Tra le tante discipline sportive presenti a Roma, la pallamano da tempo sta provando ad affermarsi al pari di altre realtà che dispongono di una solida base organizzativa e di visibilità.

A tentare di contribuire alla crescita della pallamano romana è la Asd Virtus Roma Handball che, soprattutto a livello giovanile, sta compiendo grandi sforzi per la diffusione del movimento.

La Virtus milita attualmente in Serie A2 anche se lo scorso anno, per motivi economici, ha dovuto rinunciare all’iscrizione nella massima serie (dove l’unica formazione capitolina è attualmente la Lazio).

Inoltre, la squadra è costretta a giocare le partite casalinghe nell’impianto di Settecamini poiché manca la disponibilità per usufruire del palazzetto presso il C.S. Giulio Onesti all’Acquacetosa, struttura dove gli atleti si allenano.

Osservando da vicino le selezioni giovanili si notano diverse le difficoltà strutturali a cui la società deve far fronte, ma non mancano impegno e buona volontà. Emblematico il caso dell’under 14: un campionato regionale di sole tre squadre (Fondi, Gaeta e, appunto Virtus) e poca diffusione della pallamano sul territorio. Il campionato, per essere regolare, deve avere in programma almeno 12 partite. Gli incontri, specialmente per motivi logistici, si disputano in sette concentramenti da tre partite ogni 2 o 3 domeniche da gennaio a maggio.

“Prima il campionato si svolgeva senza concentramenti perché gli incontri si svolgevano durante la settimana ed era molto difficile organizzarsi anche con i genitori dei ragazzi – ha spiegato Ezio Ballarin, uno dei due allenatori dell’under 14 insieme a Daniele Paolucci, ed ex giocatore di pallamano – sarebbe opportuno unire il campionato con quello di altre regioni come la toscana che ha 6 squadre. In questo modo i ragazzi hanno la possibilità di fare diverse trasferte e crescere di più”.

Fin qui i ragazzi di Paolucci e Ballarin hanno ottenuto due vittorie dopo le prime quattro partite. Rispetto ai raduni mensili dello scorso anno, gli under 14 riescono ora ad allenarsi una volta a settimana: sicuramente una situazione migliore per la preparazione alle partite. E gli atleti sembrano apprezzare. L’entusiasmo dei ragazzi durante gli allenamenti è tangibile e la società fa di tutto per mettere a disposizione tutto il materiale occorrente, dalle divise ufficiali Erresse agli impianti sportivi dell’ex maneggio all’Acquacetosa.

Non mancano i progetti a livello giovanile fuori dai campi di allenamento. La Virtus infatti porta avanti da tempo collaborazioni con alcune scuole, su tutte la scuola media F.S. Nitti, insieme alle quali organizzano incontri per la formazione sportiva dei ragazzi. Un’iniziativa che sta avendo un notevole successo, basti vedere una delle tante giornate alla scuola del Fleming dove, insieme ai ragazzi di altri istituti, si organizzano mini-tornei con una vasta partecipazione.

“I ragazzi dimostrano di avere passione per questo sport. Grazie anche all’aiuto dei genitori, organizziamo questi incontri senza i quali sarebbe difficile per i ragazzi praticare la pallamano” ha raccontato Roberta D’Alatri, una delle dirigenti della società. La speranza è che dalle giovanili parta quel percorso di rinnovamento che possa portare la pallamano a livelli di visibilità degni di un grande sport.

La passione e l’applicazione con cui si stanno portando avanti i progetti nella Virtus rappresentano delle buone premesse. Sono lontani i fasti degli anni ’70 e ’80, quando il mister Ballarin calcava i campi nazionali più importanti, dove Roma poteva vantare ben quattro squadre nella massima serie e dieci formazioni in serie B. Chissà che in futuro non ci si possa riavvicinare a quei tempi.

di Alberto Rossi
(Lungotevere.org)