DUE MINUTI A… Michael Niederwieser: “L’anno prossimo al vertice, favorevole ai 3 gironi”

Niederwieser panchinaE’ considerato uno dei portieri più forti della pallamano italiana di tutti i tempi. Classe 1965, Michael Niederwieser è stato la “saracinesca” di Meran e Brixen, oltre che della Nazionale. La figlia Anika, terzino, ha seguito le orme paterne, essendo diventata un “pilastro” di Esercito-Figh Futura Roma e dell’Italia femminile. Da alcuni anni Michael Niederwieser è allenatore della Forst Brixen, squadra che punta sui giovani.

PALLAMANOITALIA: Hai appena conseguito, in Ungheria, il diploma in “Ehf Pro Coaching License”. Raccontaci la tua esperienza…
NIEDERWIESER
: “Ho conseguito il diploma dopo lo svolgimento di un master internazionale di 4° livello, da rinnovare ogni quattro anni. Grazie al master, in lingua inglese, ho ottenuto la licenza professionale di allenatore, licenza che fra due anni potrebbe diventare obbligatoria per chi allena squadre nazionali o impegnate in coppe europee. Il corso, molto intenso, è durato complessivamente tre settimane e si è concluso in Ungheria. Su venticinque partecipanti, due sono stati bocciati”.

P: Su quali argomenti verteva la tua tesi?
N:
“Ho analizzato gli interventi dei portieri delle due finaliste dell’ultima Champions League, Kiel e Flensburg. Era presente l’allenatore del Kiel, Gislason, da cui ho ricevuto anche i complimenti. E’ stata un’esperienza bellissima, perché mi ha permesso di confrontarmi con altre realtà, nonché parlare di pallamano con allenatori e docenti di chiara fama”.

Niederwieser_Michael_h_SSV_Brixen_2013P: Parliamo dei tuoi giovani: sei soddisfatto del lavoro svolto a Bressanone?
N: “Lavorare con i giovani richiede tempo e pazienza. Sono contento dei nostri progressi realizzati, nonostante il problema degli infortunati. Il prossimo anno confido, con due o tre rinforzi, di arrivare alle spalle del Bolzano. In Italia bisognerebbe creare, però, centri appositi, per far crescere i nostri ragazzi. Mancano, inoltre, allenatori e strutture. Nel resto d’Europa i campionati riguardano bambini dai sei anni in su”.

P: In Trentino Alto Adige sono presenti numerose società di pallamano, composte da giocatori locali molto interessanti. Saresti favorevole all’idea di creare un’unica squadra regionale che miri a conseguire un risultato importante in Europa?
N: “Sinceramente sarebbe più sensato creare centri per i nostri giovani. In Italia la pallamano non è uno sport professionistico, ma dilettantistico: gli atleti trentacinquenni che pongono necessariamente fine alla carriera si ritrovano senza pensione e senza contributi. I giocatori locali sono impegnati nelle loro attività lavorative: rischieremmo di dare vita a una squadra composta prevalentemente da stranieri. E, poi, per vincere una Champions occorrerebbero finanziamenti elevati: non disponiamo di altoatesini in grado di giocare ad altissimi livelli. L’unica strada percorribile, per l’Italia, è quella di far crescere i giovani”.

P: Tua figlia, Anika, è una delle giocatrici italiane più forti. Un tuo giudizio sul movimento femminile?
N:
“Il movimento è in crescita e Futura si è rivelato un progetto che funziona. Non capisco coloro che lo criticano. A mio parere, comunque, sarebbe necessario un centro per le ragazze dai quattordici anni in su”.

P: Ti soddisfa la formula con tre gironi del campionato attuale?
N: “Il livello dei giocatori italiani si è alzato rispetto al passato, perché è diminuito il numero degli stranieri. Un girone unico sarebbe la cosa migliore, tuttavia a causa della situazione finanziaria attuale delle società, i tre gironi non sono male. Inoltre offre la possibilità di assistere a numerosi derby, sempre molto avvincenti”.

P: Il tuo saluto a “PallamanoItalia”?
N: “Il vostro entusiasmo aiuta la nostra pallamano, in quanto riceve maggiore visibilità. Mi auguro di vedere una Nazionale sempre più forte: occorrono più progetti e meno litigi, per arrivare ai livelli di una volta. E’ importante, tuttavia, partire dal “basso”: dobbiamo unire le forze per realizzare, lo ribadisco, centri su misura per i nostri ragazzi”.

di Francesco Servadio

15 Comments

  1. Italo said:

    La formula a tre gironi sta finendo di ammazzare la pallamano. Evidentemente questo qui ha paura di venire a prenderle a Fasano Siracusa Fondi Conversano Noci ecc. E allora vattene a giocare in Austria

    • hahaha said:

      Magari fosse possibile…..anche SUBITO a vivere in Austria!!!

      • Bologna said:

        Perchè “magari fosse possibile…”?? Nessuno la trattiene in italia. L’Austria è una grande, vicina e fantastica possibilità che Lei ha… “anche come lingua tra l’altro”… Che cosa aspetta???

  2. nordest said:

    Uno scienziato per ciò che riguarda i portieri, per il resto [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA].Ha già mollato prima della fine del girone di andata paventando lo sfarzo dell’ anno che verrà. Buonanotte e sogni d’ oro.

  3. Handballmania said:

    @italo…. Noci? Quello di B? Non ne vedo altri mi pare. E cmq il Brixen non si tocca.

  4. NONsoNEANCHEperchèCOMMENTO said:

    Ma come si fa? il livello si è alzato ?? derby avvincenti?? Per piacere, per il bene della pallamano, non diciamo certe cose… Non faccio nomi ma, come accaduto con altri in passato che facevano dichiarazioni “strane” , aspettiamo di vederlo su una delle panchine delle nazionale..

  5. nordest said:

    Giustappunto sulla panchina della nazionale di briscola e tresette col morto. Ambalabà ciccì e coccò !

  6. Ddddisonoraaaaata said:

    C’è già stato sulla panchina della Nazionale, aveva dei crediti

  7. Intellighentia said:

    Ma come si fa a dire che il livello si è’ alzato ,cominciò a dubitare di quel 4 livello,la serie a2 di 7 anni fa in cui militava anche il Brixen auto retrocesso era 20 volte più competitiva va bene essere filo federazione per evidenti motivi ,ma da un uomo di sport mi aspetto più logica,vuoi contratti regolari e contributi e pensi che un campionato diviso in 3 sia appetibile per veri sponsor? Ma in Ungheria un po’ di marketing?

  8. gino said:

    Ottima intervista che farà aprire gli occhi a chi di dovere…..e prima di prendere tre rinforzi prenderà un nuovo……

      • gino said:

        non ho il quarto livello, non parlo tedesco non conosco Gislason non mi piacciono i tre gironi vedo il LIvello bassino e a brixen, in bar, mormorano….cmq buone feste

  9. fair play said:

    Un sentito grazie ad un egregio signore e sportivo come Hubi Noessig ! La classe non è acqua !

  10. highlander said:

    In effetti lo spilungone ha ragione, con due o tre rinforzi si gioca la seconda piazza nel girone. Certo che in termini economici si può risparmiare qualcosina cambiando semplicemente allenatore.

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