Secondo posto assoluto dietro le pluricampionesse del Sassari e una bellissima serie di prestazioni positive all’Handball Trophy hanno regalato alla Messana il titolo di: assoluta rivelazione di quest’inizio di stagione del massimo campionato di pallamano femminile. In sede di campagna acquisti e nelle previsioni che si fanno all’inizio di ogni nuova stagione sportiva, nessuno ha mai osato pensare alla squadra siciliana come possibile protagonista del campionato con gli unici due arrivi di Cinzia Albertini e Barbara Saccone chiamate a sostituire la talentuosa Marina Micciulla (approdata al Vigasio) e l’esperta italo argentina Carolina Preti che ha deciso di appendere le scarpette al chiodo.
Per il resto squadra invariata con il capitano Giusy Interdonato ancora a “mezzo servizio”, dopo l’infortunio ai legamenti del ginocchio e la lunga e paziente riabilitazione. Come se non bastasse anche il grave infortunio nell’ultima gara della stagione scorsa occorso alla serba Natasa Miladinovic che in questo momento priva le siciliane di una delle più forti giocatrici della serie A1 italiana. Come dire, insomma: andiamo a Lignano Sabbiadoro e cerchiamo di capire cosa ci riserverà il prossimo difficile campionato…
Si comincia subito con un girone definito di ferro con Bancole, Salerno e Teramo. Ed invece la Messana che non t’aspetti le mette tutte in riga pareggiando all’esordio contro Salerno e battendo in rapida successione sia Teramo sia Bancole.
In semifinale ti aspetti un calo di rendimento (fisico e perchè no anche mentale visto il raggiungimento di questo risultato inaspettato) ed invece tocca al rinnovato Ferrara arrendersi alla forza tattica e di squadra delle messinesi.
In finale si va contro il fortissimo Sassari (rinforzato dal ritorno dell’ucraina Chernova e della giovane ma promettente Jovovic). Le sarde, tra l’altro, sono le campionesse d’Italia in carica, vincitrici della supercoppa italiana appena qualche giorno prima e fresche di qualificazione al secondo turno di Champions di pallamano. Come va la finalissima? La Messana continua a stupire tutti dominando per tutto il primo tempo (chiuso avanti per 18 a 16) e solo nella ripresa finisce con il cedere allo strapotere delle ragazze di patron Pes che ottengono però il break decisivo solo a pochi minuti dal fischio della sirena.
Ecco i commenti di dirigenti e tecnici:
Il Presidente Filippo Spadaro: “Non ho assolutamente nulla da rimproverare alle mie ragazze che credo meritano invece un plauso da parte di tutti. A Lignano mi hanno regalato una gioia enorme con una squadra che oltre a mostrare carattere, determinazione e il solito grandissimo cuore ha fatto vedere un gioco veramente piacevole, ordinato e moderno. Merito di queste splendide ragazze che giornalmente e senza alcun riflettore puntato faticano in palestra sotto la sapiente guida del prof. Cardaci a cui va il mio personale apprezzamento per l’eccellente lavoro svolto, nonostante l’organico non sia ancora stato completato del tutto e alcune ragazze sono in evidente ritardo di condizione per via di alcuni problemi fisici. In ogni modo sono e resto fiducioso per l’inizio della nuova stagione con la Messana ancora protagonista in massima serie nazionale”.
Il direttore sportivo Giovanni Luciano: “Emozione incredibile ed indescrivibile con un gruppo di atlete di acciaio che stavolta hanno sorpreso tutti addetti ai lavori e non. Peccato per la finalissima persa dopo essere stati per tanto tempo in vantaggio, ma la nostra “coperta” si sa è più corta rispetto a quella del Sassari e alla fine le nostre ragazze sono arrivate stremate ai minuti finali con la lucidità e la freschezza atletica che sono elementi fondamentali nel gioco voluto dal nostro allenatore. Resta la soddisfazione però dei tantissimi complimenti arrivati da parte di tutte le squadre presenti al torneo e di decine di tifosi rimasti a Messina che hanno seguito le vicende dell’Handball Trophy grazie ai quotidiani regionali e ad alcuni siti specializzati”.
Il tecnico Salvo Cardaci: “Il risultato di Lignano è servito a convincere me stesso e anche le ragazze che la SQUADRA viene prima di tutto il resto. Sono orgoglioso di quello che siamo riusciti a fare sul campo, dimostrando quello che ho sempre pensato della pallamano. Non basta essere una società economicamente fortissima o avere a disposizione una serie di fuoriclasse per vincere e mostrare un bel gioco d’assieme. Il costante lavoro giornaliero, invece, l’organizzazione tecnica e tattica e il cuore alle volte riescono a trasformare delle piccole e simpatiche “cenerentole” in bellissime “principesse”. Godiamoci ancora per qualche giorno questo splendido risultato, ma già da lunedì sera torniamo con i piedi ben piantati per terra consapevoli che da sabato prossimo (in casa contro il Bancole) inizia la nostra nuova impegnativa avventura sportiva”.
Il preparatore atletico Giuseppe Gangeri: “per improcrastinabili motivi di lavoro non ho potuto partecipare alla tre giorni in terra friulana, ma sono stato in costante contatto con il prof. Cardaci, i dirigenti e la squadra. Sono ovviamente soddisfatto del risultato raggiunto e da quello che mi si dice le ragazze hanno tenuto fisicamente alla grande, nonostante la nostra attuale rosa non permetta grandi possibilità di sostituzioni, almeno in alcuni ruoli fondamentali. In ogni caso il mio lavoro prosegue con immutato entusiasmo, in vista di questa nuova stagione sportiva che ci vedrà al nastro di partenza della serie A1 pronte a recitare un ruolo, mi auguro, di primo piano”.
Ufficio Stampa H.C. Messana
Grandissime le ragazze del Messana. Le uniche ad esprimere un gioco convincente e spumeggiante in tutte le gare. Messana è stata la vincitrice morale dell’ HandballTrophy e se dopo quaranta minuti di svantaggio Sassari è riuscita a ribaltare il risultato della finale il sig. Pes deve dire grazie agli arbitri più che mai Bassi……..
MESSANA SEI FORTE !!! W LA SICILIA
Mi dicono che un 2′ a Mladenovic ha coinciso con il momentaneo pareggio (dal 24-27 a 27-27) della Messana. Non ho visto la partita, ma se un arbitro ti vuole danneggiare non ti concede questo vantaggio in un momento delicato. Piuttosto, complimenti a tutte e due le finaliste, Sassari per l’enorme sforzo fisico senza 4 cambi importanti, Messina per la grande prova di forza che potrebbe preludere ad altre soddisfazioni.