia dei trevisani però non riprende continuità: un gol su rigore e poi una lunga serie di scelte non ottimali da parte dei ragazzi di Peruch che effettuano tiri fuori misura o sulla sagoma del (pur bravo) portiere avversario mettendo ancora il pallino nelle mani dei blu. La difesa dal canto suo stenta ad adattarsi ai movimenti degli avversari che segnano con le ali e con i terzini. I minuti passano ma il distacco non viene arginato: al 51′ il tabellone segna 24-19 e non si può dire che il risultato non rispecchi i valori espressi durante il secondo tempo. Baldissera si dà un gran daffare ma non trova quasi mai un compagno che si smarchi: molti dei suoi tiri risultano quindi forzati ma sono il male minore se si guarda alla staticità della squadra che forse ha dato molte delle sue energie mentali nella gestione delle difficili situazioni della prima frazione. Il Musile trova così i gol che fiaccano il morale segnando per le vie centrali con i suoi giocatori meno prestanti. Bortolot regala qualche occasione di troppo sulle palle basse e consegna la palla agli avversari con rilanci poco attenti. Peruch chiama il time out e Argentin viene schierato al doppio pivot:  rimane comunque difficile servire un uomo sui sei metri e si tenta quindi,  comunque, con dei tiri da fuori: pali a parte, il portiere musilense si guadagna più volte gli applausi del pubblico anche perché ogni rimpallo viene raccolto dai veneziani che puniscono il San Fior con buone ripartenze e buona freddezza davanti al portiere. Negli ultimi minuti i coneglianesi accelerano nel tentativo di recuperare qualche rete ma la fretta non aiuta ed ancora i padroni di casa dimostrano di sapere gestire la situazione. Punteggio finale 28-21: la caduta verticale della qualità del gioco sanfiorese nel secondo tempo è evidente e quindi si può ben accettare la sconfitta contro il Musile che ha giocato una degna partita. Ma la grinta e lo sforzo prodotto durante tutto il primo tempo da Gallo e compagni per arginare l'”effetto arbitri” sono veramente lodevoli e lasciano ben sperare per le prossime gare. In fondo si giocava a Musile… in casa della capo-classifica.

Musile 28

Ferrotti, Rossignoli 1, Boem 1, Boev 5, Porcellato 5, Ervigi 3, Ferronato 7, Tedesco 1, Berto, Gasparini, Lippolis, Cancian, Cadamuro, De Vettor 5.

Handball Gridiron 21

Argentin 2, Baldissera 5, Bortolot, Caldini 2, Campo Dall’Orto 3, Gallo 2, Nadal, Petris, Pittia, Pivetta 4, Tocchetto, Tonon A. 3, Tonon D., Uliana

Ufficio Stampa Handball Gridiron

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4 Comments

  1. Osservatore Veneto said:

    Le pesanti allusioni sugli arbitri, sui giocatori avversari, sulla società ospitante, sul pubblico … in poche parole sul mondo intero (tranne sul baretto della nuova struttura di Musile), lasciano trasparire l’evidente nervosismo di una società come la Handball Gridiron Conegliano.

    Partiti con propositi di un campionato quanto meno di vertice, hanno confermato l’intera rosa dell’anno scorso (a parte la dolorosa partenza di Iballi) e hanno avuto la possibilità di investire nella formazione tecnica dei ragazzi grazie alla consulenza dell’Accompagnatore (così era annunciato dallo speaker del Palazzetto di Conegliano) Ghedin.

    Quello che è sotto gli occhi di tutti è l’andamento della squadra, mai in lotta per le posizioni di vertice fin dall’inizio del campionato (prima vittoria alla V giornata), mai capace di imporre il proprio gioco difensivo ed offensivo, e soprattutto vittima, troppe volte, del nervosismo dei suoi uomini chiave nei momenti decisivi della stagione (vedi l’espulsione di 4 giornata presa da Argentin nel derby di andata contro Paese).

    E nemmeno i ritorno del figliol prodigo Pivetta ha permesso alla squadra il salto di qualità che tanti, soprattutto nell’ambito dello sponsor principale, si attendevano già lo scorso anno. La partita di sabato è stata il classico esempio della stagione del Conegliano. Le premesse per fare risultato c’erano tutte, alla fine del primo tempo i trevigiani erano sotto 13-12. Di fatto però, la loro pausa è durata fino al termine della partita, perché mentre gli uomini chiave come Pivetta, Baldissera ed Argentin hanno continuato a sparare a salve, Musile ha concretizzato tutti i contropiedi, difendendo la porta da tutti gli assalti.

    Tutto il resto sono chiacchiere.

    Agli amici della Gridiron, i migliori AUGURONI per i Play Out e per la pianificazione della prossima stagione.

  2. xlaprecisione said:

    la visione di osservatore veneto, evidentemente, dà sfogo ad un rosicamento prolungato che probabilmente viene dalla passata stagione quando senza dubbio gridiron giocava la più bella pallamano della A2 ed è arrivato ad un soffio dal Malo super favorito pur non usando Pivetta che pure aveva dato la sua disponibilità. che i risultati in questa stagione non arrivino è sotto gli occhi di tutti, la partenza di iballi non è il solo punto di differenza, c’è stato anche l’infortunio a de biasi che ha privato la squadra di un altro elemento determinante (era nel giro della nazionale giovanile) sia in attacco che in difesa. dire che la squadra non ha fatto un salto di qualità vuol dire negare la realtà, argentin è sicuramente incostante ma è un terzino tra i più forti del campionato e certamente due anni fa non lo era, capodall’orto è un’ala di livello e anche Caldini è migliorato molto. lo stesso baldissera che qui viene indicato come uomo chiave è pur sempre un giocatore che era stato scartato dal trieste e che a san fior è stato rilanciato. musile vince e vincerà il campionato per tante ragioni, la prima delle quali è sicuramente Boev (ci ricordiamo cosa è successo quando non ha giocato?) ma è l’esempio di come NON si programma perché questa squadra poggia su un settore giovanile inesistente, vince perché ha le disponibilità economiche per convincere i giocatori della zona. questa squadra in A1 o raddoppierà il budget o verrà giù diretta senza aver dato il minimo contributo alla pallamano

    • Seipocopreciso said:

      Nelle tue disamine non sei così preciso come dici, nel tuo intervento ci sono delle falle dal punto di vista informativo, poi che Boev sia fuori categoria penso sia sotto gli occhi di tutti, ma fossi in te rileggerei bene il tabellino della partita e mi chiederei chi sono gli altri…

  3. flu said:

    Troppo bravi povertà non è un ritorno non è mai stato della gridiron a al massimo della planet giudizi su una squadra che guida il campionato dall’inizio che abbia o non abbia soldi sono solo affari loro anche come li spendono retrocedono,sempre problemi loro loro fanno quello chev vogliono nonostante Renzo siamo ancora in democrazia rode archi si sente inferiore gli altri ridono alla faccia loro

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