Quasi una beffa l’epilogo della Supercoppa Italiana che si è giocata a Mantova: la Città dei Candelieri ha perso contro le padrone di casa del Bancole (27-26 il finale per le lombarde) dopo una partita che l’ha vista condurre per oltre 50 minuti, anche con 4 gol di vantaggio nel corso di un primo tempo ottimamente giocato.
Nella prima frazione infatti la squadra allenata da Milatovic è riuscita a difendere in maniera aggressiva e attenta e dopo lo svantaggio iniziale (1-2) ha iniziato a macinare gioco e reti, con il terzino Selmanovic (che ora ha assunto il cognome Dorovic) e il pivot Mladenovic a segnare con continuità, ben assistite dall’ala Onnis. Sassari ha così preso le redini del gioco nonostante le esclusioni della centrale Pastor (fuori due volte per 2′): 8-5 al 15′ e 13-9 al 25′. Ha poi chiuso il parziale sul 14-11.
Nella ripresa il Bancole è venuto fuori di prepotenza e la Città dei Candelieri non è riuscita a difendere con efficacia, anche se ha continuato a segnare con Selmanovic e Mladenovic. Sospinte dal pubblico le mantovane hanno iniziato a recuperare e al 23′ hanno impattato e poi sorpassato. Il capitano Cucca ha agguantato il pari sul 25-25, ma l’ex Barani ha prodotto il piccolo break di due gol che è stato determinante, anche perché in questa stagione la già quotatissima formazione mantovana appare rinforzata anche sul piano della personalità.
Adesso la squadra sassarese si è trasferita a Vigasio dove da venerdì a domenica si disputa il 2° Handball Trophy, che mette a confronto tutte e dieci le formazioni del massimo campionato. La Città del Candelieri è stata inserita nel girone più forte: dovrà affrontare ancora il Bancole, il Salerno delle ex Pistelli e Chernova, il Teramo e la neopromossa Brixen di Bressanone.
Ufficio Stampa Tangram Città dei Candelieri Sassari