Il Presidente FIGH Purromuto: “Pallamano, cantiere aperto e in piena attività…”

28955Il presidente della FIGH, Francesco Purromuto ha rilasciato all’agenzia di stampa Italpress una intervista di fine 2014 pubblicata oggi. Un punto della situazione piuttosto vasto, con tanti temi toccati. Tra i più interessanti: l’appoggio alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024, la riapertura al girone unico in Serie A – “ma a condizione che ci sia un numero sufficiente di società in grado di assumere l’impegno” -, l’annuncio di un All-Star Game della pallamano italiana.

Ripercorriamo i passaggi più significativi dell’intervista, dividendola per temi.

Serie A: girone unico, perché no?

Siamo tutti d’accordo e devono esserlo anche a Roma: l’attuale formula del campionato di Serie A, i famosi tre gironi, non premia lo spettacolo e l’agonismo. O almeno, lo fa esclusivamente nella fase finale dei play-off. Ma ha avuto il pregio innegabile di ridurre fortemente distanze e costi del campionato vertice in un momento, l’anno 2011, in cui parlare di “Elite” era diventato anacronistico e fuori luogo e in cui la crisi economica (oggi come allora, per la verità) aveva stretto la pallamano e lo sport in generale in una morsa terribile.

“Rivendico la lungimiranza del Consiglio Federale nell’avere fatto una scelta forte varando l’attuale formula a tre gironi, una scelta per certi versi difficile ma senz’altro a sostegno delle società”.

Poi la riapertura al girone unico, ma a patto che…

“Per ciò che riguarda il futuro non escludo che la Federazione possa valutare la formula a girone unico, ma questo sarà possibile a condizione che ci sia un numero sufficiente di società in grado di assumere l’impegno a svolgere un campionato di vertice con caratteristiche e standard elevati, in grado di valorizzare il movimento, con l’intento di ben figurare in Europa e garantire così un’immagine vincente della pallamano italiana”.

“Una scelta quanto mai opportuna”, poi, viene definita da Purromuto l’accorpamento dei campionato di Serie A2 e Serie B nel femminile, che hanno dato vita in questa stagionale alla 2^ Divisione Nazionale.

sochi-olympic-games-security-ftrRoma 2024 grande opportunità

Com’è noto il 16 dicembre scorso il Presidente del CONI, Malagò, e quello del Consiglio, Renzi, hanno ufficializzato la candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024. Inutile dire che ospitare un’Olimpiade in casa vorrebbe dire per la pallamano italiana prendere parte probabilmente (c’è Tokyo 2020 nel mezzo) per la prima volta in assoluto alla manifestazione sportiva per eccellenza, la più prestigiosa e importante in assoluto.

“Credo che la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici 2024 rappresenti una grandissima opportunità per l’Italia e per lo Sport italiano, anche se da affrontare con senso di particolare responsabilità […] Un’opportunità, quella di Roma 2024, che dovevamo cogliere e che rappresenta un’avventura emozionante e stimolante, anche per la pallamano italiana. La nostra disciplina è tra le più praticate al mondo e anche alle ultime Olimpiadi, a Londra nel 2012, ha giocato un ruolo di primo piano essendo stata tra quelle in grado di attirare il maggior numero di spettatori; dunque lavoriamo affinché anche il grande pubblico italiano possa finalmente avere la possibilità di ammirare la spettacolarità di questa disciplina”.

Roma 2024 e gli impianti

Quello che la pallamano vive a Roma è un problema forse meno noto di altri, ma che in realtà pregiudica molte opportunità (soprattutto in termini promozionali) al nostro sport: l’assenza di un impianto idoneo ad ospitare gare ed eventi internazionali proprio nella Capitale. Le possibili Olimpiadi di Roma 2024 vengono allora viste come un’opportunità anche in questo senso dal Presidente Federale, come spiega nella sua intervista:

“Sono fortemente convinto che l’occasione della candidatura olimpica debba per noi essere vissuta certo in chiave agonistica, ma al contempo debba potersi anche trasformare nella eredità di un impianto, di una ‘casa’ per la pallamano italiana. Oggi, una metropoli come Roma, la nostra Capitale, non può essere scenario di incontri ed eventi internazionali di pallamano proprio perché non esiste una struttura idonea. E a questo occorre dare soluzione”

DSC_0264Nazionali e Futura

Quello delle Nazionali è sempre il tema più delicato da trattare, soprattutto nella nostra pallamano, dove il gap da ricucire col resto d’Europa non è cosa da poco. Vuoi o non vuoi, la situazione è quantomai viva e attiva: l’Italia maschile, guidata da Radojkovic, è impegnata in amichevoli internazionali almeno una volta al mese. Capita anche che, di ritorno da Riga dopo un torneo, gli azzurri vengano già riconvocati per affrontare l’Iran (che va ai Mondiali) in amichevole a Chieti, dal 6 al 9 gennaio.

“Sono molto soddisfatto dell’intenso programma che abbiamo varato per consentire alla Nazionale maschile di presentarsi in maniera ottimale al primo turno di qualificazione agli Europei 2018. La squadra si è già radunata in 5 diverse occasioni, affrontando in amichevole avversari del calibro di Israele, Finlandia, Belgio ed Egitto, squadra che prepara i Mondiali di Qatar 2015 […] Posso confermare dunque che anche nei prossimi mesi del 2015 la squadra terrà questo ritmo di lavoro, per arrivare nelle migliori condizioni possibili alle gare di qualificazione di Aprile e Giugno contro Kosovo e Romania. Lo sforzo che la Federazione sta facendo è senza precedenti, teso a creare un percorso di avvicinamento agli impegni internazionali, con l’obiettivo, naturalmente, di aumentare il livello di competitività dei nostri atleti”.

Sulla Nazionale femminile e sul Progetto Futura, queste le dichiarazioni:

“Contro la Fyr Macedonia in particolare le ragazze hanno offerto due prestazioni di altissimo livello, tenendoci in corsa-qualificazione fino alla fine e per questo vanno ringraziate e sostenute. L’Islanda si è però rivelata più forte di noi e della Macedonia, ed è giusto che abbia vinto il girone. In ogni caso è da sottolineare che la nostra Nazionale si è presentata all’appuntamento ben preparata e con un gruppo di giovanissime atlete che, con l’impegno fin ora profuso, fanno ben sperare per l’avvenire. Mi riferisco in particolare al lavoro che viene portato avanti quotidianamente attraverso il programma di attività ‘in conservativa’ avviato dalla Federazione nel 2011 in prospettiva olimpica”.

“Per il terzo anno consecutivo le ragazze del team federale si confrontano con realtà estere. Quest’anno è stata scelta l’Ungheria, una delle nazioni di maggiore prestigio sul versante femminile, dove si svolge il campionato tra i più prestigiosi d’Europa. La partecipazione di Futura al campionato ungherese è frutto di uno specifico accordo con la lega magiara, attraverso il quale le nostre ragazze incontrano club di altissimo livello. Questa è la strada giusta, anche se, a distanza di quattro anni dalla nascita di un Progetto così ambizioso, caratterizzato da un’attività intensa di preparazione, credo sia naturale un momento di verifica per gli opportuni correttivi da apportare. E’ una riflessione, questa, che io e il Consiglio Federale intendiamo fare già a partire dall’inizio del 2015”.

Infine, tornando ai maschi, così sul progetto delle Rappresentative di Area avviato quest’anno:

“Si tratta di un progetto – mai realizzato nella nostra storia – che garantisce un costante monitoraggio degli atleti coinvolti, con il chiaro intento di non lasciare nulla al caso nell’individuazione e nella cura dei talenti che poi vestiranno la maglia azzurra. Questo progetto si affianca all’attività capillare che la Federazione porta già avanti da anni nelle aree che compongono la penisola, ovviamente anche sul versante femminile, e che alla fine della stagione culmina nell’appuntamento del Trofeo delle Aree, giunto alla 5^ edizione. Anche in questo caso la strada è sicuramente quella giusta, perché la principale ragion d’essere di una Federazione come la nostra è la selezione in chiave olimpica degli atleti di interesse nazionale e l’organizzazione di base, ovvero la costruzione dei vivai, una tematica che abbiamo l’orgoglio di avere già affrontato da tempo ed avviato con programmi seri e innovativi”.

Eventi: nasce l’All-Star Game 2015

Sull’attenzione rivolta all’organizzazione degli eventi e all’immagine della pallamano italiana nell’ultimo biennio:

“L’ultimo biennio ha rappresentato un punto di svolta importante nell’attenzione che la Federazione ha rivolto ai suoi appuntamenti di maggiore richiamo. Parlo di gare delle Squadre Nazionali, ma anche dei Play-Off, delle Final Eight di Coppa Italia e della FIGH Supercoppa. Un bouquet di eventi importante, sia al maschile che al femminile, al quale la FIGH rivolge un’attenzione diversa, oggi, sotto l’aspetto organizzativo e d’immagine. Parlano da sole le partnership già avviate, i momenti rivolti alla pallamano giovanile, alle scuole e le iniziative collaterali create per valorizzare gli eventi di punta del movimento. Per quanto riguarda le gare interne delle Squadre Nazionali, poi, la Federazione, nonostante le note problematiche in tema di impiantistica anche a causa degli standard imposti dalla Federazione Europea, sta cercando di variare il più possibile le sedi degli incontri, proprio per dare la possibilità alle società che si sono rese disponibili ad ospitare, di capitalizzare al meglio in termini d’immagine ciò che può rappresentare il fatto di avere nella propria città il team azzurro. È un lavoro, questo, complesso e articolato, ma che ci sta dando ragione, come dimostrano le decine di migliaia di appassionati, in costante aumento, che affollano i palazzi dello sport o che seguono la pallamano anche in televisione”.

Nasce l’All-Star Game:

“La pallamano è una delle discipline più spettacolari in assoluto. Innamorarsene, dopo aver visto qualche azione, è facile. Per questo la Federazione ha deciso di esaltare ciò che questo sport ha nel DNA, ovvero lo spettacolo, con un evento dedicato a tutti gli appassionati: l’All-Star Game della pallamano italiana, che opporrà la Nazionale ai migliori atleti non italiani del campionato di Serie A. È un’altra sfida che vogliamo fortemente affrontare”.

Sul futuro

“Tante sono le novità che abbiamo introdotto nel sistema e gli scenari nuovi che devono e possono aprirsi per il movimento della pallamano italiana. Molte delle iniziative dovranno essere realizzate in sintonia sempre maggiore con le società. Si avverte l’esigenza di una riorganizzazione federale in taluni settori, ma anche da parte delle stesse società e del loro rapporto con la Federazione, della loro partecipazione alla vita federale. In questo senso vanno idee e progetti come l’introduzione di attività certificata che possa valorizzare il lavoro di quelle società in grado di contribuire al meglio ai progetti federali, che poi non sono altro che i progetti delle Squadre Nazionali e dunque la vera e unica finalità di un movimento olimpico quale quello dell’handball”.

Il tema della formazione:

“E poi c’è anche il tema importante della formazione e dell’aggiornamento. Anche in questa direzione siamo intenzionati a dare una ulteriore spinta, un impulso da associare prevalentemente al Progetto delle Rappresentative Federali di Area maschili, che con le loro gare stanno creando l’occasione per veri e propri mini-eventi in grado di coinvolgere le piazze anche più piccole della pallamano. L’idea della Federazione, allora, è quella di legare ai match delle Rappresentative dei momenti formativi, completamente gratuiti e della durata di un intero week-end, rivolti ai tecnici e ai dirigenti del territorio. Il tutto, affiancato alla già viva attività portata avanti sul territorio nazionale”.

Il territorio:

“In tale direzione credo debba evolversi anche il ruolo dei dirigenti federali regionali, i quali dovranno prevedere sempre maggiori momenti di interlocuzione con le realtà che animano il territorio, avendo tra le priorità le società, il mondo della scuola e delle università, con progetti mirati e iniziative specifiche che terranno conto della forza promozionale che i nostri eventi di punta hanno avuto, hanno e dovranno necessariamente sempre di più avere in futuro”.

Il 2015:

“Insomma, la pallamano italiana, come un cantiere aperto e in piena attività. Reputo di grande importanza l’attenzione, anche in termini di aumento dei contributi olimpici per l’anno 2015, che il CONI ha riservato alla nostra Federazione e, di fatto, a tutto il movimento della pallamano, dimostrando di credere e di sposare a pieno i nostri progetti in prospettiva olimpica, oltre che il percorso, avviato con forza nell’ultimo biennio, di sempre maggiore diffusione del ‘prodotto pallamano’. Un plauso al Presidente Malagò e al CONI per il lavoro fin qui svolto, il mio grazie al movimento per come sa affrontare e resistere al disagio di una crisi che colpisce tutto lo Sport italiano e i miei auguri per un fantastico 2015 a tutti”.

di Luca Zadra

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15 Comments

  1. luca said:

    Alcune considerazioni:
    1- le squadre per fare una serie A unica, almeno ad 8, ci sono già. Il problema è che bisogna tapparsi le orecchie e non ascoltare lamentele e piagnistei delle altre 20
    2- Futura non gioca nel campionato Ungherese!
    3- creare eventi in occasione dei raduni d’area… E’ una vita che dico queste cose sul “creare eventi” anche in occasione di piccoli avvenimenti. Pero, cara Federazione, alla base ci sta la comunicazione e la collaborazione con i club che ospitano. E qui difettiamo, difettiamo di tanto… Per migliorare charter ebbe solo un po di attenzione e considerazione
    4- non è vero che non si è mai giocato un All Star Game. Avvenne all’inizio degli anni 90.
    Comunque, buon anno a tutti

  2. marghe said:

    Sembra che sia arrivato ieri a guidare il movimento della pallamano. [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA]

  3. Marco Trespidi said:

    Luca quindi Budapest è in Moldavia presumo secondo la tua geografia….

  4. Pallamanista said:

    Caro presidente tante belle parole e programmi obiettivamente, però per chi vorrebbe praticare questo meraviglioso sport e si trova imbrigliato in una società senza organigramma e persone con cui parlare e che non lascia liberi i suoi giocatori di poter giocare un aiuto celere si potrebbe dare anzichè non dare risposte e rimanere nel limbo del “non so boh vedetevela voi”.
    Così non si incentiva il movimento ma lo si azzera, ma nonostante questo tutti noi atleti “in stand by” non perdiamo la passione e soprattutto la speranza di poter giocare regolarmente con società serie e preparate.

  5. LupinIII said:

    Bisogna tornare al girone unico più velocemente possibile.
    Bisognerebbe fare un sondaggio tra le società di A1 (per lo meno tra le prime due due ogni girone) per vedere cosa pensano.
    Bisogna puntare a riavere le 5 categorie, allargando la base, e creare una youth league.

    • incompetenza said:

      Bolzano si, Pressano si, Trieste no, Romagna no, Carpi si, Ambra ni, Fasano ni, Ancona no, Fondi no.
      Tre sicure, due forse. Ce ne vogliono almeno altre 3 per fare un qualcosa che assomigli a un campionato. Albatro? Gaeta? Cassano? Merano? Brixen? Bologna? Devono dire tutte sì e sono dieci. Non credo che direbbero tutte si

      • indiscreto said:

        FONDI SI!!!
        è il modo migliore per crescere…. ed io metterei anche 2 stranieri + azzurribili (non naturalizzati)

  6. Quello vero (ex informato) said:

    E a che serve una prima lega a sei squadre? Almeno dieci, e dieci non ci sono, anzi nemmeno otto

  7. Lupin III said:

    non dicevo di fare una lega a 6 squadre, volevo solo che le prime 2 squadre di ogni girone (ma anche le prime tre) facessero uno dichiarazione pubblica sulla volontà di creare un girone unico. Per capire quali sono le intenzioni delle società…

  8. Lupin III said:

    TIpo…. Cosa pensi di un girone unico per la serie A1
    -sono d’accordo
    -non sono d’accordo
    -non rispondo/preferisco non rispondere

    Credo che l’opzione tre sia la favorita….

  9. supercoach said:

    Albatro,Brixen, Carpi, Bologna? meran, Fasano,Trieste, Cassano, Pressano Cologne?, il resto sarà dura sempre che queste siano d’accordo

    • Sanganchao said:

      Bolzano, Brixen, Appiano?, Merano?, Pressano, Mezzocorona, Trieste, Cassano Magnago, Romagna?, Carpi, Bologna, Estense?, Fasano, Siracusa, Fondi, Ancona? io la vedo così… Dieci-Undici sicure secondo me ci sono

      • incompetenza said:

        Trieste? Sì ahahahah. Romagna? Rido due volte. Mezzo? Ancona? Fondi? Ferrara? Mi scompiscio. Lo stesso Fasano due anni fa non si sarebbe iscritto

  10. competenza said:

    se ci sono davvero potrebbero fare delle dichiarazioni pubbliche. Mandino agli organi di stampa una dichiarazione ufficiale di disponibilità. se non lo fanno vuol dire che il girone unico non nasce perché non vogliono le società e non perché non vuole la Figh

  11. indiscreto said:

    – io credo che il primo metro dovrebbe essere un taglio orizzontale deciso d’ufficio dalla federazione. giorne unico con le prima 4 dei tre gironi…
    – 2 stranieri per cercare di alzare il livello sia delle squadre che del campionato, così facendo crescono molto di più anche i giovani apprendendo da giocatori di livello superiore.. come sono cresciuti gli ormai ultratrrentenni che ancora sono all’apice in Italia
    – contributi per le posizioni finali in campionato, dandop stimolo così alle squadre di crescere e fae sempre meglio
    poi ben venga tutto il resto
    ad oggi
    bozen, pressano, trieste, … cassano
    carpi, romagna, ambra, …. ferrara
    fasano, ancona, fondi… siracusa
    questo penso che oggi sia il meglio, un campionato appetibile dal pubblico e sponsor

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