Qual. Mondiali U21: passano Olanda e Bielorussia, out Ungheria e Croazia

euro1Qualificazioni interessanti e con qualche sorpresa quelle che si sono disputate nello scorso week end in otto gruppi sparsi per tutta Europa. In palio c’erano gli otto biglietti validi per l’accesso alla fase finale del Campionato Mondiale U21, riservato quindi ai nati nel biennio 94-95.

Alla fine le nazioni che si sono guadagnate il visto per i mondiali Brasiliani in programma la prossima estate, sono la Russia (passata per differenza reti dopo essere arrivata a 4 punti assieme ad Austia e Slovacchia), Francia (che ha dominato su Polonia, Repubblica Ceca e Macedonia), Olanda (che ha superato oltre a Israele e Gran Bretagna anche l’Ungheria, vincendo 19-18 la sfida decisiva), la Norvegia che in un girone tutto ‘Nordico’ ha superato Islanda, Lituania ed Estonia, la Bielorussia che ha avuto ragione di Montenegro e Kosovo prima di battere 27-25 la Svizzera nella gara decisiva, la Romania che ha fatto fuori a sorpresa la Croazia e la Slovenia, anche se solo per differenza reti nei confronti dei croati (23-23 lo scontro diretto) oltre alla Bulgaria.

Infine nei due gironi da tre squadre, la Spagna ha superato senza affanni il Portogallo e l’Ucraina mentre la Serbia ha timbrato il visto con un pareggio (15-15) contro una Grecia condannata solo dalla differenza reti negli scontri diretti contro le Isole Faroer. Sicuramente da raccontare questo concentramento, fatto di punteggi bassissimi e durante i quali la Grecia ha prima pareggiato a sorpresa 21-21 con le Isole Faroer (poi strabattute dalla Serbia 34-21) ma poi ha sfiorato l’impresa contro i Serbi.

foto2Il punteggio finale (15-15) è incredibile per una partita di questo livello, e gli ellenici erano addirittura avanti 6-5 alla fine del primo tempo. La Serbia si è salvata nel finale anche grazie alle sette reti di Stevan Sretenovic, terzino di 200 cm che si è caricato sulle spalle la sua nazionale evitando un’eliminazione che sarebbe stata una specie di psicodramma per il movimento Serbo.

Le qualificazioni sono state anche una vetrina per vedere i migliori giovani del continente sfidarsi sul parquet, anche se occorre ricordare che la Germania, in qualità di campione europeo in carica, non ha avuto bisogno di scendere in campo essendo qualificata di diritto.

Tornando alle individualità, il titolo di capocannoniere delle qualificazioni è stato vinto dal Bielorusso Hleb Harbuz, centrale di 194 cm per 87 chili che già gioca in Russia, nel San Pietroburgo. Per questo ragazzo, considerato dagli addetti ai lavori una delle stelle nascenti della pallamano del futuro, 25 reti in tre partite anche se bisogna annotare che proprio nella partita decisiva contro la Svizzera le sue 8 reti sarebbero state di più se non avesse rimediato un cartellino rosso nel secondo tempo.

Al secondo posto della classifica marcatori un altro giocatore di sicuro avvenire: lo slovacco Lukas Urban, anche lui centrale, in forza al Tatran Presov: 24 reti per questo atleta di quasi due metri e di 96 chili di muscoli.  Infine una annotazione non per un super cannoniere ma per uno dei giocatori più decisivi di questo turno: il centrale olandese Luc Steins, centrale ‘tascabile’ (175cm per 75 kg) della formazione olandese dell’OCI Nitrogen Lions, autore di 7 reti nella partita contro l’Ungheria.

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