Continuano polemiche e discussioni attorno al campionato di Serie A1 Femminile, con alcune società che hanno richiesto, nei giorni scorsi, l’intervento della Federazione nelle vicende riguardanti la massima categoria dell’handball in rosa.
Un intervento, quello della Figh, richiesto a gran voce da Maurizio Magri, presidente dell’Ariosto Ferrara, con una lettera indirizzata anche a PallamanoItalia, e pubblicata lo scorso 19 Febbraio.
E proprio a tale lettera, hanno fatto seguito quelle che sono state definite ‘irrevocabili dimissioni’ da parte del numero uno ferrarese. Anche in questo caso, le decisione è stata comunicata in via ufficiale, con una lettera indirizzata a tutte le compagini di A1 Femminile, alla stampa, ed ovviamente anche agli organi federali.
Egr. Presidente F.I.G.H.
Avv. Francesco PurromutoEgr. Segretario F.I.G.H.
Dott. Adriano RuoccoE p.c. Presidente CONI Prov.le di Ferrara
Proff.ssa Luciana BoschettiCONI Provinciali di Varese, Verona, Mantova, Teramo, Salerno, Messina, Sassari
Alle Società serie A1F
Alla stampa e Ansa
Rimango una volta di più deluso dal comportamento della Federazione. Speravo e pensavo che la mia lettera (inviata in data 19 febbraio) meritasse almeno una risposta. Vedo invece, che anche a Lei Presidente, del rapporto con i Presidenti delle Società non importa nulla.
Prendo quindi atto di ciò e dalla data odierna rassegno le mie irrevocabili dimissioni da Presidente della Società Ariosto Pallamano.
In fede
Maurizio Magri
La Redazione
PallamanoItalia.it
La mia solidarietà.
scusate, ma alla fine delle finite, non li votate voi i massimi vertici o sbaglio? e usate ste voto per qualcosa o no?
le ultime elezioni si sono svolte il 15 agosto… e grazie a una serie di episodi che è meglio non rivangare, c’era un unico candidato… questo comunque non esime dalle responsabiltià di chi guida e non dà risposte
Tanto tuonò che piovve… Si è scomodata la segreteria federale con il seguente, lunghissimo, comunicato:
http://www.figh.it/Doc/Press/ComFed.pdf
A commento del comunicato federale mi limito ad osservare che:
a) queste situazioni non si verificherebbero se la FIGH praticasse come regola abituale di comportamento la stessa trasparenza praticata con la diffusione di questa articolata e circostanziata nota.
b) queste situazioni non si verificherebbero se le nostre società fossero guidate da dirigenti professionisti, padroni del linguaggio e della prassi giurisprudenziale nonché profondi conoscitori delle carte federali.
La mia impessione finale è quindi che in tutto questo casino nessuno sia esente dalla propria parte di responsabilità.
Ciao Linomito, ma intendevi proprio dire “professionisti” o, forse, “professionali”?
Non credo che il professionismo sia sempre sinonimo di qialità nè che, viceversa, il dilettantismo equivalga sempre a scarsa professionalità. Ciò che conta, per i dirigenti, come dici giustamente, è la profonda conoscenza delle carte federali: condizione peraltro necessaria ma obiettivamente non suffciente. Un cordiale saluto.
Se non sei professionale non sei professionista.