AM | Dossobuono, parla Alberto Tussini dopo la prima vittoria

Dossobuono Alberto TussiniUna vittoria al termine del girone d’andata e la Pallamano Dossobuono si prepara ad affrontare la seconda parte del campionato (la 1^ giornata del girone di ritorno il Dossobuono la giocherà in posticipo martedì 9 dicembre alle 19.30 in casa contro il Carpi) con rinnovato entusiasmo. Facciamo il punto della situazione al giro di boa con il portiere (classe 1986) Alberto Tussini.

Finalmente i primi tre punti del campionato: che sensazioni?

La prima vittoria nella massima serie è davvero molto emozionante perché segna l’inizio di un nuovo percorso per la squadra, e nel nostro caso possiamo dire “Finalmente!” perché nelle ultime partite siamo andati sempre molto vicini a conquistare i tre punti. Inoltre non vincevamo dal finale di stagione dello scorso campionato di A2, contro Cassano Magnago, che sancì la conquista della promozione. La vittoria ci voleva proprio!

Vittoria meritata che vi permette di raccogliere quanto avete seminato finora. Potevate avere qualche punto in più a tuo avviso?

A parte la corazzata Carpi Romagna e Ambra, le altre squadre sono tutte sullo stesso livello. Da neopromossi abbiamo perso qualche punto per inesperienza nel gestire mentalmente la gara, e forse per paura di vincere. Le sconfitte che più danno fastidio sono contro Castenaso e Bologna, nostre dirette concorrenti per la salvezza.

Cosa ha funzionato contro Sassari di più rispetto alle altre partite?

Volevamo vincere a tutti i costi! Un’altra sconfitta avrebbe forse compromesso il nostro percorso nel campionato, perché iniziare il girone di ritorno con zero vittorie è davvero difficile per affrontare la seconda fase del campionato (play-off e play-out) e conquistare la salvezza! Questo deve essere uno stimolo per noi per risalire in classifica e avvicinarci alle altre squadre, perché possiamo giocarcela alla pari.

Il tuo ingresso in campo ha forse dato la svolta alla partita. Ti aspettavi di entrare? Quali sensazioni?

Sinceramente non pensavo nemmeno di giocare, invece sono entrato (esordio in A1 n.d.r.) e sono rimasto concentrato al massimo. Ma il merito va soprattutto alla difesa che per 20 minuti è stata praticamente perfetta, impenetrabile e ha permesso di chiudere il primo tempo con un consistente vantaggio di 10 goal. Io ho fatto solo il mio dovere.

Questa vittoria cosa può significare per voi?

Abbiamo finalmente capito di essere in A1 e non una semplice comparsa, e ora abbiamo più fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità! Questo deve stimolarci a fare più punti possibile perché il nostro obiettivo è rimanere nella massima serie. Forse il campionato per noi inizia adesso, con un po’ di ritardo…ecco perché sarà ancora più difficile mantenere la concentrazione!

Obiettivi per il girone di ritorno?

Essere costanti, continuare a crescere come gruppo migliorando negli allenamenti e nelle partite, crescendo soprattutto dal punto di vista mentale ed emotivo, e non dobbiamo farci prendere dalla fretta di concludere! Dobbiamo fidarci di noi stessi e ascoltare di più l’allenatore. Stiamo accumulando anche noi esperienza e nel girone di ritorno saremo più preparati.

Raccontaci un po’ la tua carriera…

Ho scoperto la pallamano alle scuole medie e ho iniziato a giocare a 12 anni nell’ANSPI Quinto allenata da Tiziano Signorini, papà di del mio compagno di squadra Martino e del capitano della femminile Valentina. A 16 anni mi sono unito all’under 19 del CUS Verona e l’allora allenatore della Serie B, Stefano Cazzador, mi ha fatto esordire in prima squadra. Purtroppo però il CUS Verona non ha mai creduto nella pallamano e così nel 2005 l’intera squadra si è trasferita a Dossobuono unendosi ai giovani locali e ripartendo dalla serie C. Abbiamo subito conquistato la promozione in B e partecipato con l’Under21 alle Finali Nazionali a Trieste. Poi siamo passati a Vigasio conquistando in 2 anni la A2 e arrivando quarti alle Finali Nazionali Under 21 a Bressanone. A parte un anno a Povegliano nel 2010 (serie B), ho sempre giocato a pallamano in questo gruppo che si è formato nel lontano 2005/2006.

Come ti trovi a Dossobuono? Sia a livello di società e sia a livello squadra…

Ormai frequento l’ambiente della pallamano a Dossobuono da 9 anni e posso dire con tutta onestà di non aver mai avuto una società così seria, impegnata, preparata e appassionata come l’Olimpica! È una bella scommessa investire nello sport chiamando allenatori di primissimo livello per far crescere i giovani, e Dossobuono ci sta riuscendo molto bene! Qui c’è molto entusiasmo e passione e questo permette a ragazze e ragazzi di crescere come persone perché lo sport è soprattutto una scuola di vita. La squadra gioca assieme da tanti anni e questo è un vantaggio dal punto di vista dell’affiatamento e dell’intesa, ma potrebbe dare molto di più.

Cosa fai quando non giochi?

Attualmente studio Filosofia a Verona, e sono alla costante ricerca di un lavoro in una situazione di generale precarietà per la mia generazione.

Ufficio Stampa Pallamano Olimpica Dossobuono

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