Nei giorni scorsi ha avuto luogo a Doha, in Qatar, la nona edizione del Super Globe, il torneo mondiale per club. Tenutosi originariamente dapprima ogni cinque ed in seguito ogni tre anni, dal 2010 l’evento ha cadenza annuale, ed il luogo del suo svolgimento è, da allora, sempre la capitale del ricco Paese arabo.

Gli otto partecipanti erano i seguenti: per l’Europa i campioni continentali del Barcellona (nonché già vincitori del Super Globe nel 2013 e nel 2014) ed i secondi classificati del Veszprém, oltre alla wild card costituita dai Füchse Berlin; per l’Africa, il tunisino Club Africain e la seconda wild card, l’egiziano al-Ahly Sports Club; per l’Oceania, il team dell’Università di Sydney; ed infine, oltre ai padroni di casa dell’al-Sadd Sports Club, i brasiliani del Taubaté.

Il torneo, strutturato secondo la formula dell’eliminazione diretta, ha visto uscire già ai quarti di finale le compagini tunisina, egiziana, qatariota e brasiliana, lasciando il solo team australiano in qualità di semifinalista extraeuropeo.

Nella fase successiva, anche Sydney ha però dovuto (prevedibilmente) cedere il passo agli ungheresi del Veszprém, con un pesante score di 17 a 29. E’ però lo scontro successivo a riservare la sorpresa più grande, con il Barcellona che, per un solo punto, cede il passo alle Volpi berlinesi, ed è costretto ad accontentarsi del terzo posto dopo una vittoria per 30 a 20 sugli universitari australiani.

La finalissima si rivela alquanto combattuta, e solo nei supplementari esce il nome del vincitore: Belino, che la spunta per 28 a 27 sui forti campioni magiari grazie ad un ridottissimo parziale di 4-3 ottenuto in overtime andandosi a guadagnare il premio di 400mila dollari assegnato ai primi classificati, e risultando la seconda squadra tedesca dopo il Kiel (nel 2011) ad aggiudicarsi questo riconoscimento.

di Marco Meneghetti