Lo Spettacolo di Pavel Jurina: La segnatura dai 10 metri e oltre

Quarto appuntamento su PallamanoItalia, con le proposte del tecnico croato Pavel Jurina, mirate al miglioramento del fattore “Spettacolo” nel gioco della pallamano.

Dopo aver analizzato eliminazione e alternative al Gioco Passivo, riprendiamo da dove ci si era fermati la settimana scorsa: l’assegnazione di due punti per un particolare tipo di realizzazione, come premio per lo spettacolo. Sette giorni fa l’attenzione si era concentrata sul gol da tiro in volo (Kempa); ques’oggi, invece, la discussione si sposta su un altro possibile elemento spettacolo meritevole di “premio”: il gol segnato dalla distanza di 10 metri e oltre.

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LA SEGNATURA DA 10 METRI E OLTRE

La presenza di terzini dotati di un buon tiro introduce praticamente sempre la realizzazione dalla distanza, ovvero al di fuori della linea dei nove metri.

Questo tipo di segnatura, a mio parere, andrebbe premiato con l’assegnazione di due punti. In tal modo, questa sarebbe, come l’utilizzo del tiro in volo, una sorta di asso della manica che comunque le squadre, consapevoli della doppia valenza, utilizzerebbero spesso.

Il gol segnato dai 10 metri e oltre comporterebbe, innanzitutto, la possibilità di ribaltare un match con una conclusione, magari anche nei secondi finali, dando quindi un tocco di spettacolarità e di instabilità ad ogni match che sia equilibrato.

Ma la conseguenza più importante, quella che introduce davvero lo Spettacolo, arriva dalla difesa. Consapevole della doppia valenza di un gol dalla distanza, qualsiasi difesa aumenterebbe la sua profondità. Questo lascerebbe ampio spazio a possibili tagli delle ali e a movimenti spettacolari del pivot.

In questo caso, l’aggressività difensiva è il fulcro dello Spettacolo, abbinata comunque alla bravura e alla potenza dei terzini capaci di realizzare dai 10 metri e oltre.

di Pavel Jurina

Appuntamento a Mercoledì prossimo, qui su PallamanoItalia, con altre proposte interessanti e tutte da discutere con il vostro aiuto ed il vostro parere.

4 Comments

  1. Davide said:

    Secondo me non è una proposta così valida: avere un giocatore che segna dai 10 metri è già di per se un vantaggio e le difese sono già costrette ad arginarlo diventando più profonde, se non lo fanno è perchè hanno giocatori sufficentemente alti da non correre il rischio di prendere gol dai 10 metri… Il risultato dell’introdizione di questa regola sarebbe quindi (secondo me) che si punterebbe più ad avere due terzini mastodontici, che non fanno altro che tirare per tutta la partita (cosa che già si vede in certe partite), piuttosto che un gioco rapido, vario e quindi anche bello da vedere!…mi sembra una proposta che va nella direzione opposta a quella del tiro al volo, che invece mi sembrava più utile. Ciao a tutti!

  2. Fabrizio said:

    Stiamo scherzando?
    La pallamano è già bellissima, lasciamola in pace ed impariamo a giocare invece di rovinala.
    Una cosa del genere appiattirebbe il livello tattico in maniera mostruosa.
    La bellezza della pallamano consiste soprattutto nella sua varietà, nella possibilità di giocare in 6-0, 5-1, 3-2-1, 4-2, ecc.. e nella possibilità di attaccare queste difese con strategie sempre differenti.
    E’ bello vedere la potenza di un terzino che spara missili a 120 Km/H così come è bello vedere la classe di un’ala che beffa il portiere con una girella. Che dire poi dei pivot che lottano come leoni (per un goal che varrebbe “solo” 1 punto)
    Ogni allenatore imposta la sua squadra in base ai giocatori che ha a disposizione, ogni giocatore sfrutta le sue caratteristiche migliori.
    Chiedete a Jurina se Ljubomir Vranjes (166 cm X 78 Kg) è uno che non fa spettacolo…

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