Federico Malavasi: “Spero di essere pessimista…”

Eccoli riaffiorare, gli spettri d’inizio stagione, in casa Gammadue Secchia. I problemi economici, la necessità di discutere dell’immediato futuro. Un futuro quantomai incerto, adesso, come spiegato dal Federico Malavasi, dg della società emiliana, sulle pagine del quotidiano locale “L’Informazione”.

“Purtroppo la situazione in questi mesi non è certo migliorata – spiega il direttore generale – e a meno di inversioni di rotta nei prossimi mesi, a dire il vero improbabili, in primavera bisognerà sedersi attorno a un tavolo, con calma e serenità, per decidere il da farsi”.

Ancona una volta gli sponsor al centro dell’attenzione. Sponsor che al termine della passata stagione, in cui la squadra di Ghedin sfiorò l’accesso alla finale-Scudetto, cedendo solo ai rigori contro il Casarano, sono venuti meno, costringendo la società a ridimensionare budget e ambizioni.

Tante cessioni di lusso – Kogelnik e Djordjievic su tutte – e nuovi volti giovanissimi, forse troppo per affrontare da soli l’esperienza della Serie A Elite, pur potendo contare sull’apporto degli esperti Stankovic, Morelli e Silva.

“Viviamo unicamente di sponsor – continua Malavasi – non abbiamo sovvenzioni né dalla Federazione né dal Comune, e la voce palestre grava pesantemente sul bilancio. Avevamo chiesto anche all’Amministrazione di Rubiera di sondare la disponibilità di qualche impresa locale, ma purtroppo non se n’è fatto nulla. L’idea di chiudere l’attività mi fa star male, ma il disavanzo è destinato ad aumentare, piuttosto che diminuire. Se qualcuno è disposto ad aiutarci o ad affiancarci la porta è aperta, a questo punto siamo disposti anche a spostarci da Rubiera se necessario. Non vorrei però essere frainteso: proveremo a salvare la situazione e a tirare avanti con le unghie e con i denti. Però così non si può andare avanti. Mi auguro di essere stato pessimista, ma temo di essere stato realista”.

Nel frattempo, come annunciato già nelle settimane passate, la società emiliana ha già operato sul mercato, ottenendo le prestazioni del terzino bulgaro Chakmakov, e soprattutto quelle del rientrante Marko Kogelnik, centrale sloveno già alle dipendenze di Ghedin nella memorabile cavalcata della scorsa stagione.

Anche sul discorso legato al mercato, però, Malavasi precisa puntuale: “Per non contraddire il discorso sulle difficoltà economiche – spiega – ci tengo a dire che le due operazioni sono state possibili grazie a una serie di circostanze vantaggiose, al taglio di altri due giocatori (gli argentini Federico Fernandez e Franco Riccobelli, ndr) e a un discorso di un certo tipo con Antonio, che prenderà parte alla Coppa d’Africa. Detto questo, Kogelnik non ha certo bisogno di presentazioni e Chakmakov è un giocatore che avevano cercato già due anni fa. Speriamo di aver risolto il problema del centrale, che ha pesato non poco nella prima parte di stagione”.

L’obiettivo? La salvezza, ovviamente. Meglio se ottenuta passando per il quarto posto, e quindi per una poule-Scudetto da affrontare senza pesi psicologici e responsabilità di sorta. “Sarà dura, ma…proviamoci”, conclude Malavasi.

di Matteo Aldamonte
[dichiarazioni – “L’Informazione“]

52 Comments

  1. renato zanovello said:

    mi chiedo con sincerità quando e non sarà mai troppo tardi, le società tutte si siederanno intorno a un enorme tavolo e programmeranno i prossimi anni della pallamano italiana,considerando che i soldi sono finiti.

  2. Linomito said:

    I soldi sono sempre meno da più di vent’anni a questa parte. Riunioni ne sono state fatte a iosa ma la mentalità è sempre quella. Più passa il tempo più mi convinco che continueremo a farci i nostri campionatini sempre più ridicoli se la mentalità non cambia. Unico barlume di speranza la maggiore attenzione alla produzione di giocatori italiani che sembra stia prendendo finalmente piede.

  3. carino said:

    non esiste una formula magica, bisogna fare i conti con quello che si ha. ci sono troppi costi? e allora si intervenga sulle maggiori voci di spesa: trasferte e stranieri. due gironi divisi su base territoriale (siano 6-8 o 10 squadre per girone, secondo me l’ideale è 8) e in squadra: al massimo 2 giocatori non convocabili per la nazionale italiana e obbligatoriamente, nei 14, almeno 2 giocatori under 21.
    alla fine delle 14 partite, le prime 4 di ogni girone ai playoff scudetto e le ultime 2 di ogni girone retrocesse.
    a1 divisa in 2 (o ancor meglio) 4 gironi su base territoriale per sostituire le 4 retrocesse.

  4. marco trespidi said:

    Davvero c’è ancora qualcuno che crede che siano le formule dei campionati il segreto per modificare il trend dela Federazione ?

  5. Linomito said:

    Appunto. Le priorità sono altre: tornare a produrre giocatori e far parlare della pallamano i media. Intanto se ti crei il materiale umano in casa i risparmi vengono da se’, poi se si riuscisse a far diventare di moda la pallamano i soldi arrivano, anche perché al punto in cui siamo nessuno pretende cifre a nove zeri.
    La prima cosa la devono fare le società, la seconda la lega per l’élite, la federazione per le serie minori, oltre a coordinare il tutto dando i criteri generali di massima nel cui ambito muoversi.

  6. LupinIII said:

    Se non si aumenta il bacino di persone che conoscono la pallamano (insegnandoglela sin dalle scuole) i soldi continueranno a non arrivare perchè rimarra una sport che interessa solo a poche persone. Inoltre altre a portare gli sponsor tanti atleti portano anche voti e quindi le amministrazioni sono più disponibili con le società. Lavorare duro con i settori giovanili è l’unica via.

  7. renato zanovello said:

    la verità cruda è che finchè le società hanno i soldi fanno la politica degli acquisti,quando siamo e dico siamo per non pontificare,con meno risorse,allora auspchiamo politiche di austerità. a livello federale io modificherei la politica centralista cercando di ricreare un forte impulso regionale.

  8. luca said:

    Credo che il problema sia più grande di quello che possa sembrare di primo impatto, se il grido d’allarme arriva da società che hanno sempre lavorato molto a livello di settore giovanile

  9. carino said:

    davvero c’è qualcuno che pensa che le formule dei campionati non influiscano sul trend di uno sport ???

  10. Linomito said:

    Il Secchia non mi pare abbia molti prodotti del settore giovanile nel sette base (solo Santilli per adesso). Stanno lavorando bene ma i frutti si coglieranno entro un paio d’anni, quindi non mi sorprende l’appello di Malavasi.

  11. luca said:

    Bhe, anche se adesso non giocano titolari Malavasi e Di Matteo sono comunque giocatori fatti in casa che in un’ottica di ridimensionamento non sono male. Poi Piccinini, Piretti e Fontanesi.

  12. LupinIII said:

    Bisogna smettere di prendere dei giocatori mediocri solo perchè hanno lo status di Italo-xxx. Stranieri pochi e forti. Tanto per far giocare uno mediocre è meglio farselo in casa (non vale solo per l’Elite, ma anche per A1 e A2 sommersa da giocatori oriundi.

  13. Marco Trespidi said:

    No carino non influiscono , ne sono lo specchio che è diverso. Se tu fossi un “vecchio” di questo sport sapresti che in questa federazione le formule possibili si sono viste TUTTE, e non sono le formule dei campionati che cambiano lo stato delle cose sono solo l’alibi di chi non si assume le proprie responsabilità.

  14. luca said:

    Non credo che la formula sia la causa di tutti i mali, credo però che in periodi di “vacche magre” come queste, dovute a situazioni ben più grandi della nostra piccola pallamano, anche una formula diversa che tagli il più possibile i costi delle trasferte possa essere d’aiuto. Così come può esserlo una rivalutazione dei costi delle tasse gara. Di certo queste due cose non risolvono da sole tutti i problemi.

  15. Linomito said:

    Non sono per niente d’accordo.
    Uno dei nostri problemi più grossi è l”appeal” della pallamano. Già lo spettacolo in campo è quello che è, se sulle strade di Conversano (tanto per dire) leggi i manifesti: “domani incontro di pallamano: Conversano-Bologna” oppure “Conversano-Trieste” o “Merano” o “Bressanone” è un conto, se leggi sei volte l’anno “Casarano” o “Fasano” a un certo punto ti stufi, no? Penso sia lo stesso per loro: sei Bressanone-Merano valgono meno di un Bressanone-Siracusa.
    In un paese che ha l’esterofilia nel sangue come il nostro, a livello di vertice non si può non avere un campionato nazionale la cui immagine sia gestita da professionisti del marketing e dell’advertising. Provincializzare ulteriormente i campionati è una follia al punto in cui siamo. Piuttosto, giustamente pensiamo a prendere magari uno straniero da 70000 euro che riempia i palazzetti da solo invece che sei da 20000 che fanno piangere il pubblico e ridere i procuratori…

  16. Linomito said:

    Attenzione: non si dica che sono contro i derbies. Due all’anno sono un evento vendibile, sei all’anno sono una noia mortale.

  17. Marco Trespidi said:

    Inoltre la continua altrenanza di formule, orari ( la A/1 femminile gioca la domenica mattina!!!!!nel 76 ho cominciato ad alenare e si giocava a qull’ora!!!!!!!!!), località ha fatto si che il nostro sport NON abbia una identità. Per decenni gli sport che vanno per la maggiore hano rigidamente giocato TUTTI alla stessa ora, solo un attenta operazione di marketing tekevisivo e comunicazionale ( nessuno credeva che una diretta di basket alle 12 della domenica potesse funzionare)ha portato alla suddivisione delle gare spalmate su varie giornate per le necessità televisive e e dei club di ottenere visibilità e denaro.
    La realtà è che i club vogliono i campionati sotto casa , nel cortile della scuola dietro l’angolo per spendere meno ma che dessero un’occhiata ai soldi spesi per i pagliacci che vagano per i campi completando la loro carriera alle spalle dei pochi giocatori italiani che meriterebbero di avere una possibiulità!!!Se poi qualcuno pensa che inviando un comunicato alle 23.30 del sabato con i risultati e i tabelini qualcuno in qualche giornale abbia ancvora lo spazio e il tempo per publicarli beh fatevi avanti a aprlare della scarsa visibilità e della responsabilità federale……..

  18. carino said:

    bisogna prendere atto, serenamente, di un fallimento: quello della formula dell’elite. così com’è non funziona. bisogna cambiare. le squadre italiane non vanno avanti in coppa, la nazionale non fa risultati, le società sono sull’orlo del collasso economico. il cambio di formula non sarà la pozione magica ma qualcosa bisogna pur fare (anche se forse bisognava farlo in estate….)
    Trespidi, Linomito e gli altri: voi che proponete?

  19. marco trespidi said:

    Si su questo concordo, ho già detto molte altre volte che la Elite non ha più ragione d’essere data la incapacità di gestire prima Sky epoi comunque in generale le dirette televisive e le opportunità varie che questa formula avrebbe concesso (magari in presenza di quella lega mille volte richiesta dalla FIGH). Io ritengo che sia impensabile una formula di due gironi nella massima serie ,maschile e femminile, che un nuemro euqilibarto sia 12 che vadano eliminati gli starnieri ad un massimo di 2 per il maschile e 1 per il femminile, che vadano eliminati del tutto dalle serie inferiori alla prima , questo cosi per inziare…….purtroppoo per i natuiralizzati non è possibile fare nulla perchè chi ha la citadinanza italiana non può avere limiti di alcun tipo ( ad esempio se non giochi in nazionale da noi giochi da straniero, questo è contro la costituzione italiana)e ci si deve affidare al buon senso dei dirigenti societari……..ahimè…:-)

  20. MrPallonetto said:

    La formula dell’Elite è noiosa, credo, anche per chi gioca.
    Giovani disposti al sacrificio sportivo ce ne sono pochi, e quei pochi difficilmente trovano spazio in Elite, spesso scavalcati da mediocri stranieri o naturalizzati. Poche risorse umane, pochi soldi per molte società, lasciano poche alternative a mio parere: si devono limitare le spese di trasferta e di ingaggi non redditizi.
    Per me la cosa migliore sarebbe fare un passo indietro riformulando i campionati come una volta, magari frazionandoli in più gironi: un peccato dividere ma credo sia economicamente necessario, se le società non vogliono sparire.
    Quando i tempi saranno migliori si valuterà il da farsi.
    A1 nazionale, A2 divisa almeno in due gironi e via così.
    Inoltre limiterei il numero degli stranieri e dei naturalizzati.

  21. motuysilao said:

    Basta con il discorso stranieri mediocri o meno, naturalizzati bravi o meno….in germania o spagna ci sono tantissimi giocatori da fuori, in tutte le categorie (non tutti star) e il livello e ogni anno piu alto.
    Il discorsco e un altro: bisogna fare un programa (la federazione) dove ci sia denaro dallo stato, da ogni comune, ma anche di aziende grosse. Cosi la federazione e in posseso di tanti soldi e puo aiutari ai settori giovanili, abbassare le tasse gare, e migliorare i pallazetti….cosi i soldi che ogni societa trova lo spende dove vuole e non per aiutare il funzionamento della federazione (arbitri, viaggi, tasse gare, ecc)
    A livello campionati io farei 1 solo campionato nazionale (elite o come vogliamo chiamarla) con 10/12 squadre, una seconda lega con 3 giorni di 10/12 squadre ogniuna e una 3za serie molto regionale….cosi e in germania e spagna.

  22. Linomito said:

    Qui scambia la causa con l’effetto.
    Non è l’élite a essere sbagliata, infatti altre federazioni (rugby, pallanuoto…) fanno lo stesso tipo di campionato di massima divisione. E’ che l’élite senza gente competente che la gestisca finisce con l’essere il combattimento dei polli che è oggi.
    Lo ripeterò fino alla noia: cominciamo col riportare la pallamano nelle scuole e col portarla nelle università, diamo un aggiornamento continuo ai tecnici, produciamo giocatori italiani, creiamo i presupposti perché possano vivere di pallamano, facciamo gestire la lega e i suoi campionati da professionisti seri, pagati quello che valgono, e vedrete che poi potremo fare tutte le formule che ci vengono in mente.
    Qua il problema di fondo è un altro: non ci sono più giocatori italiani degni di questo nome e la pallamano non se la fila più nessuno!
    Se penso ai tempi del Guerin d’Oro sbatterei la testa contro il muro…

  23. MrPallonetto said:

    Quando avete trovato la bacchetta magica fatemi un fischio: ho due o tre sogni che vorrei realizzare.
    Denaro dallo Stato? Non li investe nella sanità, li da alla Pallamano? La pallamano nelle scuole è fondamentale (io per esempio l’ho conosciuta a scuola) ma chi ha tempo di andarci se il tuo mestiere è un altro? Il movimento necessita di persone che abbiano tempo per poter fare tutto questo, oltre che entusiasmo. Guardiamo come hanno fatto gli altri e non come fanno adesso, perchè siamo ancora alla preistoria.
    Poi, a mio parere, c’è un problema di fondo: noi italiani non abbiamo cultura sportiva. Vinciamo medaglie olimpiche in discipline che non hanno seguito e continuano a non averlo. La scherma a Bologna si allena nei corridoi del palazzetto, e non mi pare che manchino i risultati e i campioni NOSTRANI!

  24. mario70 said:

    ……………………………… come fa a crescere un movimento, se non ci sono i comitati periferici, x iscriversi all’attività promozionale devi avere il contatto con Roma?
    ma stiamo scherzando? x entrare nelle scuole, ci vogliono i protocolli d’intesa con il CONI ed il Provveditorato, le società sono guardate con sospetto. Il collegamento con il territorio sono i Comitati invece in questo movimento tutto dipende dalla sede centrale.
    Per rispondere al sig. Trespidi, mi sembra che a Teramo si costituì la Lega delle Società, ma poi non si è avuta più notizia ……… o sbaglio?

  25. Marco Trespidi said:

    Non si costituì una beneamata fava amico mio………………………………Le società non riescono a mettersi d’accordo nemmeno nel proprio interesse…..sul’interevento di motuysilao….beh mi ha suscitato un leggro divertimento……..ma dove ha i soldi la federazione? I protocolli di intesa esstono, sono gli organismi perifireci che NON esistono, questo è un grande problema che blocca da anni lo sviluppo dell pallamano.

  26. Roberto Almonti said:

    Posso provare a dirne una in questa interessante discussione che provenga da una società? I contributi sono tutti importanti, le idee non hanno mai fatto male. E’ vero però che se come dice Marco i soldi la federazione non ce li ha, è anche vero che se noi non siamo in grado di mettere su una Lega, intanto gli sponsor della Federazione possono fare cassa comune. Già sento Marco tuonare e dire: “Ma che vuoi anche il pannolino per fare pipì?”. Si è vero, fare i campionati e prendere i giocatori è compito nostro attraverso i nostri sponsor ma sarebbe anche questo il compito della federazione. Ho letto che parlavi di comunicati stampa alle 23.30: ma l’ufficio stampa non è mica delle società. Anzi, se non ci fossimo noi che sul locale intrattenessimo dei rapporti con i media… Ma ti risulta che si è mai cercato di coinvolger le professionalità che esistono anche nelle varie società per affrontare questo problema dei rapporti con i media? Stranieri: d’accordissimo, 2 sono anche troppi… Ma credo che sia tardi per recuperare i giovani e gli italiani. Ma una riflessione vorrei indurre in voi, non avendo letto su questo aspetto: perchè gli altri sport fanno a gara per giocare anche con la bottiglia di spumante in mano il giorno di Capodanno e noi andiamo in letargo come i plantigradi? Riprendere i ritmi, pagare giocatori fermi, non essere sui media, etc etc non credete siano alcuni dei problemi parlando di visibilità del nostro sport?

  27. Luca Montanari said:

    Sul discorso media, caro Roberto, sono completamente sulla tua linea. Questo lo posso dire con cognizione di causa: dal vertice non c’è mai stato nessun tentativo di allacciare un dialogo con le professionalità che in questo campo (per fortuna) ci sono nel mondo della pallamano. Questo almeno da 10 anni a questa parte. L’unica volta che ho discusso in modo del tutto informale di media e relative possibilità/opportunità con una persona in un qualche modo vicino al vertice federale (e sensibile a questo argomento) è stato a cena a Conversano durante l’Handball Trophy del 2007 proprio con Marco. Per il resto, in questo campo, il nulla, e credo che così si perda una grande occasione.

  28. Marco Trespidi said:

    Roberto io parlo di comunicati federali fatti alle 23.30 , e non può essere diversamente perchè ci sono gare che inziano alle 21.00 terminano alle 22.30 se va bne ottieni il tabellino alle 22.45 , ora che il comunicato e completato vengono le 23.00, questo impedisce la possibilità di fare comunicazione in modo serio da parte federale, vorrei però sapere quanti sanno che esiste un secondo portale che sta prendendo forma voluto dalla federazione per provare ad avere qualche cosa in più da offrire. Gli altri psortt lo possono fare perchè hannoi una identità , quella che nopi non abbiamo , se la federazione in questo aspetto ha una colpa è quella di aver sempre seguito i club , sugli orari, sugli stranieri , sulle formule , senza impore una linea a costo di perdere chi quella linea non la condivideva , farlo ora è tardi , ora si può solo sperare che gli ultimi appassionati rimasti vogliano ancora rimboccarsi le maniche e ripartire, ma un NETTO E PESANTE ridi9mensioanmneto è necessario.

  29. Roberto Almonti said:

    Sono d’accordo, completamente, Spesso, e in Elite è moda diffusa, manchiamo noi società e lo attribuiamo alla federazione. Ma adesso è drammaticamente vero, non si tratta del solito “al lupo! al lupo!”: i soldi sono finiti, non se ne trovano più, non si trovano più quelle nicchie di sponsor disposti a dare sostegno a uno sport che, francamente, non restituisce (almeno) immagine. Il ridimensionamento è obbligatorio e in Elite forse sarà impopolare per chi ha moneta ma per favore basta con le nobiltà (false) e il “peso” (altrettanto falso) di alcuni, pochissimi, club. La strada degli stranieri non l’abbiamo certo voluta noi piccole realtà di provincia ma dalla lunga tradizione. A Teramo siamo sempre stati allergici a queste opzioni ma ci siamo dovuti adeguare (sbagliando e anche molto). E per noi forse è veramente troppo tardi recuperare, in una piazza dove non siamo più attrattivi rispetto al basket di A, al rugby di Super10 e al volley di A1 (il tutto in appena 40 chilometri quadrati….)

  30. Linomito said:

    Frequento la pallamano da 28 anni e di professionalità nel rapporto con i media ne ho vista sempre molto ma molto poca. Sì, è vero, c’è poca o nessuna collaborazione fra Federazione e società in questo come in altri campi, ma se l’ufficio stampa federale cercasse di instaurare una collaborazione fissa con gli addetti stampa quali interfaccia troverebbe? Dirigenti che si improvvisano giornalisti o ragazzini di vent’anni (anche meno) con pochissima o nessuna formazione, per non parlare della professionalità.
    Io credo quindi che per vendere il prodotto-élite si debba trovare uno sponsor per il campionato, e non mi venite a dire che per via politica non si trova uno straccio di venditore di salumi che non ci stia, e investire TUTTI i suoi soldi in un responsabile marketing e un addetto relazioni esterne e stampa con i controcosi OBBLIGANDO le società a comportamenti da élite. Senza bisogno di fare multe, semplicemente o fai così o sei fuori. Esempio: è tanto difficile organizzare a settembre in ogni città dell’élite una riunione con i giornalisti locali a cui far intervenire il capo ufficio stampa federale e il responsabile del marketing? Attenzione: non mi riferisco solo ai giornalisti delle testate locali, rispettabilissime anche quelle, ma soprattutto ai corrispondenti locali delle testate nazionali: le agenzie di stampa, i quotidiani sportivi e la RAI ne hanno uno in ogni paese, poi ci sono le tv private nazionali che un referente a livello almeno regionale ce l’hanno per forza. L’ufficio stampa federale convoca la riunione d’intesa con la società, facendosi se necessario aiutare da essa per i recapiti delle testate locali, e lavora per far sì che non vada deserta (se si lavora in un certo modo ci si riesce, ve lo dice uno che lo fa per mestiere). Alla riunione si riempiono i giornalisti di materiale, si stabiliscono i contatti, si individua un referente della società ove assente, si presenta il prodotto, si cerca di capire come ottenere spazio costantemente, insomma si LAVORA. Ovviamente non si avrà tutto e subito ma se non ci si organizza e ci si rimbocca le maniche andrà sempre peggio e non meglio. Certo mi rendo conto che, ad esempio, non è facilissimo convincere il corrispondente di Mediaset da Palermo ad andare fino a Siracusa per una riunione di pallamano, ma questo è un caso-limite: comunque questo tizio bisogna conoscerlo, bisogna sapere chi è, parlarci ogni tanto, chiamarlo se un uomo morde un cane in campo e fare di tutto per far dare almeno la notizia ecc. ecc. ecc. Ecco, diciamo che lo schema di massima iniziale potrebbe essere: l’ufficio stampa tiene costanti contatti con le società, le società passano le notizie, dopo aver stabilito criteri vincolanti su chi e come debba operare, l’ufficio stampa si sbatte per diffonderle. Ma appunto, si sbatte, e per far sì che l’addetto stampa federale si sbatta bisogna averlo in esclusiva e stipendiarlo. In un secondo tempo poi, se il movimento cresce, si potrà pensare a dare autonomia alle società quando potranno permettersi una struttura-stampa adeguata.
    Vorrei infine chiedere al direttore: scusa ma come mai allora se a Teramo (come dovunque) è difficile trovare fondi i Farumi vanno via e arrivano gli Eresken? Pur non conoscendo le situazioni specifiche che hanno originato queste decisioni io preferisco sempre gli italiani a certi stranieri discreti ma non decisivi.

  31. Linomito said:

    Capitolo marketing: ma è mai possibile che si ammetta che l’èlite non giochi ad orario fisso??? Mi spiego: il sabato nel tardo pomeriggio ci si scontra con le mogli che vogliono fare la spesa e con la messa prefestiva. Sì, proprio la messa: lo sapete che a Fasano l’unica radio esistente appartiene ad una parrocchia e ha smesso di dare la pallamano in diretta da quando gioca alle 19 perché a quell’ora c’è la messa? Di conseguenza nell’era in cui internet ti consente di farti seguire in tutto il mondo, rendendo le radio un FORMIDABILE veicolo di informazione (la Puglia non è dietro l’angolo, ve l’immaginate la comodità per i tifosi delle squadre ospiti che non possono andare in trasferta?) la radio invece di tornare in auge alla grande viene trascurata. Mi vien da piangere!!!
    Il sabato sera non ne parliamo: cene, locali, la pizza delle famiglie, al nord il sabato sera si usa anche andare al cinema ecc. ecc.
    Ecco quindi che secondo me il sabato si deve giocare non oltre le 17: le partite finirebbero alle 18,30, sarebbe più comodo andare al palazzetto e ci sarebbe il tempo poi di fare tutto. Inoltre, finendo a quell’ora ci sarebbe il tempo addirittura di fare i servizi per i tg locali della sera e gli articoli uscirebbero sui quotidiani del giorno dopo, previo lavoro a monte di cui sopra per farsi dare spazio.
    Discorso uguale e contrario per i giorni feriali: in quel caso l’assurdo è giocare prima delle 20,00, dato che la serata è libera e fino a quell’ora si lavora. Qui però c’è la variabile-tv: avere la prima serata anche in giorni morti come martedi o venerdi non è per niente facile, ma quello che voglio dire è che come dice il coach basta col sabato sera e basta con gli orari ad libitum. Tutti alla stessa ora di sabato pomeriggio o di sera feriale. Al limite per la diretta tv c’è sempre la domenica a mezzogiorno…

  32. gennaro said:

    io spero che si dia visibilita´in italia a uno sport che merita.avete visto i servizi e quanta gente c era in brasile a vedere brasile italia.e i commenti dei telegiornali brasiliani.3500 persone al palazzetto.facciamo vedere queste cose.e ad alcamo spero di trovare una nazionale competitiva che possa cogliere risultati.

  33. Luca Montanari said:

    “Dirigenti che si improvvisano giornalisti o ragazzini di vent’anni (anche meno) con pochissima o nessuna formazione, per non parlare della professionalità”. Guarda Linomoto che ci sono anche giornalisti professionisti che già da anni operano nel mondo dell’informazione (locale, regionale e nazionale, di carta stampata e televisiva). Non saranno tantissimi, ma ci sono. E comunque anche l’entusiasmo dei più giovani è un valore che non può essere sottovalutato

  34. Roberto Almonti said:

    Scusate, di solito non sono abituato a parlare di me, soprattutto sul web. Ma se chiedete in giro qualcuno potrebbe anche dirvi che mestiere faccio e da quanto tempo… Credo che la mia sottolineatura sugli uffici stampa, il marketing e la comunicazione sia stata a ragion veduta…

  35. MrPallonetto said:

    Avete preso in considerazione il fatto che alcuni orari sono dovuti alla mancata disponibilità delle palestre? Che interessa ha una società a giocare alle 21:00 di sabato? Nessuno, solo che prima la palestra non è disponibile. Obbligo di giocare alla 17? Se non hai il campo a disposizione cosa fai, ti ritiri dal campionato? La pallamano in Italia è stata portata avanti da pochi appassionati, da instancabili genitori coinvolti per amore o per forza e ultimamente da ex giocatori. Siamo sicuri che questo movimento voglia crescere? Crescere in visibilità mediatica oppure crescere dal punto di vista del “movimento”, partendo dai settori giovanili? Io mi auguro sempre che i miei figli possano trovare qualche cocciuto burbero brontolone rompiscatole sulla loro strada sportiva (come è capitato a me) che faccia in modo che il bene della società sportiva passi anche dal bene dei propri giocatori. Parliamo di marketing, di vendere il prodotto pallamano: in questo momento c’è solo il contenitore del prodotto, ma dentro la scatola è piuttosto vuota! Non credo ci sia bisogno di un buon venditore, ma di abili artigiani!!

  36. LupinIII said:

    Ma l’obbligo delle 17:00 sarebbe solo per l’Elite (che dovrebbe essere il veicolo commerciale)

  37. marco trespidi said:

    Questo è un ragionamento corretto, ma vuol dire fare esattamente quello che abbiamo fatto finora: accontentarsi.
    Nessuno fa pagare il biglioetto eprchè abbiamo paura che poi non venga nessuno, giochiamo a tutte le ore possibili immaginavili perchè ogni relatà locale si fa i suoi calcoli su quando sia meglio giocare per avere la massima affluenza ( la questione palestra è vera ma relativa in percentuale ), cerchiamo di avere due , tre ,otto quindici gironi perchè cerchiamo di spendere sempre meno in trasferte (salvo poi avere sempre i soldi per il santone straniero venditore di fumo o il naturalizzato “perchè non è fortissimo ma costa meno di un italiano”) come se quallo fosse il motivo del livello scadente della pallamano italiana.
    Noi ci ACCONTENTIAMIO , ci AUTORIDUCIAMO, ci COMMISRERIAMO. E’ finito l’entusiasmno da molto tempo, e il fatto che gli attuali dirigenti federali non abbaino un fronte di opposizione ( cosa<sempre necessaria per non diventare autoreferenziati o depositari del "verbo")dimostra che a nessuno interessa più niente , io parlo con i dirigenti, lo faccio sempre (litigandoci spesso come è noto….) e le sriposte che ottengo sono sempre "Facciano come gli pare io penso al mio club ". Prima del marketing e prima della comunicazione, forse bisognerebbe trovare l'entusiasmo dell'inizio, perchè di iniziare di nuovo si deve parlare , la pallamano come la abbiamo fatta , capita e intesa fino ad oggi da 40 anni è finita. Ora si deve ripartire con chi ne ha voglia . Quei pochi che ci sono ancora.

  38. carino said:

    concordo con marco. il problema però è diffuso. non per tornare sempre sulle stesse cose, ma quest’estate l’attuale dirigenza ha usato vari metodi per dissuadere il fronte che stava (malamente peraltro) tentando di dar vita ad una alternativa. il problema di molti è che hanno paura ad esporsi perchè temono ritorsioni, soprattutto sotto forma di arbitraggi negativi. (può sembrare banale, provinciale ma è così).
    Io credo che la verità stia nel mezzo: ci dovrebbe essere più entusiasmo e più convinzione da parte di chi fa la pallamano nei club, ci dovrebbe essere meno paura e meno sospetti da parte di chi amministra la federazione oggi: invece tutto quello che è nuovo e ‘non controllato’ fa sempre paura e viene sistematicamente o boicottato o ignorato.
    siccome spesso l’entusiasmo arriva dai giovani, di fronte a un problema o una minaccia, i giovani pensano: ma chi me lo fa fare? e lasciano perdere. bisognerebbe chiedersi, ad esempio, perchè sono spariti pallamano.it o handballcorner.it, solo per fare alcuni esempi.

    sbaglierò ma ho sempre creduto che nei momenti di difficoltà devono essere i leader, i capi, a dare una sterzata…

  39. Linomito said:

    “Obbligo di giocare alla 17? Se non hai il campo a disposizione cosa fai, ti ritiri dal campionato?”

    Sì, ti ritiri dal campionato, e lasci spazio a chi può. Elite = qualità, altrimenti ripeto: continuiamo a farci i nostri campionatini insulsi per altri vent’anni. E ti parla uno che gioca in una palestra di merda per colpa di tre generazioni di politici da additare al pubblico ludibrio se la società venisse cacciata dall’élite per inadeguatezza del campo. Ma dato che i politici li votano i cittadini, molti dei quali vengono alla partita, a un certo punto sarebbe la giusta punizione per chi ha continuato a votarli, ma questo è un altro discorso.

  40. Linomito said:

    Pallamano.it e handballcorner.it sono spariti per una suicida politica intimidatoria, l’ho sempre detto e lo ripeterò a squarciagola finché avrò voce. E il calcio allora che dovrebbe fare? Querelare tutti quelli che scrivono su tutti i forum? Ma non fatemi ridere… Al punto in cui siamo va bene tutto purché se ne parli, del resto un conto è scrivere Tizio è un incompetente (valutazione) un conto è scrivere Tizio si vende le partite (calunnia se non viene dimostrata).

  41. marco trespidi said:

    Chi detiene il potere in genere fa quello che può per mantenerlo. Ovvio che appena si crea un fronte ( anche se quello della scorsa estate era più che altro un ….frontino……)di dissenso, ci siano meccanismi di autodifesa. Qui è la abilità di chi vuole proprosi come alternativa nel trovarepersone credibili, ma soprattutto avere PROGETTI credibili, parlare contro è facile, proporre alternative è un’altra cosa, e la abitudine delle”chiacchere nei corridoi dei palazzetti” sono la norma da noi, perchè parliamoci chiaro, è sempre meglio avere un CF “amico” a evenualmente telefonare per avere eventuali favori……….che immischiarsi in un fronte di opposizione .

  42. MrPallonetto said:

    Ll’impressione e che di crescere non interessa quasi a nessuno. Ciò che interessa è muovere dei soldini per tenerne in tasca una parte: per questo c’è poco interesse anche a livello giovanile. E’ una opinione personale, assolutamente non condivisibile.

  43. Linomito said:

    Bè se ti può consolare è quello che penso anch’io… Te l’immagini certi semianalfabeti avere a che fare con un laureato esperto di marketing?
    Ripeto: i nostri problemi più gravi e da cominciare a risolvere subito pena la scomparsa sono due, i giocatori italiani e la visibilità. In Italia non mancano le professionalità da ingaggiare per affrontarli, bisogna fare un piano credibile e finanziarlo.
    Basta come programma per partire?

  44. mario70 said:

    Sig. Trespidi, la lega si formò ufficialmente a Teramo il 28 febbraio 2009 come riportato sul sito della Pallamano Teramo…………………………… poi evidentemente qualcuno l’ha affondata oppure l’addetto stampa del Teramo ha inventato tutto?
    Vorrei sapere la verità. Grazie

  45. eros oriani said:

    prima delle cose che ho da dire mi presento, per chi non mi conosce; MI chiamo eros oriani e gioco a pallamano dal 1974, fino a 35 anni, poì ho iniziato ad aiutare ed allenare le giovanili dove iniziava a farsi notare un certo Alessandro Tarafino, come allenatore ho vinto un camp. di B POI’ non ero abbastanza per l’A , sono stato uno degli organizzatori della fusione Imola Mordano poi ho fatto per 5 anni il Direttore Sportivo del Bologna Handball a febbraio 2009 non ho più potuto svolgere questo incarico e sono tornato a imola dove ho ripreso una piccola collaborazione con il Romagnahandball e h.c.imola ( IN MEZZO A queste cose sono stato quello che fece il primo contatto per la nazionale per il vestiario hummel andando a parlarne direttamente con Lino Cervar ad un allenamento della nazionale a MODENA, poi come al solito c’è nel nostro mondo uno più furbo e dopo gli europei di bolzano niente più HUMMEL………… NELLA ELITE DOPO IL PRIMO ANNO cercai di fare vestire tutti o quasi con sportika in collaborazione con Markus Niederwieser e vedere a quante squadre avevo fatto fare un’ottimo contratto, le altre avevano già accordi precedenti , ma riuscii ad ottenere dal titolare della sportika anche di interessarsi di un pallone da pallamano italiano……………………. poi ho collaborato con la mondo per il pallone da pallamano ITALIANO E A COSTO CONTENUTO con tante chiacchere su questo e OGGI posso dire che la mondo HA GIA’ FATTO IL PALLONE CON LA SECONDA OMOLOGAZIONE EUROPEA ( la prima è dello sponsor) CON UN COSTO rispetto agli altri molto competitivo sulla stessa qualita’ ……………………. e ALTRE COSE…….. E PER AMORE DI QUESTO SPORT ho sempre rifiutato le percentuali SOGNANDO UNA GRANDE PALLAMANO……….. per poi vedere i SOLITI O NUOVI FURBI (più di ME) CON MONDO invece ho un accordo per 50 centesimi ..ma chiedete quante società hanno ricevuto da me o dalla mondo su mia segnalazione i palloni bianchi mondo e gratis le forniture per elite e a1 femminile…………………………….. nessuno ha voluto capire che un’azienda ITALIANA PRODUCEVA SOLO PALLONI PER NOI chiedete che business è stato per la mondo…………………
    poi la Federazione fa ritorni e ristorni di STORIA .IO non ho colpe da IMPUTARE A NESSUNO FEDERAZIONE O SOCIETA’ , MA OGGI MI SONO STANCATO LEGGENDO I COMMENTI ,,,,,LE DIFESE DI UNA O DELL’ALTRA PARTE .. In 5 anni di bologna ho partecipato a tutte o quasi le riunioni che decidevano qualcosa ;si tutte le decisioni le abbiamo prese noi ma vorrei che qualcuno mi smentisse se queste NON nascevano in una strada già ampiamente DISEGNATA ( Io alle famose riunioni prendevo appunti di tutti quelli che parlavano e dicevano e proponevano sottolineando i… a favore del potere , i sudditi leali e i non condivido ma mi adeguo PERCHè IL POTERE IN TUTTO IL MONDO INTIMORISCE…. E RICONOSCO AL POTERE DI AVERE PROVATO TUTTE LE DIREZIONI POSSIBILI PENSATE E SUGGERITE ma la mia modesta impressione e di cui ne rispondo personalmente è che era FINE SOLO A SE STESSO TROVANDO ANCHE POCHI INTERLOCUTORI…………………..PER LA GRANDE PAURA DI PERDERE I VANTAGGI CREATI e oggi sono deluso perchè il regno è pieno di POLVERE E RAGNATELE E OGNI TANTO CROLLA UNA TORRE, IL DOPO E’ UN TAM TAM PER CERCARE UN QUALCOSA O UN QUALCUNO CHE COSTRUISCA UN’ALTRA TORRE ……………………………. MA P.OTERE ………………….QUANDO GLI ATTORI NON RIUSCIRANNO PIU A FARE I LORO SPETTACOLI PERCHE’ UN PROGETTO REALE NON C’E’ ANCORA-ANCORA-ANCORA……………….. Ho provato a fare una lega delle società di A1 e A2 e lo comunicato al POTERE , che egli stesso chiedeva dopo il fallimento del progetto Elite, a 48 Società ho manda-dato una sorta di statuto dA discussione, e anche al potere l’ho dato perchè ne fosse a conoscenza senza segreti e senza MAMAMAMAMAMAMAMAMA TUTTI MI HANNO PARLATO E DETTO COSE IO MI SONO FERMATO TRE MESI PER MOTIVI PERSONALI E IN QUESTI TRE MESI SOLO IN TRE HANNO RICHIAMATO PER CHIEDERE EEEE ALLORA………………….. LI RINGRAZIO ma ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, io posso fare, parlare, insistere, stimolare E cercare MA DOVE SIETE ……………. E AL P.OTERE DICO RISPARMIO SEMPRE DI PIù FINCHE’ UN GIORNO DOVRO’ RISPARMIARE ANCHE SULL’ARIA CHE RESPIRO……………………… STIAMO E SIAMO SEMPRE MENO GIOCATORI E SOCIETA’ POSSIBILE CHE IO SIA PAZZO A VEDERE DA SOLO QUESTA COSA.. P.OTERE E’ ORA DI APRIRE VERAMENTE LA FINESTRA SUGLI ORTI E SUGLI ORTOLANI E ( se loro non sono abbastanza propositivi SULLE COLTIVAZIONI E SUI PRODOTTI) ci pensi lei ma con una DOMANDA DENTRO………………………… VOGLIO ESSERE RICORDATO PERCHE’ HO COSTRUITO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! chiedo scusa ha TUTTI ma sono stanco dei discorsi …avrei fatto,, se fossi farei,, se avessi potere farei e che c………o FACCIAMOLO Eros Oriani IO nel mio piccolo ciò provato e riconosco di non essere furbo MA chiedo ai furbi se tutti noi C………..I moriamo i furbi che FANNO

  46. Marco Trespidi said:

    L’addetto stampa era in assoluta buona fede. Altri lo erano molto meno.

  47. matteo said:

    Sicuramente i problemi della pallamano in italia sono tanti e importanti però se tutti facessero come Fasano che lavora con i giovani e quasi tutti fatti in casa forse andrebbe meglio. Malavasi si lamenta ma in squadra ha 5 stranieri e altrettanti argentini e lascia in panchina i pochi giovani che gli sono rimasti. Il risultato? rubiera ha speso molto di più del Fasano, è dietro in classifica e a vedere le partite ci sono 4 gatti. Sicuramente Fasano non vinceremo lo scudetto e forse arriveremo dietro a rubiera ma sono contento del mio Fasano e di fare il tifo in un palazzetto sempre pieno di gente.

  48. matteo said:

    Se vuoi lascio perdere, però dimmi cosa ho detto che non va? ho sbagliato il numero di stranieri o argentini? perchè sulla posizione in classifica attuale è solo aritmetica.

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