La Serie A1 Maschile da quando, cinque anni fa, è diventata la seconda serie nazionale ha vissuto di grande equilibrio, grandi emozioni, sfide fra nobili decadute e un ambizioso “terzo stato” che hanno regalato storie importanti e particolari. In questo inizio di stagione l’Imex Marsala ha rappresentato una piacevole sorpresa, soprattutto per il risultato ottenuto in Coppa Italia e PallamanoItalia è andata a scoprire la squadra siciliana attraverso uno dei suoi giocatori più rappresentativi, Fabio Marrone.
Marrone, classe 1979, originario di Mazara, è il centrale ed il bomber dell’Imex Giovinetto Marsala. Cresciuto nella Pallamano Mazara con la quale ha vinto il campionato di Serie A2 e disputato tre stagione in Serie A1, quando era la massima serie, è da cinque stagione a Marsala, intervallate da una esperienza a Cosenza.
PALLAMANOITALIA: Ciao Fabio e benvenuto su PallamanoItalia. Iniziamo da te questo viaggio alla scoperta della nuova Serie A1 e dei suoi protagonisti. Tu lo sei sicuramente stato nelle gare di Coppa Italia e in questa prima giornata di campionato. Dovendoti presentare, che giocatore è Fabio Marrone?
FABIO MARRONE: Salve a tutti i lettori di PallamanoItalia. Sono un ragazzo che gioca a pallamano da ormai più di 10 anni e l’ho sempre fatto con il massimo impegno e passione, uno dei tanti appassionati di questo sport, che trova questo sport uno dei più belli in assoluto anche se spesso sottovalutato. Un ragazzo che crede più che altro nello sport inteso come spirito di squadra e amicizia.La Coppa Italia è stata una bellissima esperienza, nessuno di noi certamente credeva di poter passare il primo turno contro una squadra forte come l’Albatro, e quindi affrontare il Bologna United agli ottavi, ma con l’impegno e la determinazione abbiamo ottenuto un primo piccolo obiettivo.
PI: All’esordio in campionato, ed in Serie A1, siete stati sconfitti in trasferta ad Altamura. Una gara equilibrata e decisa da qualche episodio. Qual è stata la chiave del match?
FM: Sabato scorso è stata una partita molto difficile, l’Altamura è una squadra molto combattiva e che non molla mai. Credo che la partita sia stata condizionata dall’espulsione dopo soli 10 minuti di gara di Baldo D’Angelo, uno dei giocatori nostri più importanti. La mancanza di un giocatore in quel ruolo che poteva sostituirlo e il lunghissimo viaggio penso che ci hanno penalizzato, ma grande merito va all’Altamura.
PI: Dopo aver segnato 45 reti in cinque gare di Coppa Italia – attualmente sei il capocannoniere della manifestazione – hai debuttato in Serie A1 con una prova da dodici gol. Punti al titolo di miglior bomber della Serie A1?
FM: Sinceramente non credo che questo sia così importante, tanti dei miei gol sono merito del lavoro fatto dai miei compagni. Certo, segnare fa sempre piacere e spero di farlo ancora per aiutare la squadra a vincere le partite e fare un buon campionato.
PI: Dando uno sguardo al campionato, chi vedi come favorite per la promozione?
FM: Quest’anno penso che il campionato sia molto equilibrato. Squadre come Albatro, Ambra, Gaeta, Ancona hanno un organico superiore e si giocheranno il campionato, ma dovranno fare i conti con tante squadre compresa la mia che non renderanno loro la vita facile.
PI: Le intenzioni dell’Imex Giovinetto Marsala, invece, quali sono? Una salvezza tranquilla può andare bene nella stagione di esordio in Serie A1?
FM: L’Imex Giovinetto Marsala per la prima volta nella sua storia disputa un campionato di serie A1, sarebbe da presuntuosi non accontentarsi di una salvezza tranquilla, poi il campionato rivelerà i valori delle squadre e si dovrà cercare di raggiungere il miglior piazzamento possibile nel rispetto di una società che ha fatto tantissimi sforzi economici per permettersi di disputare questo campionato.
PI: Ci sono stati alcuni cambiamenti importanti in squadra, a partire dall’allenatore – Andrea Vultaggio ha preso il posto di Onofrio Fiorino – e in campo con gli arrivi degli argentini Fuente e Galarza, ma le prestazioni in Coppa Italia dimostrano che la squadra non ne ha risentito…
FM: E’ vero, Fiorino dopo tanti anni ha deciso di lasciare la guida della squadra per dedicarsi a tempo pieno al ruolo dirigenziale, una scelta che si è rivelata positiva e che serve a far crescere la società, positiva anche per il lavoro svolto da Andrea Vultaggio che nonostante le difficoltà di organico sta riuscendo a ottenere il massimo da ogni giocatore. Poi gli arrivi di Fuente e Galarza, due ragazzi in perfetto stile Marsalese, pieni di grinta e voglia di vincere con un ottimo valore tecnico hanno rinforzato la nostra squadra.
PI: L’anno scorso hai vissuto l’esperienza della Serie A2 con i sottogironi, quest’anno disputerai la Serie A1 a due gironi. Qual è la ricetta giusta?
FM: La Pallamano Italiana purtroppo negli ultimi anni è stata troppo condizionata dai problemi economici delle società. Ogni anno si cerca sempre di ovviare a questi problemi con scelte più o meno discutibili. Certo fare i sottogironi a mio parere fa abbassare notevolmente il livello dei campionati, l’ideale sarebbe tornare al girone unico con le squadre più forti tra A1 ed Elite e i due gironi di A2, a mio parere la formula giusta per alzare il livello dei nostri campionati, ma che forse penalizzerebbe troppo le società.
PI: Un altro problema della nostra pallamano, e soprattutto in Sicilia, sono gli impianti. L’Imex Marsala è costretta a giocare a Mazara, distante poco più di 20 km; il Girgenti ha rinunciato alla Serie A1 per la mancanza di un impianto idoneo per la categoria. Tu, mazarese, in un certo senso giochi in casa, ma com’è giocare distanti dal paese per cui effettivamente si gioca?
FM: Come ho detto prima spesso è la passione per questo sport che ti porta a fare certe scelte, succede per noi giocatori ma anche per le società. Non giocare a Marsala davanti al nostro pubblico dispiace molto e penalizza la società, costretta a volte a dover fare delle rinunce importanti come il Girgenti, che magari non ha avuto più la forza di andare avanti in quella maniera.
Grazie Fabio e buona fortuna a te ed alla tua squadra per il campionato di Serie A1 appena cominciato.
di Sergio Palazzi