Elite-Asobal, in comune c’è la crisi economica…

Si parlava del Conversano e dei problemi economici che mettono anno dopo anno in difficoltà le formazioni della pallamano italiana.

L’ultimo caso emerso in casa dei campioni d’Italia ha quindi portato alla luce un problema già noto: quello degli stipendi arretrati, delle scadenze, degli sponsor che abbandonano e lasciano club e movimento “in braghe di tela”.

Se dal punto di vista tecnico parliamo di ben altro pianeta, teoricamente vicina alla Serie A Elite è la situazione di molti club della Liga Asobal, dove la crisi economica si sta facendo sentire e sta condizionando non poco gli equilbri di uno dei campionati più spettacolari e seguiti d’Europa.

La protesta dei giocatori del Granollers è solo l’ultimo capitolo di una serie di bilanci in rosso, che poco c’entrano col pure ottimo terzo posto ai Mondiali da parte della Nazionale spagnola.

A parlare della crisi in cui riversa la Liga Asobal è stato Jordi Pallarés, presidente dell’Asociación de Clubes – la Lega, per intenderci -, in un’intervista rilasciata a Marca.com e pubblicata nella serata di ieri dalla testata sportiva iberica.

Aldilà delle singole situazioni di una realtà comunque distante, per seguito di pubblico e visibilità, dalla Serie A Elite, alcuni spunti interessanti giungono dalle parole di Pallarés.

Circa lo ‘smettere di pagare’, come soluzione per far fronte agli sponsor che spariscono, il presidente della Lega spiega: “Abbiamo creato una commissione all’interno dell’Asobal dove si potranno stabilire misure di auto-controllo. E’ l’unico modo. A partire da qui, ci appelliamo al senso comune”.

C’è anche chi però, come l’Arrate di Tin Tokic, deve fare i conti con un bilancio colmo di debiti: “L’Arrate doveva essere più caut0. Forse è vero, ma a volte prevale l’illusione che la testa”, commenta Pallarés.

Come risolvere la situazione? Secondo Jordi Pallarés la crisi lascerà i segni, ma tutto dovrebbe risolversi. “Noi siamo molto preoccupati – spiega –, ma penso che la maggior parte dei casi in difficoltà verranno risolte con la buona volontà. Non sarà così drammatico, anche se così sembra”.

Toccando altre tematiche, come il pubblico e il calendario ‘disordinato’ della Liga Asobal, il rappresentante dell’Asociación de Clubes conclude rispondendo ad un quesito sui progetti di professionismo nel massimo campionato spagnolo: “La differenza con le leghe professionistiche, come il calcio o il basket, è che i club sono società per azioni e, ovviamente, ben pochi di noi potrebbe qualificarsi come tali. E’ assurdo proporre il professionismo oggi”.

di Matteo Aldamonte

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2 Comments

  1. HandballMania said:

    visto? come in italia!!!!
    oggi la gazza ha pubblicato solamente il totale del bilancio dell INTER FC… in 5 anni -605 MILIONO DI EURO!!!!!!!
    io per -120mila € (tutti dovuti ad insoluti) ho preferito chiudere la mia attività…..NO COMMENT!!!
    Piazza pulita anche nel calcio, please!!!!!

  2. Andrea said:

    Peccato che in Italia questa “crisi” duri ormai da quasi 10 anni…

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