Sognare è lecito, volare basso è quasi impossibile. L’Indeco Conversano si è aggiudicata la gara 1 della finale scudetto femminile della pallamano, battendo per 28-19 il Cassano Magnago della ex Laure Olivieri. Ora bisognerà ripetersi o almeno pareggiare fra sei giorni in terra lombarda, ma la squadra di Suada Sejmenovic ha dimostrato ancora una volta che quando gli ingranaggi girano non c’è avversaria che tenga. E che, dopo aver vinto la Supercoppa e la Coppa Italia, Rotondo e compagne possono completare la tripletta con il loro primo, storico scudetto.
Considerato che la Junior Fasano giocherà il 20 maggio il ritorno della finale maschile a Bolzano (andata 26-24 per i fasanesi), il movimento pugliese è vicino scongiuri ammessi- a una doppietta senza precedenti. Conversano si è portata in vantaggio nei primi secondi con Rotondo, poi ha perfezionato l’ottimo avvio portandosi sul 4-0.
Dopo un monologo rossoblù durato quasi un quarto d’ora, è arrivata la riscossa del Cassano Magnago che al 19′ ha raggiunto il pareggio. Ma l’Indeco ha saputo riorganizzarsi e allungare nuovamente a +4 grazie a Rotondo-Ganga-Barani (11-7). In avvio di ripresa, la giovane neoentrata Giada Babbo ha conquistato subito il rigore che ha consentito a Madella di tenere a bada le ospiti. Unica nota stonata l’infortunio di Ganga. Sabato alle 20.30 gara-2 a Cassano Magnago.
di Antonino Palumbo
(La Repubblica)
Meritata la vittoria per conversano che poteva sicuramente giocare meglio.
Da cassano non ci si poteva aspettare più di tanto dopo la trasferta fatta in giornata.
Imbarazzante