Il TNA squalifica Dalla Costa per 1 anno – Petazzi: “La giocatrice è innocente”

dallacostaTegola sulla Pallamano Cassano Femminile che perde una delle sua giocatrici di punta, Ilaria Dalla Costa, squalificata dalla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping per 1 anno. Di seguito la sentenza:  “L’atleta Ilaria Dalla Costa (tesserata FIGH), visti gli artt. 2.4 e 4.3.3 delle NSA, è stata squalificata per un anno, a decorrere dal 27 ottobre 2015 e con scadenza 26 ottobre 2016 e condannata al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfetariamente in euro 378,00”.

A fare da portavoce e a spiegarci i fatti è il Presidente Massimo Petazzi, che proprio ieri pomeriggio con la Dalla Costa, è stato a Roma per assistere al procedimento. I fatti: “Ilaria è inserita nel gruppo – ”WhereAbout” – di atleti, che possono essere sottoposti a controlli antidoping perchè atleti di interesse nazionale. Per questi controlli sono richiesti dei dati di reperibilità, sono cioè dei documenti che forniscono i dati necessari per consentire agli organi di competenza di trovare la giocatrice ad un dato indirizzo per essere sottoposta a controlli antidoping. La mia giocatrice ha ricevuto tre interpelli da parte dell’organo per il controllo: la prima volta, non è riuscita a comunicare i dati perchè le credenziali di accesso online in suo possesso erano bloccate, segnalandolo con una mail.  Al secondo interpello, non riuscendo ancora ad accedere al sistema, ha scambiato una serie di mail con il Coni per risolvere concretamente il problema. Il Coni ha risolto il problema fornendo le giuste procedure di accesso al sistema e Ilaria è riuscita a fare tutte le comunicazioni del caso. Al terzo interpello invece succede che la Dalla Costa non è stata trovata a casa per fare i controlli perchè si trovava ad assistere la nonna gravemente malata e per questo è stata fornita una certificazione medica che attesta quanto dichiarato dalla giocatrice. Tale certificazione però non è stata presa in considerazione. Per questo la squalifica”.

Il Presidente ci tiene a sottolineare: “Ilaria non è stata squalificata per utilizzo di sostanze stupefacenti ma da un lato non aver fornito le credenziali nei tempi e nei metodi prescritti, dall’altro per una mancata reperibilità al momento del controllo. Questo dev’essere chiaro, anche perchè durante i recenti campionati è stata sorteggiata più volte per essere controllata, risultando negativa agli esami prescritti e dunque assolutamente a posto. Per di più, Ilaria, davanti ai giudici ha espresso più volte la volontà di essere sottoposta anche immediatamente, o comunque a prima richesta,ad analisi ma con risposta negativa”.

Alla giocatrice rosso blu rimane perciò l’inibizione da qualsiasi attività federale fino al 26 ottobre, salterà quindi gli impegni con la nazionale italiana e, ciò che preme al Presidente, la corsa allo Scudetto: “Sono molto deluso e in parte contrariato perchè ritengo Ilaria sostanzialmente innocente in quanto, al di la di apparenti comportamenti contrari al regolamento antidoping, nella sostanza non appaiono responsabilità di effetto: trattandosi di atleta dilettante e dunque con ben altre priorità nella vita di tutti i giorni, oltre che sia anche dimostrato un vizio di sistema mal funzionante nelle procedure, non per responsabilità dell’atleta; e poi un dato oggettivo di irreperibilità per un problema grave famigliare.  Lei comunque non ha mai evidenziato una precisa volontà di eludere i controlli anzi li ha poi addirittura sollecitati per sottolineare la sua trasparenza nei confronti dei doverosi controlli antidoping

Farete ricorso? “Dobbiamo aspettare 30 giorni per avere la documentazione della sentenza e poi valuteremo. Dal punto di vista morale vorrei fare ricorso perchè Ilaria non appare alla fine colpevole in tutto e per tutto come sopra abbiamo tentato di spiegare, mentre osservando da un altro punto di vista è stata inflitta la pena di un anno, cioè la minima se un’atleta risulta colpevole in questi casi, peraltro con decorrenza dalla data della terza inadempienza ossia dal 25/10/2015. Quindi  rimangono solo 7 mesi da scontare. Il problema è che stiamo affrontando una fase del campionato importante e la situazione potrebbe risultare seriamente compromessa venendo a mancare una giocatrice importante come lei, ciò con tutte le conseguenza del caso a livello sportivo, di supporto e masmediologico”.

di Federica Scutellà
[fonte: VareseSport]

4 Comments

  1. Cucalento said:

    Non entro nel merito delle “diverse” sanzioni comminate dal TNA a Vaccaro e alla Dalla Costa(la famosa retroattivita’) su cui peraltro ritengo giuste le perplessità’ espresse su altri siti.
    Quello che è’ sicuro è’ che le regole sono probabilmente poco chiare o difficilmente rispettabili per dei dilettanti(visto che così’ tanti, anche atleti di interess olimpico nell’atletica, ci sono rimasti invischiati!) e poi, sempre per fare delle giuste distinzioni fra professionisti e dilettanti, mi pare che i dirigenti dei giocatori/trici interessati/e non abbiano fatto bene il loro “lavoro”!

  2. Primaedoping said:

    Oltre trenta squalificati di molte federazioni… la norma non funziona è chiaro, ma i dirigenti dovevano starci attenti

  3. Gino said:

    Invece di lamentarsi…il dirigente poteva adoperarsi per aiutare la ragazza ad inserire i dati…..idem la storia di vaccaro. A FARE siamo super dilettanti allo sbaraglio, a parlare siamo da Final Four !!!
    Ps: nell’altro sito, i mega dilettanti….addirittura compatti a condannare la retroattività….povera pallamanina!!!!!

  4. RenatonZanovello said:

    Attenzione,come e’ normale notizie di informazioni personali sono patrimonio degli atleti e Dell ente di controllo ,i dirigenti per la privacy non potrebbero mettere il becco,magari però’ un po’ di pressione e attenzione perché gli atleti lo facciano si,sono molto dispiaciuto per Ilaria come lo ero per Vaccaro,farsi il culo in palestra per 5 sere la settimana e poi dover stare fermi un anno per questo…..certo come dico sempre le regole sono queste e questo tipo di errori dimostrano che probabilmente il sistema e’ farraginoso . Le regole ci sono e vanno rispettate ,dopo se sono complicate o sbagliate si può e si deve intervenire

  5. Matte said:

    In un lasso di tempo di tre interpelli una persona non riesce a fornire i propri dati ? Che è celebrolesa ?
    Mah ….

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