Ecco a voi Michael Millet

Ai più, per ora, dice poco o niente questo nome. Eppure Michael Millet da Itteville, poco più di 20 km da Parigi, promette di fare davvero bene. Il nuovo acquisto della Pallamano Intini Noci ha parlato in esclusiva per PallamanoItalia.

182 cm X 76 kg, 21 anni a settembre, simpatico e socievole per quanto visto nella settimana in cui è stato in prova a Noci e nella piacevole chiacchierata avuta con lui, Michael ha un chiodo fisso: “lavorare. Non mi piace stare tutto il giorno senza fare niente, la pallamano venendo in Italia diventerà il mio lavoro. Non verrò in vacanza e non vorrò stare in tribuna. Voglio giocare, divertirmi e divertire ed arrivare il più in alto possibile con questa squadra”.

Saranno 1500 i chilometri che lo separeranno da casa, ma a lui non sembra tanto un problema: “mia madre è italiana, l’Italia è il mio secondo paese e sogno da quando ero piccolo di venirci. Poi, nella settimana a Noci mi sono trovato molto bene e spero sarà ancora così quando ci ritornerò (il 16 agosto, ndr). La società mi è sembrata una grande famiglia”.

Ha un fisico che gli permette di giocare sia da centrale che da ala, e quando gli chiedo dove preferirebbe giocare, la risposta è secca: “centrale. Mi piace il gioco di mister Iaia, abbiamo la stessa visione della pallamano. Mi piace giocare in velocità, a ritmi alti. E credo che appena riusciremo a trovare la giusta intesa con i compagni potremo davvero fare bene”.

La risata che mi fa sentendomi parlare di differenze fra la pallamano italiana e quella francese è scontata. “Io ho iniziato a giocare a 5 anni e già in Under 14 si è molto più forti fisicamente, tecnicamente e tatticamente”.

Deciso, determinato. Sembra non voglia lasciare niente al caso Michael Millet da Itteville. “Devo lavorare per giocare sempre, e quando lo farò sarà all’insegna dello spettacolo. La girella è un tiro normale per me”.

Infine, con il suo italiano che dà al napoletano mi dice: “questo devi scriverlo, è importante. Da quando ho iniziato a giocare ho sempre avuto grande attaccamento alla maglia, è una delle prime cose che mi hanno insegnato. E sarà così anche a Noci”.

Questo è Michael Millet, da oggi italiano a tutti gli effetti. 21 anni e le idee ben chiare: centrale, lavorare e divertire.

di Sergio Palazzi

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One Comment;

  1. Andrea said:

    Chi mi saprebbe dire che fine ha fatto questo ragazzo?
    Lo sto cercando ma non riesco a contattarlo da nessuna parte.

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