AF | Dossobuono, a tu per tu con Elisa Ferrari

Dossobuono Elisa FerrariContro Conversano ha parato di tutti e di più, risultando una delle migliori in campo. Elisa Ferrari, portiere classe 1993, ci racconta in questa i suoi obiettivi, sogni e progetti non solo nell’ambito della pallamano.

Sabato contro Conversano sconfitta che ci può stare ma nel primo tempo avete messo in difficoltà la capolista, almeno nel primo tempo. Infatti nella seconda frazione di gioco non c’è stata partita purtroppo: come mai secondo te?
Quella di sabato è stata una partita che abbiamo giocato a tratti, come purtroppo spesso ci succede. Abbiamo iniziato con un parziale di 5-0 nei primi minuti che poi siamo andate a colmare grazie ad un gioco in crescendo nella seconda metà del primo tempo. Per le caratteristiche tecniche e fisiche che possediamo, la nostra squadra è obbligata ad esprimere un gioco veloce in attacco e molto unito in difesa, facendo della collaborazione la nostra arma. Quando riusciamo a giocare secondo queste specifiche, come nel primo tempo, siamo in grado di mettere in difficoltà anche le squadre più titolate. Però, come è lecito aspettarsi da una squadra giovane come la nostra, il principale punto debole è la continuità e la tenuta mentale della partita. Nel secondo tempo, infatti, non siamo più riuscite ad esprimere il nostro gioco veloce, siamo calate di intensità e contro una squadra come Conversano ogni errore e distrazione si paga a caro prezzo.

Per quanto ti riguarda hai giocato una grande partita…
Ci alleniamo tutti i giorni per arrivare alla partita del week end nelle migliori condizioni possibili. La settimana di allenamenti è stata positiva, con l’allenatrice dei portieri abbiamo lavorato molto sulle lacune evidenziate nella partita precedente, abbiamo studiato l’avversario e sabato in campo abbiamo cercato di non commettere gli stessi errori che abbiamo fatto nella partita di andata. Ci sono ancora molti punti su cui lavorare, primo tra tutti la resistenza mentale che, soprattutto in porta, gioca un ruolo di primaria importanza.

Vi manca questa benedetta prima vittoria?
Si, ci manca tanto la prima vittoria. Stiamo facendo vedere cose sempre più positive, il gap tecnico rispetto alle altre squadre si sta rimpicciolendo sempre di più partita dopo partita, stiamo facendo esperienza e, anche se con fatica, stiamo prendendo le misure al campionato.

Dal tuo punto di vista cosa manca per cancellare lo zero in classifica?
Ritengo che una valutazione puramente numerica di questa squadra porti a minimizzare i reali valori in gioco. La classifica parla chiaro, zero punti, ma questo non ci deve spaventare. Potrei enumerare innumerevoli cause che ci hanno portato ad essere tutt’ora ultime, tanto a livello di organico quanto a livello di gioco, ma il bilancio complessivo di questa società non è paragonabile a quello di altre. Abbiamo un’età media di 21 anni, con un sette base che prevede giocatrici neanche maggiorenni e tutte del luogo. Tutte hanno la possibilità di acquisire un buon minutaggio e fare esperienza, cosa che in altre squadre non sarebbe possibile fare. Nonostante ciò siamo veramente ad un passo dai punti, anche contro squadre di ben altra caratura e questo ci da la motivazione necessaria per mettere in campo il meglio in ogni partita.

Quale avversario ti ha particolarmente impressionato?
La squadra che mi ha impressionato di più è sicuramente Conversano, come organico e come società. Ha giocatrici di eccellenza in tutti i ruoli e una panchina lunga e di assoluta qualità, che ritengo sia l’arma in più di questo team. Sicuramente tra le più accreditate per la vittoria finale.

Salvezza obiettivo stagionale. Inutile chiederti se ci credete ancora….
Se non credessimo fermamente nel raggiungimento della salvezza non saremmo a lottare quotidianamente per migliorarci. È l’obiettivo societario dichiarato da inizio stagione ed è quello in cui tutte noi crediamo.

Gruppo unito, grinta sempre e voglia di imparare: sono questi i punti di forza del Dossobuono?
Il gruppo c’è e l’attaccamento alla maglia anche. Giochiamo per il nostro paese, per i nostri colori e per il folto pubblico di amici e parenti che ci viene a sostenere ogni sabato e questo ci da tanta grinta. Questi sono i punti di forza del Dossobuono. Dobbiamo imparare da ogni azione, da ogni partita e da ogni allenamento e penso che questa voglia di imparare non sia mai venuta meno.

Per quanto ti riguarda come valuti il tuo campionato fino ad oggi?
Personalmente non sono pienamente soddisfatta del mio campionato, soprattutto del mio rendimento altalenante. Riesco ad esprimere partite o spezzoni di partita in cui do il meglio di me e riesco a dare sicurezza alla squadra, e partite da dimenticare. Questo è il mio più grande limite. Devo trovare ancora continuità e fluidità nel mio gioco. Stiamo lavorando tanto dal punto di vista mentale per trovare una soluzione a questo problema e sono sicura che una volta sistemato questo, le mie prestazioni saranno molto più soddisfacenti.

Cosa fai quando non giochi?
Frequento l’ultimo anno di chimica industriale all’università di Bologna e spero di potermi laureare nel più breve tempo possibile!

Ufficio Stampa Pallamano Olimpica Dossobuono

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