AM | Romagna – Carpi, il momento della verità

carpiDunque ormai ci siamo: venerdì alla Palestra ‘Cavina’ di Imola si giocherà la sfida che assegnerà il primo posto del girone B e, con esso, anche il pass per le semifinali.

Il girone B è l’unico in cui il primo posto è sempre stato in discussione, perché la squadra favorita alla vigilia (il Carpi) è incappato in due clamorosi passi falsi durante la fase regolare, cedendo ad Imola e in casa con il Ferrara.

E proprio la gara di andata, giocata il 2 dicembre, è stata la partita che ha spostato gli equilibri in questa sfida sin qui molto appassionante.

Quella in scena sabato sarà addirittura la 5’ partita ufficiale stagionale tra le due squadre che si sono già affrontate due volte nella stagione regolare, una nella poule scudetto e una volta anche in coppa Italia, a Siracusa, nella finalina per il terzo posto. Ad oggi il bilancio è favorevole a Carpi che ha vinto 3 gare, ma è anche vero che la partita di ritorno nella stagione regolare contava solo per le statistiche, visto che il Romagna era già matematicamente primo.

La finale per il terzo posto in Coppa Italia assegna in posto certamente prestigioso, ma anche quella non è una sfida all’ultimo sangue e comunque, alla terza partita in tre giorni, era prevedibile che la rosa più ampia del Carpi potesse fare la differenza.

La gara di una settimana fa era decisiva solo per Carpi, nel senso che in caso di sconfitta la partita per il primo posto sarebbe stata chiusa mentre Romagna può giocarsi tutte le sue carte in casa, nel catino di una palestra che sarà sicuramente pienissima e caldissima.

Questa premessa per dire che la sfida, al di là dei precedenti stagionali, si preannuncia molto equilibrata.

LE CHIAVI DELLA GARA

carpi2Nei 4 precedenti di questa stagione, nessuna squadra è riuscita a sfondare il muro dei 30 reti. Anzi, se si eccettua l’ultima gara di fase regolare (cioè la più inutile delle 4), per vincere sono sempre bastati 24 reti. Quindi è facile immaginare che sarà la fase di “non possesso” quella determinante.

Non parliamo quindi solo di difesa schierata, ma anche di capacità di rientrare sui contropiedi avversari: Santilli (che pure era assente 2nella gara vinta in casa) da una parte e Vaccaro (assieme a Di Matteo) dall’altra sono i protagonisti più attesi in questo fondamentale e potrebbero dare vita a degli scontri diretti (Vaccaro deve tornare su Santilli e viceversa) entusiasmanti e decisivi. In partite dal punteggio basso, i gol in contropiede sono oro colato e potrebbero fare la differenza.

Bisogna poi capire se sul lato opposto del campo (cioè Vanoli per il Romagna e Giannetta o Molina per il Carpi) riusciranno a dare un apporto in questo fondamentale.

Torniamo alla difesa schierata: il grande tema della partita dovrebbe essere la difesa che il Romagna riuscirà a fare su Beharevic, il grande assente della partita di andata e il giocatore più atteso in quella di sabato.

Storicamente Domenico Tassinari alterna tre difese: la 3-2-1 che lo ha reso celebre, la 6-0 (con Cavina perno in questa stagione) o la 5+1 sul lato, usata proprio contro terzini particolarmente pericolosi. Il coach del Romagna sceglierà questa strada, puntando su una difesa che lasci inevitabilmente spazio a Tupan (dato in crescita) con l’obiettivo di spezzare il gioco ed obbligare Carpi ad azioni più spezzettate, o si metterà in 6-0 permettendo agli emiliani di gestire il ritmo con più tranquillità, rischiando qualcosa da fuori?

E’ una delle grandi incognite della vigilia.

Dall’altra parte, coach Serafini con l’aiuto del suo assistent Galluccio, che accorgimenti stanno preparando per fermare l’attacco di Imola?

Vista l’assenza di grandi tiratori nelle fila della squadra di Domenico Tassinari, sembra scontato aspettarsi una 6-0 ‘muscolare’ con Basic, Opalic e Beharevic a fare da muro centrale. Contro questa difesa, Imola potrebbe provare ad opporre il suo gioco rapido fatto di tante azioni 1vs1 per cercare di sfidare gli avversari sulla rapidità anziché sulla potenza.

I PORTIERI

Malavasi e Di Marcello da una parte, Tassinari e Errante dall’altra: senza dubbio Carpi e Romagna sono tra le pochissime squadre che possono schierare una coppia di ottimi portieri e non solo un titolare con la sua riserva. L’esperienza è dalla parte di Carpi: Malavasi pur essendo del 1985 ha già una lunghissima esperienza di alto livello, che pure è inferiore a quella del suo compagno di squadra Di Marcello. Tassinari ed Errante sono due giocatori abituati alla ‘lotta’, con un carattere molto forte. La sensazione è che entrambi i reparti possano essere determinanti e dare la scossa alla partita.

GLI ALLENATORI

carpi3Quanto di più opposto ci possa essere: Domenico Tassinari ha giocato tantissime partite importanti nella sua carriera ed è difficile immaginare qualcosa che lo possa impressionare. Al tempo stesso, è anche vero che dopo tantissimi anni il Romagna può affacciarsi alla pallamano di altissima classifica in Italia: per entrare nelle prime quattro, Tassinari ha due possibilità: battere il Carpi in casa oppure superare il gironcino delle seconde, a Chieti.

Non c’è dubbio che il coach di Mordano tenterà di fare il colpo subito e guadagnarsi l’accesso ad una semifinale che sarebbe storica, forte dell’apporto del suo pubblico e di un campo sul quale quest’anno ha fatto bottino pieno. Ha dalla sua il fatto che la stagione del Romagna è già stata splendida e quindi in un certo senso non ha nulla da perdere, anche se è vero che dopo questa cavalcata chiudere senza andare in semifinale saprebbe di beffa.

Davide Serafini è invece un allenatore che, seppur alla guida di Carpi da diversi anni, è ancora giovane. E’ vero che l’anno scorso ha portato il Carpi in semifinale scudetto e in finale di coppa Italia e che quest’anno ha vinto la supercoppa, ma i numeri delle sue panchine non sono nemmeno paragonabili – ovviamente – a quelli del suo avversario diretto.

La sua stagione è stata travagliata, come quella del Carpi: dopo la vittoria in Supercoppa che aveva un po’ galvanizzato l’ambiente, ci sono state diverse difficoltà. Il cambio in corsa dello straniero (Beharevic per Tojcic) ma anche l’inserimento a campionato in corso di Tupan hanno un po’ modificato la fisionomia della squadra.

La sconfitta pesante all’andata in coppa patita in Estonia pareva parzialmente digerita dalla bella (seppur inutile) affermazione in casa nella gara di ritorno ma solo dopo 2 giorni è arrivato il ko di Imola. Poi il punto più difficile con la sconfitta interna contro Ferrara. La Coppa Italia poteva essere l’occasione per il rilancio e lo è stata in parte, anche se Carpi non è riuscito a ripetere la finale centrata lo scorso anno.

Ora però c’è la grande occasione di riscatto, vincere a Imola significherebbe ribaltare una situazione difficile e centrare un traguardo che, seppur dato per scontato a inizio stagione, sarebbe ora da considerarsi positivo proprio per le difficoltà attraversate. E’ una partita importante, in cui serviranno nervi saldi ma anche personalità: comunque andrà, questa esperienza farà crescere Serafini come allenatore.

ARBITRI

Zendali Riello, una coppia molto quotata in Europa che adesso è attesa ad un banco di prova molto importante in patria. Inutile girarci intorno: sabato sarà importante anche per loro.

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6 Comments

  1. Handballmania said:

    Bell’articolo. I migliori arbitri x la miglior gara. Un grandissimo allenatore contro una società più che attrezzata. Un pubblico calorosissimo (oltre 500 persone) e magari un vip in tribuna. Peccato non esserci.
    Buona pallamano a tutti

  2. eaccaeffe said:

    Molto quotati in Europa Zendali-Riello???? Ma se in Spagna a gennaio a momenti se li mangiavano!!!
    Ad aprile hanno la semifinale di Challenge femminile, se sbagliano pure quella sono bruciati definitivamente

  3. carpigiano said:

    forzajunior non mancate una occasione per dimostrare e far vedere a tutti cosa siete ..!!!!

  4. forzajunior said:

    Pensa al campionato che noi siamo dentro e voi fuori e secondo me il Siracusa ve lo fa il servizio alla pule dei perdenti.
    GRANDISSIMO ROMAGNA!!! FASANO VI AMA!!!

  5. pallamanaro said:

    Tassinari porta a lezione ancora quasi tutti gli allenatori d’Italia: 20 gol subiti di media a partita, pochissimi giocatori sopra l’1, 85, quasi tutti i giocatori cresciuti in un raggio di 10km, forse varrebbe la pena iniziare a pensare che sarebbe il caso di richiamarlo per qualche incarico federale!

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