DUE MINUTI A… Giulio Nardo: “Nazionale? Sarebbe fantastico”

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Foto: Isabella Gandolfi

Il “gioiellino” di scuola Estense si è rivelato protagonista assoluto dell’ultima giornata di campionato (suoi 13 gol su 31, con cui gli emiliani si sono sbarazzati della “corazzata” Carpi). Classe 1993, l’ala destra Giulio Nardo ha già le idee molto chiare sul futuro: puntare sulle giovani leve. Oltre ad essere un ottimo atleta, quest’anno Nardo ha esordito in qualità di allenatore dell’Under 14. E non sono mancati i risultati.

PALLAMANOITALIA: Raccontaci della tua impresa contro il Carpi: 13 reti, con il 100% delle realizzazioni sia dall’ala, sia dai sette metri…
NARDO:
“In settimana ci siamo preparati con la consapevolezza di non avere nulla da perdere. Abbiamo affrontato la trasferta di Carpi con l’obiettivo di giocare la nostra pallamano, divertendoci. Siamo scesi in campo uniti, mantenendo la concentrazione fino alla fine. Rivolgo una nota di merito anche agli arbitri, che spesso sono oggetto di critiche: sono stati imparziali con tutti per l’intera partita”.

P: Sei cresciuto nell’Estense e ora stai contribuendo ad aiutare il settore giovanile della tua società: qual è la tua esperienza con i giovani?
N:
“Sono il primo allenatore dell’Under 14, mentre il mio compagno Matteo Resca è il secondo. Sono felicissimo di allenare i più giovani. Con l’Under 14 siamo campioni d’inverno: mi trovo benissimo, tant’è che con i ragazzi si è instaurato un rapporto di amicizia, nonostante la differenza di età. Non si perdono un allenamento e, a volte, fare le convocazioni diventa un problema”.

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Foto: Isabella Gandolfi

P: Torniamo alla prima squadra: obiettivo Play-Off?
N: “Siamo partiti con l’obiettivo di salvarci, in quanto la nostra è una squadra giovane, composta prevalentemente da giocatori locali. Poi, però, ci siamo detti: “perché no?”. Le prossime partite in casa, contro Casalgrande e Castenaso, saranno decisive”.

P: Hai ricevuto proposte da altre squadre?
N: “Sì, in passato, proposte che ho dovuto declinare per motivi di studio e di lavoro. E poi mi piaceva l’idea di realizzare un progetto per i giovani, con i miei compagni, perciò sono rimasto a Ferrara”.

P: Sogni la Nazionale?
N: “E’ il sogno di tutti. Ho maturato qualche presenza con la Nazionale giovanile, ma sarebbe fantastico ricevere la convocazione per la Nazionale maggiore”.

P: La favorita per il tricolore?
N: “Con l’ingaggio di Tsilimparis, il Bozen mi sembra favorito. Tuttavia il Carpi potrebbe cambiare volto, grazie agli inserimenti di Tupan e Beharevic”.

P: Stai seguendo i Mondiali in Qatar? Gli “ex” del nostro campionato si stanno comportando egregiamente…
N: “Stanno giocando proprio bene. Ai miei Under 14 ho consigliato di scaricarsi l’applicazione per seguire le partite: ogni giorno commentano e mi pongono domande”.

P: Il tuo saluto a “PallamanoItalia”?
N: “Lavorare intensamente paga sempre. Inoltre, puoi ricavarne parecchie soddisfazioni anche se non giochi per una “big”. Ringrazio pertanto la mia società, che ha mi sta dando l’opportunità di lavorare con i giovani”.

di Francesco Servadio

5 Comments

  1. DOMENICO said:

    GRAZIE PER NON AVER MESSO TRA I FAVORITI ALLO SCUDETTO IL FASANO ,MA ATTENTI ALLE SORPRESE TIPO PRESSANO O ROMAGNA

  2. highlander said:

    Cosa serve tormentare l’ anima a un ragazzo che ha fatto un partitone e rilasciato un’ intervista tranquilla e pacata? Se qualcuno s’ innervoscisce troppo spesso per un nonnulla e deve sfogarsi in maiuscolo con chiunque capiti a tiro è auspicabile quantomeno che si dedichi ad altro tipo la raccolta di cipollotti, cuccuzzielli e pomodorini, certamente si rilasserebbe un pelino.

    • domenico said:

      PARLO DI PALLAMANO ,RISPETTO IL VALORE DEL GIOCATORE E LA SUA INTERVISTA ,HO FATTO SOLO UNA PRECISAZIONE E NON ANDARE A RUOTA LIBERA CON CERTE AFFERMAZIONI

  3. highlander said:

    Spacci sto povero Fasano come fosse la Juventus del calcio. Non parli di pallamano no, lo fai quasi rendere antipatico. Non pensarci, non serve rispondi pure a ruota libera

  4. genitore said:

    Giulio Nardo è un esempio di sportività pulita da esempio ai giovani. Non scende dal pullman quando arriva prima della partita accendendosi una sigaretta. Non lo vedi fuori dal pala a fine partita con lo stifel di birra accompagnato dalla solita cicca a ripetizione tanto cari ai modelli dell’ est e importati ad uso e consumo anche dei più giovani nostrani e nessuno dice loro bau. Dovremmo vergognarci a partire da queste cose che non sono solo importanti solamente fondamentali. Bravo Giulio.

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