DUE MINUTI A… FILIPPO PESARESI: “Gruppo unito fa la forza, cerchiamo la salvezza”

Pesaresi

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L’unione fa la forza: l’antico detto calza a pennello a Castenaso. La società bolognese, che milita nel Girone B del massimo campionato, sta ottenendo risultati insperati, grazie all’impegno e all’entusiasmo di un gruppo di giovani “terribili”, sostenuto da qualche veterano. Ne abbiamo parlato con il centrale 24enne Filippo Pesaresi, futuro ingegnere gestionale, che di giorno studia all’università e la sera si scatena sul parquet. Ha iniziato nella Pallamano Savena, prima di approdare al Bologna United, dove è rimasto per quattro stagioni. Infine l’incontro con il presidente del Castenaso e il desiderio di diventare un “pirata”.

Qual è il segreto del vostro successo?

“Di segreti ne abbiamo pochi. Uno è rappresentato sicuramente dalla forza di coesione del gruppo: siamo consapevoli del fatto che i nostri avversari siano, sul piano individuale, più esperti e fisicamente più forti di noi. Ogni sabato è una lotta, ma la affrontiamo sempre insieme”.

Avendo conquistato tre vittorie consecutive nelle ultime due settimane, siete riusciti a stravolgere la classifica. Sono mutati anche i vostri obiettivi?

“Siamo risaliti in fretta, è vero, ma il nostro obiettivo rimane la salvezza. L’inizio della stagione si è rivelato molto difficile. L’esito di una partita non è mai scontato, pertanto cercheremo di arrivare alla poule play-out con più punti possibili”.

Fatta eccezione per alcuni giocatori, il vostro organico è composto da atleti under 30. Siete un gruppo solido anche fuori dal campo?

“Nella nostra squadra sono presenti anche gli under 18: è una piacevole sorpresa. Stiamo bene insieme e, nonostante il campionato sia in salita, non ci siamo mai persi d’animo. In palestra c’è un bel clima che ci fa sentire uniti anche nelle sconfitte”.

Giochi per il Castenaso ma alleni le giovanili della Pallamano Savena: è più difficile allenare o essere allenati?

“Dal mio punto di vista è più difficile allenare, considerando quanto soffro stando fermo in panchina. Quando scendo in campo, invece, ho la sensazione di avere il controllo della situazione. Ho superato l’esame per il patentino a 18 anni e alleno la Pallamano Savena, club con cui ho iniziato a giocare e con cui ho vinto il titolo italiano under 14, nel 2001. Fare il mister permette di contribuire alla pallamano, avvicinando magari qualche giovane alla disciplina”.

Con papà Franco in panchina avverti un po’ di disagio? Parlerete di pallamano anche a casa…

“Non è un problema: seguo mio papà dall’età di cinque anni! Discutiamo di pallamano pure a casa, ma abbiamo anche altri interessi”.

Il tuo saluto a “PallamanoItalia”?

“Un caro saluto agli appassionati di pallamano e un grosso in bocca al lupo a tutti. Colgo l’occasione per porgere anche gli auguri di Buon Natale!”.

di Francesco Servadio

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