PlanetWin365: Tarafino e Querin presentano la finale

Il capitano e l’argentino pronti per la gara in programma domani a Bressanone contro il Bolzano

Bressanone (Bz) – In una PlanetWin365 Conversano che si appresta a giocarsi lo scudetto per la quarta stagione consecutiva, c’è chi è reduce da ben 17 finali negli ultimi 19 anni e chi, invece, si affaccia per la prima volta ad un appuntamento così importante.

Sono Alessandro Tarafino e Leonardo Querin, protagonisti annunciati del primo atto della finalissima di Serie A Elitè, in programma domani sera contro il Bolzano, presso il palasport di Bressanone, con inizio previsto alle ore 20,45. Il primo, capitano e simbolo di un Conversano mai stanco di vincere, è già salito quattordici volte sul gradino più alto d’Italia, diventando di fatto uno degli sportivi italiani più vittoriosi nei campionati nazionali di appartenenza. La fame di successi del numero 14 biancoverde, tuttavia, non si è ancora esaurita, malgrado i 41 anni suonati e le tantissime gratificazioni ottenute in carriera:

E’ la terza volta che arrivo in finale scudetto da secondo in classifica – spiega il capitano – e posso affermare che l’approccio alla partita è leggermente diverso perché, non avendo terminato la regular season in cima alla classifica, i favori del pronostico sono tutti dalla parte degli avversari. Questa condizione porta a giocare con la mente un po’ più libera e a non dover scendere in campo con l’assillo del risultato. Disputare la finale da favoriti ti rende più nervoso, specialmente nelle partite casalinghe”. Per la squadra di Trillini ovviamente non sarà una passeggiata: “Mi aspetto una gara molto combattuta – prosegue Tarafino –  più tecnica rispetto a quella giocata contro il Fasano. Secondo me ci saranno le condizioni ideali per poter esprimere il nostro gioco, anche c’è da valutare la nostra condizione fisica a pochi giorni da gara3 di semifinale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il suo compagno Leonardo Querin, alla prima finale Scudetto in Italia. Per lui un appuntamento speciale, probabilmente anche per via dei recenti trascorsi a Bolzano: “In questo momento – sostiene il numero 9 – la cosa più importante è essere arrivati in finale. Per me è una partita importante perché vale un titolo importante e non perché affronto la mia ex squadra. Vincere lo scudetto per me sarebbe una grande gioia da dedicare a mio figlio di pochi mesi e a mia moglie che da più di cinque anni mi segue dappertutto”. Nessuna rivalsa, dunque, ma solo la ferma intenzione di fare il massimo per vincere: “Penso che Conversano e Bolzanoconclude l’argentino – siano le squadre che durante tutto l’arco della stagione hanno meritato di giocarsi questo scudetto. Sicuramente per noi non sarà semplice, dopo la battaglia di martedì contro il Fasano e a seguito del lungo viaggio per raggiungere Bressanone, ma credo che, al fischio d’inizio, la voglia di vincere prevarrà  sulla stanchezza e andremo in campo per dare il massimo”. Intanto a poche ore dall’atteso appuntamento il centrale Igor Radjenovic ha dovuto abbandonare il ritiro altoatesino a causa di un grave lutto familiare. A lui e a tutta la sua famiglia l’abbraccio ideale della PlanetWin365 Conversano.

Ufficio Stampa PlanetWin365 Conversano

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2 Comments

  1. curioso said:

    I falli da rosso non sarebbero stati sanzionati con il rosso se fossero stati commessi solo qualche minuto prima.
    Peccato che gli arbitri per un errata interpretazione del regolamento (molto diffusa) abbiano privato le prossime finali di alcuni giocatori tra i più importanti per entrambe le squadre.

  2. Marco Trespidi said:

    No non è così, il regolamento è chiaro, i falli da due minuti ( per gioco violento) restano da due minuti ANCHE nell’ultimo minuto. Sono alcune tipologie di fallo ( ritardata ripresa del gioco , allontanare la palla, ed altri ) che nel tempo normale vengono sanzionati con sanzione progressiva ma che nell’ultimo minuto vengono puniti con la squalifica diretta. Inoltre è bene sapere che NON necessariamente un rosso nel minuto finale porta alla squalifica di due giornate ( siamo per altro l’unico paese ad usare questo metodo, in genere è una sola giornata). Querin e Radovicic hanno commesso falli da squalifica in qualunque punto della gara, l’altro non si è visto nella ripresa televisiva.

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