DUE MINUTI A… Davide Campana: “Non sappiamo quando ci fermeremo, ai giovani consiglio di partire”

Campana2Combattiva ma umile, la Dorica Ancona continua la sua marcia trionfale nel Girone C. Partita con il solo obiettivo di salvarsi, la compagine marchigiana viaggia ora a tutta velocità verso i Play-Off. Ne abbiamo parlato con il suo capitano, Davide Campana (classe 1984), artefice di un inizio di stagione semplicemente strepitoso.

PALLAMANOITALIA: Primi in classifica dopo cinque giornate: non soffrite di vertigini?
DAVIDE CAMPANA: “Non sappiamo quando ci fermeremo. Abbiamo iniziato la stagione con l’obiettivo di salvarci e nessuno avrebbe mai pensato di vederci così in alto. L’ostacolo per antonomasia è rappresentato dalla Junior Fasano, squadra molto bene organizzata, che lotta per il titolo: sarà quasi impossibile competere con quei giocatori. I miracoli sportivi esistono, ma…”

P: Oltre alla vostra, è Benevento la squadra rivelazione del girone C?
C: “Non mi meraviglio dei risultati ottenuti da Benevento, perché lavora con grande passione. E, in questi tempi di crisi, la passione è tutto. Ecco, siamo entrambe accomunate dall’entusiasmo e da una travolgente voglia di vincere”.

P: Fasano resta la squadra da battere?
C: “Sì, ne sono sicuro. Certo, siamo consapevoli che la nostra corsa potrà fermarsi proprio contro la Junior. Noi giocheremo partita dopo partita”.

P: Quali consigli ti senti di dare ai più giovani?
C: “Se un giovane possiede talento, passione e crede in questo sport, deve lasciare l’Italia. Terminate le superiori i ragazzi farebbero bene a trasferirsi all’estero, dove è offerta la reale possibilità sia di proseguire gli studi, sia di giocare a pallamano ad alti livelli”.

Campana1P: Il movimento marchigiano ai raggi X…
C: “Pur non disponendo di tante squadre, ci adoperiamo per lavorare bene. Purtroppo stiamo soffrendo un po’ la crisi, come nel resto d’Italia. Invece è estremamente positivo che la pallamano sia entrata nelle scuole. Inoltre, per avvicinare i giovani, c’è anche il beach handball”.

P: Di cosa ti occuperai quando non farai più il giocatore?
C: “La pallamano è e resterà sempre il mio mondo. Ho allenato anche i ragazzi, perciò, in futuro, mi piacerebbe continuare a seguire le giovanili. Quando si lavora con i giovani, migliora la qualità della vita”.

P: Il tuo sogno nel cassetto?
C: “L’ho già realizzato: l’aver giocato in Nazionale. Ora mi auguro che alcuni dei miei compagni e i ragazzi che ho allenato possano indossare la maglia azzurra, in futuro. Bisogna lavorare per far crescere la pallamano italiana, che deve diventare uno sport sempre più visibile e conosciuto da tutti. Perciò consiglio ai giovani di partire, per poi approdare in Azzurro con la preparazione giusta. Ne beneficerebbe sia la Nazionale, sia il nostro campionato”.

P: Il tuo saluto a PallamanoItalia…
C: “Buona pallamano a tutti e arrivederci ai Play-Off!”

di Francesco Servadio

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