“Air” Montalto lascia tra gli applausi di Bologna e della Pallamano

Più di 100 presenze con la maglia della Nazionale, oltre 500 partite con la maglia del Bologna e più di 2mila gol segnati con la formazione emiliana. A questo, aggiungete 106 reti messe a segno nelle Coppe Europee, di cui 27 nella Champions League 2004/05 con il Conversano.

Forse nel leggerli, questi numeri incredibili, avete capito di chi stiamo parlando. Nome: Marcello “Air” Montalto, senza tema di smentita uno dei terzini sinistri più forti nella storia della pallamano italiana. Ecco, sabato scorso -nella partita vinta dal suo Bologna contro il Città Sant’Angelo, l’ultima della fase regolare- Montalto ha salutato compagni, avversari e pallamano giocata. Alla soglia dei 41 anni, dopo una vita sportiva da assoluto protagonista. Prima per gli obiettivi più importanti, poi come trascinatore di un Bologna che sulle sue spalle si è poggiato anche e soprattutto negli ultimi anni, quelli delle difficoltà, della lotta per la salvezza con un manipolo di giovanissimi affidati, appunto, alle prodezze di “Air”.

Il Resto del Carlino, nel tributo dedicatogli ieri a firma di Alessandro Gallo, scrive: “Gli è mancato lo Scudetto, certo, ma due finali tricolori e una semifinale di Challenge Cup sono comunque qualcosa che ricorderemo a lungo. E ricorderemo a lungo la zazzera rossa di Marcello, la barba (negli ultimi tempi) e quei balzi che gli erano valsi il soprannome di Air.”

Sabato il PalaYuri di San Lazzaro gli ha dedicato un lungo applauso. Al quale si affianca idealmente, di certo, tutto il mondo della pallamano italiana e tutti coloro i quali hanno avuto modo, negli anni, di vedere il suo incredibile braccio destro all’opera.

A PallamanoItalia aveva detto: “mi sono infortunato al crociato giocando per la Nazionale e sono ritornato in campo in soli tre mesi. Molti mi dicevano che ero matto e che non ce l’avrei mai fatta a scendere sul parquet in breve tempo. Per me, volere è potere“. Filosofia che funge da perfetto esempio per i più giovani.

Sempre riprendendo Il Resto del Carlino: “Grazie, Marcello. Grazie per le emozioni che ci hai regalato in vent’anni di carriera straordinaria”.

5 Comments

  1. furia said:

    il giusto tributo ad un signor giocatore.
    dalle grandi doti atletiche e di grande spessore umano.
    per vedere i tuoi tiri occorreva la moviola, ma la scusa per noi portieri era servita su di un piatto d’argento: “ho preso gol da un certo Montalto”.

  2. carpigiano said:

    Marcello un grande giocatore e soprattutto un grande uomo , rimarrà per sempre nella mente di molti e anche nella mia . Marcello hai sempre avuto la mia stima e il mio rispetto come giocatore e l’amicizia come persona che spero veramente durerà nel tempo , un esempio per molti giovani !

  3. Pippo said:

    Uno dei migliori di sempre, probabilmente sprecato in uno sport addirittura non all’altezza delle sue grandi doti atletiche.

  4. Vincenzo Pintagro said:

    Non sono venti, ma 30 anni di carriera con il titolo italiano vinto ai campionati studenteschi nel 1990. Altro titolo nel 1991 con il trofeo delle regioni e , solo terzi alle finali allievi di Bressanone (per non ascoltare i miei consigli………), perché Marcello è sempre stato genio e sgregolatezza. Nonostante ciò il migliore tra i cinquanta che ho portato nelle varie nazionali………

  5. Voice said:

    Averne di Marcello Montalto e averne di Vincenzo Pintagro….

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