Zupo e l’Italia: storia di un ‘matrimonio’ andato male

Erano ventisette le posizioni che separavano la pallamano maschile italiana dalla vetta, nel ranking europeo. Ora sono trentuno. Un problema – grosso -, che però rappresenterebbe null’altro che la fotografia del momento che l’handball del Belpaese sta vivendo.

Se non ci fosse un’anomalia nel mezzo: Javier Francisco Equisoain Azanza. Un tecnico dal nome e dal palmares prestigioso, capace di divenire, con i suoi successi ed i grandi nomi della pallamano continentale a cui è sempre stato legato, uno dei principali volti in Liga Asobal.

Zupo – così è chiamato in terra iberica – arriva in Italia il 23 Luglio 2008. La FIGH lo annuncia il giorno dopo con un comunicato in cui il neo CT dichiara con entusiasmo “saremo noi, con la nazionale italiana, a vestire in campo i panni del matador. I nostri avversari sono avvisati”. Poco meno di due anni dopo, un altro comunicato ufficiale: “La FIGH comunica che, con la conclusione della stagione agonistica al 30 giugno 2010, cesserà il rapporto di collaborazione con il tecnico spagnolo Equisoain Azanza”.

Sino al 30 Giugno, e poi fine della storia. Una storia che di amore e gioie ne ha viste ben poche, con i risultati che parlano chiaro: niente Europei del 2010, un terz’ultimo posto imbarazzante ai Giochi del Mediterraneo di Pescara ’09, ed un ultimo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali del 2011, ancora in terra italiana. In quest’ultima occasione, probabilmente, la spaccatura: Equisoain non parla più di matador ed avversari da avvisare, ma dichiara, dinanzi alle telecamere Rai, “questa è la pallamano italiana”.

Nel frattempo, con l’esclusione dai Mondiali, la Nazionale si ‘regala’ un girone di pre-qualificazione ad Euro 2012, da giocare tra l’11 ed il 13 Giugno in Georgia. Prima gli azzurri sosterranno una serie di amichevoli in Spagna. La terra di Zupo, la stessa dove il CT – ex CT, ormai – ufficializzerà, in settimana, il suo passaggio sulla panchina del Cuenca 2016.

Nel mezzo, però, ci sono gli impegni con la Nazionale italiana. Ma con quale spirito? Quello dei ‘separati in casa’, probabilmente. Non resta che appellarsi agli azzurri, al loro cuore: l’Italia, se non dovesse superare il girone in Georgia, rimarrebbe fuori dalle competizioni internazionali sino al 2012. Zupo o no, bisogna farcela.

di Matteo Aldamonte

56 Comments

  1. Marco Trespidi said:

    Ma hai letto quello che Matteo ha scritto oppure no?

  2. Kris said:

    Cèra bisgno di importare personaggi del genere ad € 100.000,00 a stagione solo perchè proveniente dalla Spagna????? Certo che la Federazione se li sceglie con il lanternino….. Che sollievo il suo ritorno in patria… Peggio di così, non si poteva per i suoi due anni di incarico da CT.

  3. caselli said:

    ma la programmazione dov’è? ma non aveva un contratto? 

  4. lars said:

    Mi piacerebbe leggere una bella intervista al signor zupo…giusto per sentire le ragioni di questo disastro in questi 2 anni. Giusto per sentire anche la controparte. Mi piacerebbe sentire la continuazione di quella famosa intervista dinanzi alle telecamere rai…

  5. Kris said:

    C’era…..scusate l’errore non voluto………

  6. tippete said:

    chiediamo alla federazione di non decidere nel chiuso di alcune stanze ma di fare un progetto vero, di dare delle linee, degli obiettivi per i prossimi 4 anni e poi di decidere. e, soprattutto, una volta che ha preso una decisione, di spiegare in base a quali parametri o criteri ha scelto

  7. tappete said:

    Quindi la settimana prossima annunciano anche la fine del rapporto con Neukum e completiamo la serie…visto che e’ gia’ nell’aria.

    I risultati di Zupo sono stati ridicoli adesso sarebbe importante capire se Zupo avesse fatto qualche programmazione e se avesse ricevuto le risorse giuste dalla federazione….ma tanto non lo sapremo mai.

    Quindi tra qualche settimana ci sara’ l’annuncio di qualche rientrante italiano su una delle due panchine azzurre?

  8. tippete said:

    A onor del vero, credo che dopo il fallimentare bilancio di zupo, vada riqualificato e rivalutato il lavoro di Beppe Tedesco come allenatore della nazionale. Visto che Bologna e Conversano, di fatto, contano nelle loro file quasi tutta la nazionale italiana (Radovcic, Pivetta, Volpi, Bisori, Di Maggio, Maione) + altri possibili innesti (sanpaolo, venturi, norberti) credo che la soluzione giusta sarebbe l’accoppiata Tedesco – Trillini alla guida della nazionale, anche in considerazione del buon rapporto personale che c’è tra i due.
    la figh dovrebbe fare una riflessione, mettere da parte vecchi rancori e …. decidere. 

  9. Linomito said:

    Due galli in un pollaio guastano anche i rapporti più saldi.
    Possono mettere anche Nonna Papera, l’importante è che si faccia un programma di LA-VO-RO capillare e realizzabile, nel solco di quell’idea dello staff che era venuta fuori con Tedesco e di cui non si è più sentito parlare, quella che prevedeva i sei referenti d’area (sei, sette, otto o dieci, l’importante è che lo staff tecnico della nazionale lavori d’intesa con gli allenatori dei club).
    Quant’è lontana e piccola l’Italia vista da qui, sigh…

  10. Lampascione said:

    Faccio notare a Tippete che al suo ragionamento (che in parte condivido) manca un pezzo: Fovio, Sirsi, Giannoccaro, Rubino (ci si potrebbero aggiungere Leo De Santis e Messina), sono venuti fuori da un signor allenatore di nome Francesco Trapani, che attualmente non è impegnato.

  11. francone said:

    il valore di zupo non si discute secondo me.il problema siamo noi.nessuno percentualmente gioca a pallamano in italia.a calcio e a basket (così come a pallamano nei paesi “evoluti”) i bambini iniziano ad allenarsi regolarmente intorno ai 5-6 anni. da noi primo la pallamano non è capillarizzata su tutto il territorio nazionale e quando va bene si comincia a10 anni (quando va bene ropeto). in tutti i paesi “evoluti” ci sono già rappresentative nazionali o regionali dai 14-15 anni in su che lavorano. da noi si sta aspettando da almeno un anno la chiamata dei 94-95 ( l’anno scorso per il centro nord ne vennero convocati una cinquantina in provincia di modena,poi zupo girò un pò per l’italia raccogliendo nomi e infine a primavera ogni società ha misurato e segnalato i propri atleti di interesse nazionale).il discorso è lungo ma non vorrei fare un romanzo

  12. LupinIII said:

    Il problema non è chi, ma come. Vanno bene molti nomi (io sponsorizzo Massotti) però il CT deve essere il portabandiere di un programma gestito in maniera trasparente da uno staff (come diceva giustamente Lino) che segue le varie aree territoriali.

  13. Giuseppe said:

    La FIGH ha già scelto il sostituto: Padre Pio
    Con lui forse la nazionale potrebbe fare qualche miracolo.

  14. Giuseppe said:

    x Francone, forse non lo sai ma la percentuale di tesserati nei club di pallamano è salita molto negli ultimi anni, è stata 1 tra le discipline migliori da questo punto di vista, quindi cerchiamo di essere ottimisti e sopratutto proponiamo non critichiamo e basta!!!
    siamo noi la pallamano!!!
    X me andrebbe bene qualsiasi allenatore, ma è importante quello ke c’è dietro…
    molti più stage, raduni, incontri con gli allenatori fino alla serie piu bassa…
    La nazionale dovrebbe incontrarsi continuamente e GIRARE l’Italia x stimolare, x riaccendere la passione!!!
    Noi dal basso dobbiamo far riaffiorare la pallamano!!! non limitiamoci a giocare senza interessarci della dirigenza e delle giovanili. Abbiam bisogno di accrescere l’entusiasmo, coinvolgere i ragazzini e le ragazzine facendo qualche piccolo sacrificio!!!
    Siamo noi gli artefici della pallamano non 4 dirigenti di una federazione o 1 allenatore.
    Zupo è 1 grande, ma xkè non girava continuamente l’italia facendo qua e là allenamenti con le squadre, sostenendo stage con i ragazzi….questo serve….

  15. Frank81 said:

    Bellissima la coppia Trillini-Tedesco!!
    Bella idea!!!!

  16. Marco Trespidi said:

    Si padre pio potrebbe con la imposizione delle mani trasformare chi allena per 325 giorni l anno gli atleti che poi l allenatore della nazionale allena per 40 in maghi Dell handball nonché trasformare giocatori , non ho volutamente detto ATLETI, normali in star di primo livello. Si Padre Pio va bene.

  17. davide said:

    per una volta sono d’accordo con Lino, ma in queste situazioni desolanti in cui attraversa la nostra pallamano non si può che essere d’accordo.

  18. tippete said:

    non so perchè non sia stato pubblicato il mio intervento, ma ci riprovo: trapani è un allenatore che ha avuto 2 esoneri in 3 anni, ha vinto un campionato con molta fortuna (vedi semifinale con secchia ai rigori e dopo lo scandalo del gol fuori tempo in gara 1) ma non ha mai lasciato un segno sul casarano visto che sia nell’anno dello scudetto (grazie al suicidioo del conversano) che l’anno dopo (con l’esonero) la squadra giocava molto male, nonostante un budget imponente e 16 professionisti.
    dal mio punto di vista tedesco e trillini sono un un livello diverso rispetto a lui. se poi guardiamo ai giocatori formati, allora non c’è dubbio: il ct dovrebbe essere tassinari. ma non è questo il problema. qui bisogna capire che la nazionale si può allenare pochissimo insieme, serve un motivatore, che sia capace di gestire i giocatori migliori che abbiamo, non solo i giovani. e purtroppo ciccio trapani, pur con la simpatia che provo, a casarano non è riuscito a dimostrare di saper gestire dei ‘big’. e forse nemmeno a fasano (dove per 2 volte è stato allontanato, pur essendo a casa sua)

  19. Marco Trespidi said:

    Divertente vedere cmk ele opinoni sui tecnici italiani siano a secnda del tempo variegate: Tedesco non h vinto mai nulla, questo si dice sempre di lui, è stato per un anno allenatpre della nazionale e ha subito critiche di ogni genere; Tassinari e Triullini sono statui per anni e anni allenatori delle nazionali giovanili ( Trillini anche ii femminile) no hano mai passato una quaklificazione di nessun tipo , no hano mai vinto una Coppa lationa , hannao sempre , COME TUTTI GLI ALTRI, portato a casa sonore lezioni in tutti i gironi di qualficazione. E per tutto questo questo sono stati sonoramente criticati. Questo che scrivete ora , pronti a scrivere tutt’altro quando la fantasiosa coppia Trillini/Tedesco perderà una qualficazione è uno dei molteplici motivi per cui l’allenatore di an anzonale ben difficilmente potrà essere italiano. Un ultima domanda : se l’allenatore dei risultati di

  20. Marco Trespidi said:

    Scusate mi è partito un taso…..dicevo se l’allenatore dei risulati di q

  21. Marco Trespidi said:

    Non so che succede stamattina…..di nuovo: se l’allenatore dei risulati di questi due anni non fosse stato il sign. Equisoain Azanza ma diciamo Goffredo Martinelli OGGI direste le stesse cose ? E soprattutto avreste aspettato due anni prima di fare uhnn sit-in di protesta sotto casa dell’ottimo Goffredo?

  22. piccoli said:

    lucio fadel aveva portato il miglior allenatore siamo andati ai mondiali o no?….ma perchè non ascoltate chi di pallamano ne sa un pochino più di voi?(federazione) intendo

  23. Marco Trespidi said:

    HAHAHAHHAHAHHAHHAHAHAHHA, quando Cervar venne in Italia allenava in seconda lega!!!!!!!! Fu la possibilità di sviluppare un programma il, cui costo ancora subiamo che portò l’Italia ai mondiali oltre ad una buona dose di fortuna che è sempre necessaria, le doti di lino sono conosciute, ma le ha affinate GRAZIE alla figh non il contrario. Oggi lo stesso programma non è attuabile perchè corrisponderebbe esattamente al 80% del bilancio federale.Perchè non ricordate il penultimo posto agli europèi in CASA costati una cifra folle dopo i supelentari con la Macedonia con giocatori pressochè tutti rotti? perchè non ricordate lo scudetto perso clamorosamente a Prato? perchè quando parlate di allenatori prendete solo quello che fa comodo per avvalorare le vostre tesi , e mai l’insieme? Il ringraziamento di Cevar fu chiedere il raddoppio del contratto , legittimo da un punto di vista personale molto meno da un punto di vista morale,dato che era arrivato da SCONOSCIUTO e se ne poteva tornare a zagabria con un palmares..La vita e la carriera di un allenatore di successo è fatta di successi e insuccessi , anzi sono questi ultimi che gli permetteono di migliorarsi, e non necessariamente chi ha vinto sempre a Mosca può fare lo stesso a Roma . La caapictà di dattameneto in ambienti diversi lo rende grande, ma passare dal professionismo puro di un club con due/tre allenamenti al giorno ad allenare una nazionale con tutti i programmi che voelte e di cui vi piace tanto paralre NON può pòrescodndere dal lavoro NEi e club e COI club , cioè con uan stretta collaborazioen coi tecnici dei club, quella che agli allenatori di naziopnale è sempre stata negata, perchè noi nei club ne sappiamo sempre di più e se allenassimo la nazionale faremmo di certo meglio.
    FInchè questo non cambia , nula cambierà.

  24. tippete said:

    non ho capito quello che dice trespidi: la varietà dei giudizi espressi dal movimento (qui o altrove) è uno dei motivi per cui ben difficilmente il tecnico della nazionale sarà un italiano ?

    ma scusa trespidi, la federazione l’allenatore lo sceglie sulla base di un progetto, un’idea e una sua valutazione autonoma, o cercando di prendere un nome che non scontenti nessuno? perchè se è la seconda, forse è questo il motivo per cui la nazionale non ottiene risultati… 

    ripeto: la figh faccia lo sforzo di rendere pubbliche le sue valutazioni, se non prima della scelta, almeno dopo. comunque sconfitte per sconfitte, meglio dare spazio a tecnici italiani che almeno potranno fare esperienze che poi potrebbero ripercuotersi in maniera positiva anche sul movimento, piuttosto di un pulijevic o cose del genere, sempre meglio tedesco o trillini. ora e sempre. 
    e se tutti i nomi fatti sin qui hanno fallito in passato in nazionale, ci sono due strade: o si spera che la loro esperienza adesso serva, oppure si dà spazio (e possibilità) a chi queste chanches non le ha mai avute

  25. francone said:

    ciao giuseppe.
    sono d’accordo con il tuo intervento ad eccezione dell’inizio e della fine. un allenatore federale per girare l’italia deve essere autorizzato,se non lo autorizzano non gira (e questo vale anche per i “caporali”,i famosi responsabili di area di cui non si sente più parlare:che fine hanno fatto?).tesserare non vuol dire niente,sono buoni tutti.l’importante è che i tesserati continuino a giocare a pallamano e siano tesserati anche dopo 4-5 anni dal primo tesseramento.dove abito io ad inizio anni 2000 tutta la popolazione scolastica era tesserata.hanno continuato a giocare in 5 forse e la città non è piccola.per il resto sono d’accordo con te.saluti

  26. Marco trespidi said:

    Caro tippete di certo la figh non ha quelli che indichi come parametri , ma nella speranza,finora disillusa, di trovare una condivisione di interessi di sicuro un allenatore straniero parte con meno problematiche. Non lo dico io ma la storia dei rapporti tecnici nazionali/tecnici club.

  27. Linomito said:

    Di quegli sciagurati europei 98 buttati al vento in quel barbaro modo (40 gg. di preparazione atletica che massacrò i giocatori) è meglio che non me parlate, sono incazzato ancora oggi… e sì che perdemmo due partite di un gol vincendo le quali avremmo fatto la finale per il settimo posto che valeva la qualificazione diretta ai mondiali del 99, ma se vai in campo con la gente scoppiata (da te) come fai a vincere? Grrrrr…

  28. Linomito said:

    Comunque, ragazzi è il sistema che non va, possiamo chiamare pure Gislason o Onesta (per dire quelli che hanno vinto quest’anno a livello internazionale) ma se non cambia il sistema non quaglierebbero niente nemmeno loro

  29. tippete said:

    allora: il sistema è questo, almeno per il momento, quindi meglio adattarsi e cercare di prendere qualcuno per fare il meglio possibile questa situazione. 
    io ripeto quello che ho detto: un allenatore straniero non porta nulla al movimento. sta qui un po’ di tempo, prende i soldi, fa dei risultati zoppicanti, e poi se ne va. e la figh ha speso dei soldi senza avere nulla in cambio per il futuro.
    il vero problema è che non si riesce a creare in italia una scuola di allenatori. guardate quanto materiale, quanti corsi, quante iniziative ci sono nelle altre federazioni per formare i coach. ed è vero che un allenatore si deve migliorare anche andando all’estero. ANCHE, però. non: SOLO andando all’estero. allora io credo che il cambio di coach sia l’occasione giusta.
    Zupo, a parte tutto, è un ottimo allenatore nel panorama europeo. se ha fallito lui venendo dall’estero, falliranno anche altri. spero che questa esperienza abbia insegnato che, anche se la figh ha fatto uno sforzo oggettivo nel prendere un signor allenatore con un grande curriculum, i risultati sono stati mediocri ugualmente.
    allora serve cambiare strada.
    si prenda un italiano, (o due), si crei uno staff di tecnici, si provi a dare una linea (tecnica) e questa linea venga introdotta anche con i corsi che si fanno, a tutti i livelli. 

    CORAGGIO. serve CORAGGIO. Si faccia una scelta chiara e la si porti avanti. 

    Non vogliamo essere sempre alle prese con critiche e/o lamenti: la FIGH faccia una SCELTA, CHE SIA MOTIVATA E CORAGGIOSA. E prima o poi tutti la seguiranno.

    CORAGGIO !!!!

  30. Lino said:

    Allora torniamone a parlare. Stranieri escluso Cervar hanno fallito tutti (alla grande). Cervar venne li naturalizzarono i giocatori che gli servivano, si è trovato in mano gli ultimi veri talenti italiani usciti dalle nostre società nel pieno della loro capacità agonistica e ha avuto risultati (anche con notevoli spese economiche è chiaro) ci ha portato ai mondiali. Questo senza nulla togliere all’immenso Cervar. Ora è chiaro che il nostro movimento è debole (l’ultimo vero talento forse è Maione, che è del 1982 ha cioè 28 anni!), è debole a livello numerico, è debole a livello di programmi, è debole a livello di tecnici, è debole a livello federale. Ora cerchiamo di sostenere le varie debolezze con idee buone, ma sinceramente io non ne vedo. Io alleno da 28 anni (in tutte le serie) ma io Zupo non l’ho visto. Cioè si ha uno come lui e non si manda in giro per l’Italia? Non gli si fa sviluppare un programma di crescita tecnica per i nosrri ragazzi? Insomma non lo si sfrutta un pò dato che viene pagato (e penso anche tantino)? Qualcuno diceva del reclutamento, sono d’accordo non è reclutare il problema è trattenere i ragazzi (almeno dalle mie parti). Ma una volta convinti a giocare a pallamano, quante società hanno tecnici in grado di insegnare la pallamano ai bambini come deve essere insegnata? Chi ha mai detto loro quali sono gli obiettivi da raggiungere, quali sono i contenuti, quali sono le età sensibili e cosa allenare nelle varie età? Questo si chiama programma, io sono ancora qui che aspetto anche se non mi occupo più di attività giovanile. E poi diciamocelo chiaro fino a quando si sceglieranno i tecnici in base alla loro “appartenenza” politica di passi ne faremo pochini. Siamo lo sport dell’orticello, questo non lo dobbiamo mai dimenticare e l’orticello più grande viene creato da chi comanda. Per adesso mi fermo qua…

  31. handbag said:

    E via anche Zupo, non è il primo non sarà l’ultimo fallimento. Anche Zupo è morto della stessa identica causa di tutti gli altri: si chiama un tecnico poi non gli si danno gli strumenti per lavorare, qualcuno comincia dallo stesso giorno della presentazione a fargli terra bruciata attorno per poi dire “ve lo avevo detto” e così via. La storia è antica e anche gli uomini …… Avanti un altro

  32. Vince78 said:

    Smettetela di fare i sapientoni e guardate ai problemi vostri e delle vostre società….nessuno di noi ha il diritto di criticare un tecnico che ha già dimostrato fin troppo per la nostra mesta pallamano…SIAMO TUTTI IGNORANTI RIGUARDO A QUESTO SPORT!!!!!!!!!!!
    Pertanto tornate in palestra a lavorare con i vostri giovani con gli insegnamenti di chi ha più esperienza e conoscenze di noi!!! Le chiacchere  fatele con la gazzetta in mano davanti ad una birra al bar parlando di calcio e non di pallamano!!!!!!!!!!!

  33. Marco Trespidi said:

    Si gli stessi sempre gli stessi. Gli stessi che negano gli atleti alla nazionale, gli stessi che dicono ai propri atleti ” se vai in nazionale e ti infortuni io non ti pago più”, gli stessi che suggeriscono alle proprie atlete di darsi malate durante i raduni delle nazionali se siamo a pochi giorni da una gara importante, si hai ragione sempre gli stessi. La federazione ha solo una via per porre rimedio. Mi auguro la scelga presto. Ma come al solito , dato che le tue sono sempre solo polemiche sterili, vuoi volutamente tacitare quello che è il reale problema delle nazionali: il loro lavoro nei club e la mancanza di collaborazione con i tecnici nazionali, per incapacità o per presunzione o per non conoscenza o per timidezza o per chi più ne ha più ne metta. Non serve far terra bruciata, quando la terra NON C’E’. Una ultima precisazione : se un allenatore è un professionista e una persona seria nel momento in cui non gli si danno gli strumento per lavorare se ne va , nel momento in cui resta vuol dire che gli va bene quello che succede.

  34. lars said:

    Queste poche parole di linomito secondo me racchiudono tutto. Bastano queste, senza aggiungere altri commenti. ”Comunque, ragazzi è il sistema che non va, possiamo chiamare pure Gislason o Onesta (per dire quelli che hanno vinto quest’anno a livello internazionale) ma se non cambia il sistema non quaglierebbero niente nemmeno loro.” Il problema, giustamente è il sistema; Zupo non è il puljevic di turno, è si uno straniero ma non uno qualsiasi, ne capisce di pallamano, ha vinto qualcosa, ha esperienza ma non si può concludere dicendo: ha fallito cacciamolo con tedesco si vince o si fa meglio.Se arriva tedesco o onesta non cambia nulla perchè torveranno la stessa pochezza che ce ora, a partire dalle società (che non vogliono fare una lega) a finire con la federazione che ha poche risorse per fare qualcosa e/o non riesce a trovarne di nuove. E’ tutto l’ambiente pallamno-italia che fa schifo, non siamo riusciti a renderlo professionistico e questi sono i risultati. Che pretendiamo!!?? Non ci dobbiamo scandalizzare che andiamo a giocare in georgia…ce la siamo cercata. A vedere lo spettacolo della champions di sabato e domenica e a pensare ai nostri palazzetti vuoti nelle finali scudetto (per non parlare delle normali partite di campionato) mi cadono le ossa….pazienza.

  35. Luca Basile said:

    Veramente Zupo ha tenuto i corsi di aggiornamento obbligatori della FIGH che si sono svolti tra settembre e dicembre, o quantomeno ha fatto quello di Cassano e ne aveva altri già programmati nei weekend successivi, non so se li abbia fatti tutti lui ma una buona parte penso di si.
    Buona pallamano a tutti Lukebas

  36. Frank81 said:

    Lino la tua affermazione e’ inaccettabile!!!
    Come fai a dire che l’ultimo talento e’ maione??
    Fovio, radovcic, Di maggio, Skatar dove li metti?
    Ci sono radovcic e di maggio Che a 25 anni di media hanno 3,4 scudetti conquistati da protagonisti!!!
    Questi Giovani bisogna incoraggiarli!!
    Maione e’ un buon giocatore in attacco ma in difesa non e’ il top!!!!
    Forza italia!!!

  37. Marco Trespidi said:

    Bene sono contento per una volta. Mi pare che stiamo prendendo atto del fatto che per discutere di nazionale e di allenatori di nazionali ci sono prima molti passi da fare nei club. Se ne prendiamo TUTTI coscienza è davvero un passo importante, E non sono assolutamente d’accordo sulla assenza di talenti , almeno da un punto di vista fisico, che è comunque un dato di partenza decisivo, nella setssa U18 ci sono atletii che se potessero allenarsi seriamente e con continuità oltre che con una valido aiuto tecnico garantiscono di provare a fre qulcosa nel prossimo futuro. Perdere un altro anno con loro è già tardi.

  38. Linomito said:

    Sono d’accordo anch’io: i talenti tecnici non ci mancano, ci mancano quelli alti e grossi che vanno a fare altri sport, ma questo è un problema da affrontare in un secondo momento dato che ringraziando Iddio stiamo in uno sport dove possono giocare benissimo anche i nanerottoli. Ma i nostri nanerottoli una volta che vengono in palestra e fanno un anno, come trattenerli?
    Esempio: ho sentito con le mie orecchie la sig.ra Fabiano, presidentessa della Amatori Roma, affermare che chiudeva perché i genitori non le mandavano più i ragazzini a fare le giovanili perché le trasferte erano a Fondi, Gaeta ecc. (un’ora per uscire da Roma, un’ora di viaggio, due ore di partita, mezz’ora di doccia, un’ora per tornare, un’ora per rientrare a Roma, totale sei ore e mezza e addio pomeriggio di studio) e spesso alle partite mancavano gli arbitri, il servizio sanitario, gli spogliatoi erano fatiscenti e i ragazzini dicevano “il mister non mi fa divertire”. Ecco, ripartiamo da QUESTE cose: diamo ai nostri ragazzini impianti ALMENO puliti regolarmente, allenatori competenti, arbitri sempre presenti, formati e seguiti e cerchiamo di rientrare nelle scuole anche per avere gironi più decenti nelle giovanili.
    Per la cronaca: nei roster delle squadre della Final4 di Champions, presenti a Colonia (si sedevano sotto di me, li ho visti) c’erano due 90, quattro 91 e quattro 92, senza contare Palmarsson che ormai è una celebrità.

  39. FLU said:

    Voglio solo fare alcune precisazioni su Cervar,visto che gli sono SEMPRE amico.
    La prima, Cervar non costava nulla allla Figh perchè era pagato dal CONI,solo l’alloggio e la macchina(Una Dedra)
    Seconda veniva dal Campionato di seconda Lega Austriaco appena vinto e con il titolo di campione nazionale juniores
    Terza,Umago da lui allenata giocava in prima Lega Yugoslava,per un paese di 6000 abitanti…
    Bravi sono stati Guzzone,Dejaco e Marchianò a credere in lui dopo averci parlato a Verona,primo stipendio pagato dalla Figh 45.000.000 di lire,aveva rifiutato 48.000.000 più due per la finale scudetto dall’allora Rubiera in un incontro tenutosi a Conegliano,premesso questo lui è arrivato in Italia per eseguire un programma ed accettando una sfida visto che a quei tempi c’era molto caldeggiata la pista Kandia che aveva appena ottenuta la qualificazione con l’Austria.Io personalmente diedi delle informazioni sulla persona Kandia,verificate si scoprirono vere e la pista fu abbandonata.Ciò premesso io Guzzone,Marchianò,LoCascio ed altri dopo una serie di colloqui tra di noi pensavamo di avere tra le mani una nazionale molto valida,bisognava motivarla e dargli una identità,questo era il compito di Lino(sembra che ci sia riuscito!)Una cosa è certa,quella nazionale era il frutto di un lavoro immenso da parte di tecnici come Saulle,Francese ed anche Tedesco.Si era lavorato con una programmazione a tutti i livelli ed i risultati sonno stati sotto gli occhi di tutti!Marchianò riunì un centro studi con 30milioni di lire(ha ancora tutti i verbali conservati!)PROGRAMMAZIONE questo ha dato il risultato anche con i naturalizzati e chi non li ha?La stessa Francia campione di tutto nè ha avuti un paio,bisogna saperli scegliere da giovani i vecchi non servono.Gli europei italiani,ancora oggi Lino,maledice scelte da lui fatte con giocatori che non hanno inciso per nulla anche se in quel periodo erano giocatori che andavano per la maggiore.Certo in quel periodo la Nazionale viveva di un entusiasmo ecezzionale,ovunque si giocava c’era sempre il pienone,in Austria alla partita qualificazione di Kumamoto la palestra era “italiana”nonostante la neve e poi…..Purtroppo i dati dicono che la gestione attuale è stata quella con minori risultati,di chi è la colpa a me non interessa si vede,si sa,ma va bene così.Marco su una cosa hai ragione,qualsiasi allenatore sarebbe criticato,ma stranieri buoni non vengono in Italia,eravamo d’accordo su Zupo,le scelte del futuro non devono farle i soliti noti,rinfreschiamo! Ultimissima considerazione ci sono più di 70/80 giovani da poter spalmare basta saperlo fare.

  40. Linomito said:

    Sì però ad onor del vero c’è da dire che uno di “quei” giocatori a 39 anni dice ancora la sua… e se in quell’europeo non incisero forse fu anche perché vennero spremuti come limoni e scaricati senza tanti complimenti quando si infortunarono: il giocatore in questione se non mi ricordo male abbandonò il ritiro (sia pur spalleggiato dal suo presidente, noto non simpatizzante di Cervar)

  41. Linomito said:

    Ed inoltre lo stesso Cervar non fece subito i miracoli, ma ci mise due anni e mezzo: infatti alle qualificazioni europee del 95 fummo eliminati dalla Lituania, ricordo Vilaniskis giovane e un certo Marcinkevicius che era alto due metri e mezzo che ci fecero neri… Questo per ribadire che può venire pure l’inventore della pallamano ma senza programmi e lavoro ben poco potrà fare.

  42. Marco Trespidi said:

    Quindi hai confermato tutto quelo che ho detto…….,per altro, vado a memoria, perchè gli anni passati sono molti, quando Umago salì n serie A Jugoslava con lui, la serie A non si goco più per lo smembramento delle repubbliche, e dopo un pò si partì con i campionati di croazia slovenia etc….su una cosa sei in errore, il CONI quei soldi l toglieva ad altri settori. Il Centro Studi naqque e morì in quel periodo, un grande spreco di denaro, quelcuno che tu concosci bene si pagava pure la segretaria……..molte persone valide i quel progetto e altre molto meno come la nefasta preparazione degli europei dimostrò ampiamente. Per le qualificazioni di cui parli dimentichi la gara di trieste con gli arbitri turchi e come arrivò la vittoria di una rete che di fatto ci diede la qualificazione ( il giorno dopo in Slovenia perdenmmo di 7….) non che mi scandalzzi perchè in campo nenazionale ho visto sicuramente di peggo….ma per amor di verità bisognerebbe esser chiari, Quattro squadre arivarono in due punti e nopi vincemmo il girone con una differenza reti in negativo….penso evento unco nei campionati a girone.Le doti di lino che come non puoi negare sono meno tecniche e più aggreganti e motivazionali ( oltre a TANTI soldi distribuiti ai giocatori ) hanno dato alla nazioanle in quel momento qeullo di cui c’era bisogno, solo un anno dopo il risultato co gli stessi sitemi fu un disastro. E tu sai nonostante questo quanto chiese per rimanere ad una federazione disposta comunque a mantenergli il contrato.

  43. gino said:

    mamma mia ma da dove esce questo….marchiano,guzzone flu …….impresssionante…..

  44. tippete said:

    gino, un consiglio: se non sai, lascia perdere

  45. gino said:

    purtroppo lo so..caro tippete…per questo mi diverto…mi diverto molto a leggere sti scienziati dell’ handball nostrano….lascia perdere tippete…andiamo avanti… almeno si ride.

  46. Marco Trespidi said:

    Vedi Gino , conoscere il passato dovrebbe servire ad evitare gli errori già commessi, purtoppo non è così questo è un meccanismo che funziona solo per gli allenatori, non per i dirigenti.Aspettiamo con ansia quache illuminazione, sempre anonima naturalmente per continuare sempre sulle strade care alla nostra pallamano. Per altro c’è sempre una sostanziale differenza tra chi sa e crede di sapere.

  47. gino said:

    apprezzo molto l’opera mediatica del trespidi…mette a tacere tante cazzate scritte a vanvera e, in un certo modo fa da “avvocato”per la  figh sul forum(funzione che serve)…….l’unica cosa, mi permetta, sorrido e scrivo leggendo certi personaggi scrivere ( e anche parlare)..tutto qua.   

  48. flu said:

    Marco solo un appunto era ancora Yugoslavia,non mi risulta che nessuno propose il prolungamento del contratto a Lino,ma questa è stata la sua fortuna.Lino il giocatore in questione era uno della ex Yugoslavia che giocò con la pubalgia mai guarita,esperienza che fece riflettere Lino sul convocare o meno Balic agli europei svizzeri,giocatore afflitto dalla stessa malattia e neanch’io ci credevo guarito da un medico che esercita a Kraniska Gora,un mago per quello che fa su molti giocatori.Sul girone di qualificazione guarda che in Austria i miracoli li fecero i nostri giocatori con una prestazione straordinaria,quando in inferiorità numerica di due riuscirono a rimanere attaccati alla partita con il cuore e la voglia di ottenere un risultato storico.Ok è storia passata ma io credo e l’ho già scritto in altri post che bisogna lavorare sui giovani ed il come mi sembra che anche a te piacesse poi mettiamo un altro aggregatore/motivatore e ripartiamo.Vorrei fare se mi consenti una provocazione,sei sicuro che in giro non ci sia qualcuno così pazzo da voler investire nel nostro mondo?

  49. Linomito said:

    Sulle qualificazioni ai mondiali 97 credo che la cosa più obiettiva da dire sia che i ragazzi fecero una grande impresa contro la Svizzera a Conversano (io c’ero e me lo ricordo bene Baumgartner fatto a pezzi da Pastorelli o Niederwieser che avrebbe parato anche senza mutande o Tarafino, Guerrazzi e Massotti che giocarono da fuoriclasse), ne fecero un’altra in Austria (l’Austria vincendo di non so quanti gol sarebbe passata lei) ma che ricevettero qualche spintarella a Trieste con la Slovenia che ci sta, del resto quante volte le abbiamo subite noi queste cose?

  50. Marco Trespidi said:

    E ti risulta MOLTO male. No non sono sicuro.

  51. tippete said:

    gino scusa, visto che tu dici di sapere…

    mi dici che risultati hanno raggiunto gli ‘scienziati’ che hanno avuto responsabilità nella pallamano prima e dopo quelli che tu chiami “scienziati della pallamano nostrana ?? ”

    così, almeno ridiamo un po’ per davvero….

    Io , per dirla con Trespidi, nè so nè penso di sapere… mi limito ad osservare. e sinceramente credo che ci sia poco da ridere oggi…. e penso che peggio di così non sia mai stato….
    se poi vogliamo criticare chi ha portato Cervar, mettendo in luce anche gli errori e gli insuccessi (che ci sono stati), per amor di verità dovremmo anche ricordare chi c’è stato dopo di lui, e dilettarci con i super traguardi ottenuti, a tutti i livelli, dai vari massotti, puljievic e chi più ne ha più ne metta.
    credimi gino… fermati che se no cadiamo nel ridicolo. facciamo lo sforzo di parlare del futuro và, che nel passato ce n’è per tutti. anche se non per tutti in modo uguale. e chi è senza peccato…

  52. gino said:

    primo rido quanto voglio….tu scrivi io scrivo ecc……se poi “strani personaggi” parlano di aver portato chissà chi, a gratis…o che pagava il coni e che hanno fatto studi e progetti…. o che hanno avuto culo o che hanno creato super atleti o che non hanno dovuto fare lo spareggio ecc….rido…e continuo a ridere…..sul futuro concordo con te tippete…l’argomento è certamente più interessante. 

  53. tippete said:

    però chissa come mai non dici nulla sui traguardi ottenuti da quelli che sono venuti dopo gli strani personaggi….
    ma forse hai ragione tu. lì non c’è da ridere ma da piangere…

  54. gino said:

    perchè non ci sono traguardi, mi sembra palese…..insisto comunque sui “strani personaggi” che si gonfiano sul nulla. Siamo sempre a nessun risultato…con l’aggiunta di meno denaro..così il quadro è completo.    

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