Ha appena conquistato la sua terza Coppa Italia con l’SSV Bozen. Ma, Lukas Waldner, non si accontenta. Il capitano biancorosso si gode, nel frattempo, il successo di Siracusa, in attesa della Poule Play-Off. Classe 1982, non pensa minimamente a ciò che farà al termine della carriera, perché ha ancora un ultimo, grande sogno nel cassetto. Quale? Provate a indovinare.

PALLAMANOITALIA: Lukas, tu e il Bozen avete appena conquistato la terza Coppa Italia. Emozionato?
WALDNER: “Questo gruppo è capace di tutto. L’anno scorso siamo arrivati a un passo dallo Scudetto. Ora siamo tornati a vincere, nonostante la grave assenza per infortunio di Mario Sporcic. Ringrazio la società, il mister e i miei compagni, che hanno dato il massimo. Dean (Turkovic, ndr) è stato eroico, avendo disputato le Final Eight con una mano fasciata”.

P: Il 2015 potrebbe essere nuovamente l’anno del Bozen?
W: “Mi auguro vivamente che il Bozen riesca a tornare ai successi di due anni fa. Comunque, non vorrei aggiungere altro sul campionato, che è ancora molto lungo. Fra l’altro abbiamo subito pure qualche infortunio. Intanto pensiamo a festeggiare la Coppa”.

P: In qualità di capitano, qual è il segreto del successo del Bozen?
W: “Ci alleniamo intensamente durante la settimana e tutti si impegnano al 100%. Per gli spettatori è difficile capire quanto tempo dedichiamo alla preparazione: in realtà, dietro ad ogni partita c’è sempre un grande lavoro. Inoltre il mister è riuscito a trovare il metodo migliore per far fronte alle esigenze di chi non può allenarsi ogni giorno, per motivi di lavoro”.

P: Gli anni passano per tutti: cosa farai quando non potrai più giocare?
W: “Al momento non penso assolutamente a ciò che accadrà. Finché starò bene desidero continuare il più possibile. In futuro vorrei dare il mio contributo alla società, che ha fatto tanto per me. Comunque, ora desidero soltanto giocare”.

P: Hai ancora nel cassetto un sogno che vorresti realizzare?
W: “Vorrei vincere ancora un campionato, il terzo. Il primo è stato un sogno, il secondo una forte emozione. L’anno scorso siamo giunti a un passo dal titolo, ma quest’anno…”.

P: Il tuo saluto a “PallamanoItalia”?
W: “Vi seguo costantemente: state svolgendo un ottimo lavoro, in quanto riuscite a dare voce e vita al mondo della pallamano”.

di Francesco Servadio