Dopo il sesto posto conquistato ai Mondiali e il premio come miglior giocatrice, PallamanoItalia ha voluto intervistare Anika Niederwieser, pilastro della squadra azzurra.

PallamanoItalia: Un campionato del mondo conclusosi al 6° posto, come commenti quest’esperienza?
Anika Niederwieser: Il Mondiale ha rappresentato una esperienza molto bella, con un risultato comunque positivo. L’ambiente del Beach Handball è sempre unico e molto coinvolgente. Forse l’unica nota negativa è stata un po’ il meteo, visto che in alcune occasioni ha piovuto ed era difficile giocare.

PallamanoItalia: Cosa vi ha contraddistinte nella fase a gironi che siete riuscite a superare? Cosa vi è mancato invece nella main round?
Anika Niederwieser: Nelle partite del girone siamo state un po’ sfortunate alla prima contro la Norvegia, dove comunque per molte di noi quella era la prima partita di livello internazionale nel Beach Handball. Poi siamo state brave a vincere tutte le restanti partite che ci servivano per entrare tra le prime sei del Mondiale, ad eccezione di quella contro il Brasile (campione del Mondo ndr), che in questo momento gioca su un altro livello rispetto a tutti gli altri. Purtroppo le sconfitte contro Norvegia e Brasile ci hanno fatte partire con zero punti nel Main Round e poi è diventato difficile raggiungere la semifinale. Comunque tutte le squadre del Main Round avevano una grande esperienza, che a noi invece mancava.

PallamanoItalia: Sei stata inoltre premiata come miglior difensore. Te l’aspettavi? A chi dedichi questo riconoscimento sicuramente importante?
Anika Niederwieser: Sono molto contenta di aver vinto questo premio e di essere tra le atlete dell’All Star Team. Non me l’aspettavo, anche perché di solito questi premi vengono assegnati a giocatori di squadre che si piazzano nei primi 4 posti. Sono davvero contenta e dedico il riconoscimento sicuramente ai miei genitori, che mi stanno sostenendo in tutte le mie scelte, e a tutti quelli che hanno creduto in me.

di Dèsirèe Dalla Fontana