Niente A2 per Rubano, la società chiude i battenti

logohcrubanoDalle stelle alle stalle. Probabilmente non v’è frase più adatta per descrivere la recente storia di Rubano, importante società del panorama pallamanistico femminile: la squadra, guidata da Andrea Vultaggio, veniva infatti da un’annata di successi in Serie A2 Femminile, culminata con la promozione in Serie A1.

In estate, i primi scricchiolii, i primi passi indietro, sino ad una presa di posizione dolorosa. Le condizioni economiche della società non permettono l’iscrizione alla massima serie, e, dopo un periodo di speranza in cui un nuovo sponsor sembrava essersi interessato alle sorti della squadra, la decisione è una sola: rinunciare alla Serie A1.

Testa bassa e ripartire. Dalla Serie A2, dove il Rubano ottiene la riammissione. Sembra questo il destino del sodalizio veneto. O almeno, sembrava questo il destino, perchè la realtà odierna è ben diversa, è ben più dolorosa. Per tutto il movimento.

Nei giorni scorsi, infatti, i vertici societari hanno annunciato di voler chiudere i battenti, e di porre fine all’avventura della Pallamano Rubano. Una decisione sicuramente difficile, che è stata confermata a PallamanoItalia anche da Italo Rinaldi, dirigente della compagine veneta.

“Abbiamo già inoltrato la lettera di rinuncia alla Federazione – spiega Rinaldi – Dopo aver lasciato la Serie A1 ed aver ottenuto la riammissione in A2, le atlete hanno avuto pretese alle quali non riuscivamo ad andare incontro, e ci siamo stancati. Stancati di uno sport in cui ci sono sempre meno squadre, sempre meno visibilità, sempre meno seguito da parte dei giovani”.

“Mi dispiace – ha poi concluso il dirigente – per il nostro allenatore, Andrea Vultaggio, tecnico ottimo e molto competente, che è stato capace di portare la squadra ai massimi livelli”.

Niente da fare. Un’altra vittima, quindi, per la nostra pallamano. C’è da chiedersi dove andremo a finire. Anche se la domanda, in queste condizioni, incute davvero un certo timore.

di Matteo Aldamonte

19 Comments

  1. gennaro said:

    bisogna vedere anche le pretese delle atlete quali erano ma c’è anche l’incapacita’ di dirigenti di trovare uno sponsor.e poi i dirigenti dovrebbero anche sopperire alle carenze di sponsor e cacciare i soldi di tasca propria.la visibilita’ bisogna anche crearla coinvolgendo i media e gestendo la societa’ in modo manageriale.come fa ad esempio il sassari con il suo patron pes.
    il rubano ha vinto i play off e’ stata promossa in a1 era un’ottima occasione per coinvolgere i media.con il vittimismo non si risolve nulla bisogna lavorare con passione e coinvolgere gente.
    questo e’ il mio personale parere.

    mi sembra sempre invece che si vuol scaricare sempre le colpe ad altri invece bisogna impegnarsi di prima persona e tanto.so che i costi son tanti ma una a2 non ha costi esorbitanti.han rinunciato anche alla a1 dopo un campionato esaltante.che dire dispiace per le ragazze,per il tecnico e per tutta rubano che non ha saputo gestire un proprio patrimonio sportivo.

    • Matteo Aldamonte said:

      Naturalmente, ci stiamo muovendo anche per ascoltare l’altra campana, le ragazze. Se saranno disponibili, avranno lo spazio necessario.

  2. GINO said:

    purtroppo con questi dirigenti delle società non si va da nessuna parte!!!

  3. Peppe Vinci said:

    Beh,si, è davvero un segnale desolante e pericoloso per tutto il movimento,non credo sia colpa delle pretese delle ragazze,nessuna società è obbligata a cedere alle pretese economiche degli atleti,credo invece che la mancanza di visibilità spinga gli sponsor verso altre direzioni e così alla pallamano non si avvicinano le aziende per sponsorizzare le squadre.
    Peppe Vinci

  4. michele said:

    addossare la colpa alle pretese delle ragazze mi sembra assurdo…. il problema e’ che in italia ci si lamenta della figh …. e non si capisce che non si possono gestire le squadre in 2 persone solo. un unico sponsor . niente giovanili . queste sono grosse pecche. se poi li sponsor non ci sono e’ anche vero che non ci si impegna a dare visibilita’ a certi risultati. credo che la programmazione sia importante.. ESSERE PROMOSSI poi rifiutare, poi decidere di fare l a2 e poi nemmeno quella io credo che sia segnale di scarsa organizzazione… e se le ragazze hanno pretese fai l a2 con le under 16 tanto cambia poco secondo me se ci tieni alla squadra… invece ….buttiamo [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA] solo sulel giocatrici. non va bene

  5. silvia said:

    Sono un’ex giocatrice del Rubano, tanto delusa dal comportamento della società. L’articolo è un’assaggio di come han voluto scaricare tutte le colpe su noi giocatrici invece di prendersi le dovute responsabilità…Ormai è da anni che il rubano non cresce, ha sopravvissuto finora…ma senza organizzazione, voglia di crescere e soprattutto senza progetti per le giovanili, cosa pensavano di fare!?Ma che si vergognino…

    Rispondo a Matteo Aldamonte che ha scritto l’articolo: certo che siamo disponibili per un articolo!

  6. francesco said:

    peccato per la Pallamano!!
    è un asconfitta per l’intero movimento!
    da dirigente (volontario) di una società posso solo affermare che E’ DIFFICILE REPERIRE FONDI!!

  7. GINO said:

    tutti danno la colpa agli altri e in particolare vogliono visibilità! la visibilità si da alle cose belle e noi, ad oggi, siamo leggermente carenti!!!!

  8. Sara said:

    Ciao, sono un’ ex giocatrice del Rubano.
    Mi associo a quello che ha scritto Silvia. Purtroppo loro hanno accollato gran parte della colpa a noi ragazze tirando in ballo prestese ecc… Penso, anzi pensavo di avere a che fare con delle persone serie, responsabili come si erano rivelati in questi miei 3 anni trascorsi in questa società..invece in negli ultimi mesi mi sono dovuta ricredere. Mai pensavo che si potessero comportare in questo modo. Far sapere alle ragazze tramite l’articolo su di un giornale locale che la serie A1 non si sarebbe fatta mi sembra una cosa che non sta nè in cielo nè in terra. Ci siamo trovate anche a fare un paio di riunioni ma non abbiamo neanche avuto la possibilità di dire la nostra alla fine. In questo modo non ci si comporta.
    Fatevi un esame di coscienza anche se ormai non serve più a nulla.
    Si possono solo V E R G O G N A R E

  9. mario said:

    Se non si trovano subito rimedì, molte società spariranno

  10. Marco Trespidi said:

    Ho aspettato un pò , ma mi viene difficle non intervenire su questa vicenda , mi sembra ieri ( anche se era il 1981) quando sono entrato per la prima volta da allenatore nella palestra di Sarmeola insieme a Libero e Simeoni per inziare una favola che in 4 anni proiettò una società neonata dalla “C” al quinto posto in “A” in 4 anni passando attraverso un titolo Giochi delle Gioventù e un titolo Juniores. Era un mondo sui direbbe oggi , diverso, di pionieri, di soppressa e vino dolce col pan biscotto, oggi siamo tutti “professionisti” tutti alla ricerca di risulatti di denaro di affermazioni e nel farattempo le società chiudono , i giocatori smettono, la gente si disamora di uno sport mai veramente decollato.
    Conosco bene l’ambiente di Rubano, leggere l’articolo mi ha procurato una rabbia e un dolore fortissimi, il sign. Rinaldi era assessore allo sport ai tempi in cui mille genitori affollavano un palestrina d’oratorio ( memorabile una amichevole in cui Simenoni ci trascinò a giocare su un campo di basket in asfalto attaccato ad un campo di granoturco……) probabilmente non ha MAI capito su cosa si fonda il suo club , identità che non ha mai perso, nemmeno con ricambi generazionali immani, richieste delle ragazze? Ma per favore!!!!!!!!!!!!!!Il problema è che se un dirigente non riesce a programnmare un campionato di A/2 con trasferte risibili, è meglio che si ritiri, non che chiuda, perchè il sign. Rinaldi sa bene che altri erano pronti a prendere il suo posto, col solo scopo di permettere a giocatrici tradite dal suo comportamento, che definire antisposrtivo è di sicuro di gran lunga inferiore agli aggettivi che merita, di continuare la loro passione , cercare di istillare nella mente di chi legge che l’interesse di quelle atlete sia altro, è vergognoso oltre che profondamente lesivo per il club e per le atlete che evidentemente indegnamente ha cercato di guidare in questi anni. Si è possibile che altri chiudano , ma non perchè si sono “stufati” una società non è un giocattolo, che quando non serve si getta, ma per motivi più legittimi, per i soldi che mancano, per le società che mancano e che non permettono una adeguata ripartizione sull’area dei campionati a partire dai giovanili; ma mai perchè ci si e “stancati”.

  11. Sara said:

    Hai parlato benissimo Marco.. Io mi sono limitata a scrivere quelle 4 righe perchè è talmente tanta la rabbia e sarebbero talmente tante le cose da dire che farei un macello. Mi conosco.. Anche nelle riunioni mi ero promessa di stare tranquilla ma invece sono sempre sbottata.. Purtroppo quando i Sigg. Rinaldi e Simeoni non ti danno la parola, non ti fanno esprimere la tua opinione ma anzi, ti mettono in bocca (CON ARROGANZA) anche parole che non hai nemmeno pronunciato…..no cari miei, non ci sto. Comunque non finisce qui la faccenda. Faremo in modo che tutti conoscano i fatti perchè la SOCIETA’ PALLAMANO RUBANO NON AVREBBE MAI CHIUSO SE IL MOTIVO FOSSE VERAMENTE STATO “PRETESE DA PARTE DELLE RAGAZZE” I motivi vanno ben oltre e forse molto probabilmente sono anche più gravi. Ci sono venuti anche a dire che uno dei motivi per il quale la società non ha un settore giovanile è perchè I GENITORI NON VOLEVANO CHE LE LORO FIGLIE ANDASSERO AD ALLENARSI CON RAGAZZE PIU’ GRANDI DI LORO, TROPPA DIFFERENZA DI ETA’. Ma per favore…
    E poi voglio sottolineare che nell’articolo hanno scritto: CI DISPIACE PER L’ALLENATORE ANDREA VULTAGGIO.. Giustissimo, ma NOI RAGAZZE? Lasciate di punto in bianco la sera del 24 agosto in “mezzo ad una strada” (sportivamente parlando)..Per noi non vi dispiace? Se il Sig.Rinaldi, come è stato scritto sopra, non ha accettato che altre persone prendessero in mano la situazione significa che il problema non è stato PRETESE DELLE RAGAZZE e sarebbe bello sapere la verità. Magari anche tramite un altro articolo su di un giornale locale!! A nessuno di questi 2 dirigenti interessava più nulla.Neanche di noi ragazze altrimenti avrebbero permesso alle persone che si son rese disponibili di continuare l’attività. NON SMETTERO’ MAI DI DIRVI CHE E’ UNA VERGOGNA…

  12. Paolo said:

    Buongiorno, non sono ne un giocatore, ne un allenatore, ne un appassionato, ne un tifoso di pallamano, forse correttamente mi posso ritenere semplicemente un tifoso di una giocatrice in particolare e basta; però sono un uomo di sport, faccio dello sport la mia vita, dalla scuola, allo stare in palestra il pomeriggio, al giocare ancora la sera, e anche se il mio sport non è la pallamano la vicenda di Rubano mi tocca. Sicuramente lo sport in questione non ha la visibilità si merita, sicuramente ci sono pohi giovani lo praticano, pochi settori giovanili, pochi soldi, e questo è un dato indiscutibile. Non mi sembra però sia il tempo e la sede per soffermerci in sfoghi e/o cori di protesta al movimento, perdendo di vista quello che è il vero “oggetto” di questa direi triste vicenda. Rimane non giustificabile il fatto una società neopromossa in serie A1 non comunichi direttamente, e prima di qualsiasi altra persona, alle proprie giocatrici la rinuncia al campionato di A1 conquistata sul campo, anche, e permettetemi di dire sopratutto, per merito delle giocatrici stesse. Qui non si tratta di soldi, visibilità del movimento o altro, ma semplicemente di correttezza nei confronti delle proprie atlete. Il rispetto verso delle atlete prima di tutto! Io, qualche anno indietro, sono venuto a sapere che la mia società aveva venduto i diritti da un articolo di giornale, appena tornato dalle vacanze e pronto a riprendere in palestra; vi assicuro la cosa non è proprio carina. Tornando a Rubano, nemmeno questo scaricare sulle troppe pretese delle giocatrici per non fare la A2 lo trovo non propriamente corretto. Pretese? Non credo proprio, economicamente parlando, quel gruppo di giocatrici che tanto vi hanno dato e delle quali fino a qualche mese prima andavate orgogliosi, improvvisamente cambino le loro carte in tavola. Se la pretesa di una giocatrice che sul campo si è fatta un mazzo grande e ha ottenuto un grande risultato come le giocatrici in questione, chiedere che almeno sia fatta una squadra in A2 nuovamente competitiva per un altro campionato ricco di soddisfazioni, beh, mi sembra legittimo; anzi, dopo uno scotto del genere, dimostrare di volere subito ripartire con lo stesso entusiasmo dell’anno prima credo la società Rubano avrebbe solo dovuto essere estremamente orgogliosa di questo, delle atlete, delle donne ha la fortuna di avere. Chiudendo, quella stessa società che aveva venduto i diritti senza nemmeno una telefonata, almeno poi mi ha chiamato e chiesto scusa! Un sincero in bocca al lupo a tutte queste ragazze, qualsiasi sia la strada prendiate il prossimo anno.

  13. Ale said:

    ….eccomi qua….un’altra ex giocatrice della pallamano rubano!
    Devo essere sincera, sono una di quelle che aveva perso ogni stimolo per la pallamano e che quest’anno voleva smettere di giocare…..ma non pensavo di doverlo fare con questa delusione addosso! Sono pienamente d’accordo con quanto scritto da Sara e da tutti gli altri ed il titolo dell’articolo descrive a pieno la vicenda….PROPRIO DALLE STELLE ALLE STALLE!!! Ancora due anni fa si erano fissati l’obiettivo A1 (raggiunto con un anno di anticipo rispetto a quanto stabilito) e una volta raggiunto sono solo stati in grado di buttarlo al vento…..è questa la maggiore delusione……giocare tanto tempo in una società come quella del Rubano (che tante aspettative non ha mai avuto)…..raggiungere finalmente la tanto attesa A1 e vederla svanire nel niente (e saperlo tramite un articolo)…..e da li ancora di più il crollo….nessuna certezza e tante tante parole che di vero avevano gran poco.
    Sono convinta che una società non può aver chiuso per LE PRETESE DELLE RAGAZZE….mi chiedo quali possono essere queste pretese, cosa potremmo mai aver chiesto per poter far chiudere una società di pallamano che va (o meglio andava) avanti da 30 anni!!!! La società avrebbe comunque chiuso, se non quest’anno sarebbe stato il prossimo, perchè non c’erano atlete giovani che in qualche modo crescevano insieme a noi. Loro non si sono mai posti il problema di rinforzare il giovanile e soprattutto non si sono mai chiesti perchè tutte le giovani che, fino a qualche anno fa si allenavano a Rubano, poi se ne siano andate tutte!!!!!
    E poi Sara……secondo te a loro dispiace veramente per Andrea????? Secondo te a loro frega qualcosa di tutto quello che è successo????? Io ho dei forti dubbi che sia così perchè ti ricordo che Andrea è stato avvertito da noi su cosa stava succedendo…..Io non credo proprio che a loro possa importare qualcosa del fatto che al 24 di agosto abbiano creato una situazione spiacevole, soprattuto per chi aveva ancora tanta voglia di vivere questo sport! E poi…..tutta quell’arroganza e maleducazione nel dirci le cose…..il girare la frittata per non assumersi le proprie responsabilità…..ma soprattutto dirci così tante cattiverie senza aver neanche il coraggio di guardarci negli occhi!!!!!!
    La cosa che mi dispiace di più è quella di essermi sentita dire che io, comprese tutte le mie compagne, non ce nè mai fregato niente della pallamano…….proprio a noi che giochiamo da 15 anni in questa società…..noi che non abbiamo mai chiesto niente…..noi che, insieme anche a delle super compagne arrivate pochi anni fa abbiamo fatto una grande squadra che ha portato il RUBANO in A1 dopo tanti tanti anni!!!!! Non vorrei essere ripetitiva…..ma dirvi VERGOGNATEVI mi sembra ancora troppo poco!!!!

  14. Sara said:

    hai detto benissimo Ale… Quando quella sera del 24 agosto dopo che il Sig. Simeoni ci ha letto il foglietto tirato fuori dal taschino con quelle “belle motivazioni del cavolo” concludendo con: La SOCIETA’ CESSA ti ricordi che cosa ho chiesto io al Sig. Simeoni? Gli ho detto testuali parole: MA IL NOSTRO ALLENATORE ANDREA E’ STATO AVVERTITO DI QUESTA VOSTRA DECISONE? VI RICORDO CHE DOMANI MATTINA HA LA NAVE PER SALIRE DA TRAPANI!!!! Mi sono sentia rispondere dal Sig.Simeoni così: DECIDO IO QUANDO E’ IL MOMENTO DI DIRGLIELO…
    Ancora ora a distanza di 10 giorni, se ripenso a quella serata mi balla lo stomaco dal nervoso..dalla rabbia..dalla delusione che ci hanno dato… Io vorrei far arrivare a loro tutte queste cose… LEGGETE E VEGOGNATEVI… Non avete neanche avuto il coraggio di gurdarci in faccia quella sera. VERGOGNATEVI. Avete rovinato tutto.

  15. Sara said:

    Una cosa mi sono scordata.. Dopo aver saputo che il nostro allenatore era ignaro della situazione, noi ragazze l’abbiamo chiamato per avvertirlo. E’ caduto dalle nuvole…

  16. Sara said:

    ciao! Mi chiamo sara e sono anch’io una ex giocatrice della società Rubano…dopo i commenti letti dalle mie amiche/compagne di squadra e non solo, sento anch’io di voler scrivere il mio pensiero su come sono andate le cose…non so da dove iniziare perchè da un campionato di A1 che mi aspettavo di fare, oggi mi ritrovo a dover iniziare da capo e chissà dove…Per sedici anni ho dato il massimo a questo sport ed ho SEMPRE portato rispetto alla società Rubano perchè mi ha fatto crescere come persona ma soprattutto come giocatrice ed il loro ringraziamento quale è stato? scrivere che la società, che anche per nostro merito ha raggiunto i 30 ANNI di attività, ha chiuso per le nostre pretese!COMPLIMENTI!…io mi sento la coscienza apposto, ho sempre giocato perchè mi piaceva farlo e non perchè venivo pagata…giocare solo per il gusto di intascarmi dei soldi non fa per me!La passione per questo sport mi ha fatto giocare fino ad oggi quindi sentirmi dire (e non faccio nomi) “FINO A CHE TI PAGAVAMO TI FACEVA COMODO VENIRE” non esiste…ancora oggi provo disgusto per quello che le mie orecchie hanno dovuto sentire!!!Mi dispiace che le cose siano andate a finire così e mi dispiace che sia stato scritto in quel modo l’articolo…so che il loro pensiero era che noi abbiamo preteso troppo ma per lo meno evita di pubblicarlo su un articolo di giornale!Noi tutte sappiamo perfettamente come sono andate le cose!Mancava la volontà di far crescere la squadra, mancava un settore giovanile e non hanno investito sulle persone adatte per far crescere questa società quindi per tanti anni hanno buttato via soldi e non hanno mai voluto una mano da persone esterne, come mai???Non hanno mai voluto ammettere, spero per orgoglio, che avevano bisogno di una mano!Penso che prima di chiudere una società si potessero fare tante altre cose ma hanno preferito farcela pagare o comunque scegliere la via più facile!E’ brutto da dire ma è proprio così….Sono molto delusa e dispiaciuta per come sono andate le cose e dopo tanta rabbia accumulata voglio voltare pagina sperando di trovare una squadra e decidere di smettere a giocare non perchè delle persone mi impediscono di continuare lo sport in cui ho creduto per sedici anni ma perchè IO come giocatrice decido che è arrivato il momento di appendere le scarpe al chiodo!!!!Non voglio offendere nessuno perchè non si meritano nemmeno questo e concludo questo mio piccolo intervento ringraziando tutte le mie compagne di squadra per la bellissima avventura fatta quest’anno!Grazie alle nostre forze e quelle del nostro allenatore abbiamo raggiunto un obiettivo chiamato A1 e credo che questo ricordo rimarrà per sempre nel mio cuore!Grazie anche ad Andrea (il nostro allenatore) che ha cercato fino in fondo di non far chiudere la società ma che poi, alla fine, ha dovuto gettare la spugna!

  17. gennaro said:

    andrea andava orgoglioso di questa squadra e parlava bene e della serieta’ di questi dirigenti.questa notizia mi ha lasciato molto sorpreso davvero.leggendo questa versione e questo articolo su pallamano italia son davvero rimasto di stucco.una cosa che mi domando e dico.se veramente non volevan o non eran capaci di fare un campionato di a2 e dai parliamoci chiaro con un minimo di impegno gli sponsor si trovano perche’ non si e’ detto due mesi fa dopo la promozione che avrebbe dovuto dare grande risalto tra i media? perche’ con queste ragazze e il loro allenatore e’ stato ottenuto un risultato davvero notevole con ragazze giovani battere il cassano che ha sicuramente piu’ mezzi economici visto che fara’ la a1 anche.in due mesi ci si poteva organizzare per poter fare almeno un dignitoso campionato di a2 magari con una dirigenza nuova fatta di appassionati con l’impegno dell’allenatore che e’ una persona molto appassionata di sport e ha fatto molti sacrifici per spostarsi dalla sua terra e andare in veneto e ha portato la squadra in a1.davvero gia’ la rinuncia alla a1 mi sembrava troppo ma rinunciare alla a2 mi sembra davvero una sconfitta per lo sport e un tradimento verso persone in primis giocatrici e allenatore che han portato il rubano sul campo in a1.cosi’ non si permette a queste ragazze di continuare a giocare.chissa’ quante troveran adesso a settembre una squadra dopo che la campagna acquisti e’ terminata.davvero un comportamento senza parole e non avere il coraggio di dire in faccia alle persone ,se e’ vero, ma tramite i giornali di rinuncie e quant’altro e’ segno quantomeno di debolezza.davvero son con le ragazze e il tecnico ex rubano spero che possano trovare una collocazione adeguata ma so che magari molte di loro non son professioniste e avran difficolta’ a spostarsi magari per problemi di lavoro o altro.
    dvvero e’ una grossa sconfitta per lo sport e per la pallamano tutta.

  18. Andrea said:

    Ciao a tutti,ho letto solo ieri tutta questa discussione e non mi soffermo a commentare fatti sui quali si è ormai detto tutto o quasi .In mancanza di un mezzo di comunicazione migliore di questo ne approfitto per mandar un messaggio a tutti coloro ci sono stati vicino.Vorrei solo fare un ringraziamento a tutti coloro i quali hanno fatto parte del nostro gruppo e della nostra squadra in questi due anni culminati(18 vittorie consecutive e 20 mesi di imbattibilità casalinga)con una vittoria ottenuta con merito e grande sacrificio di tutti.Grazie a tutte le ragazze Sara,Bresa,Simona,Saretta,Alessia,Angela,Elena,Daniela,Taylor,Ilaria,Alice,Martina,Tiziana…Grazie all’inossidabile Giorgio Martin che con il suo prezioso aiuto ha fatto si che tutte le nostre trasferte siano state meno pesanti…Grazie a tutti,per il lavoro,la fiducia e i sacrifici fatti.L’unico rammarico è quello di dover lasciare un gruppo che si era cementato in modo notevole e che aveva raggiunto una propria identità di squadra e di mentalità sportiva..un gruppo che sapeva soffrire,vincere e migliorare!Si migliorare,perchè il mio rammarico è anche quello di non poter continuare il lavoro iniziato.In un panorama generale che vede molte nostre squadre “pregne” di atlete straniere, perdere un gruppo di Italiane di buon livello come il nostro penso che sia un vero peccato,oltre che una sconfitta per tutto il nostro movimento.Spero che molte di voi prendano la decisione di non smettere di giocare,perchè come ho già detto lo sport e la passione non possono finire con una brutta esperienza di questo genere.Ringrazio inoltre tutte quelle società e quelle persone che si sono offerte per dare un concreto aiuto affinchè questa società non chiudesse i battenti.Ringrazio anche coloro che non si sono adoperati per nulla,per motivi di convenienza o altro,ma la vita è come una ruota che gira..e prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.Da ieri per me è iniziato un nuovo corso di vita(sportiva)spero vivamente un giorno di poter incrociare molte di voi sulla mia strada sportiva..sia come amiche e magari chi lo sa…COME ATLETE…Resto a disposizione di ognuna di voi per qualsiasi consiglio,aiuto o suggerimento.CON STIMA : Andrea Vultaggio

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