Giustizia Sportiva, l’arbitrato dà ragione agli atleti

Spesso viene dimenticato, ma sono troppe le occasioni in cui le dirigenze italiane lasciano cattivi ricordi nelle menti dei giocatori, perchè ree di non rispettare gli accordi contrattuali, venendo meno alle promesse economiche pattuite in avvio di stagione.

Nessuna generalizzazione, alcun attacco mirato: ognuno sa, da par suo, il proprio modo di operare, e non sono queste righe a dover e poter indagare sulle modalità di lavoro all’interno delle società italiane.

C’è da rivolgersi, invece, ai giocatori della pallamano nazionale. Per loro nessuna tutela legale, nessuna organizzazione o associazione in grado di gestire ed approfondire controversie e problematiche. C’è da affidarsi alla galanteria societaria, in un mondo dove questa dote risulta sempre più rara.

Eppure, c’è anche chi, nel deserto, è riuscito a trovare una piccola oasi, con grande caparbietà. Tre nomi: Alessandro Tarafino, Rok Ivancic, Ljubo Kovacevic, i quali, nella stagione 2007/08 non avevano ricevuto una parte denaro pattuito in avvio di campionato.

A nulla erano valse le numerose richieste nel periodo successivo, ma stavolta non ci si è arresi: i tre atleti, infatti, hanno deciso di rivolgersi al Tribunale nazionale di Arbitrato per lo sport. Prima di procedere, vediamo di cosa si tratta esattamente:

[da Coni.it]

Il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport è istituito presso il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), in piena autonomia e indipendenza, ai sensi degli articoli 12 e 12 ter del suo Statuto e amministra gli arbitrati e il corretto e spedito svolgimento delle procedure arbitrali secondo quanto disposto nel Codice dei giudizi innanzi al Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport e Disciplina degli arbitri.

Nelle scorse settimane, la sentenza finale: un accordo, grazie al quale Tarafino, Ivancic e Kovacevic sono riusciti ad ottenere il 50% della somma pattuita. Una vittoria, questa, che troverà compimento nell’avvenuto pagamento, e che in caso contrario potrà proseguire, invece, nelle aule della Giustizia Ordinaria.

In ogni caso, è sicuramente un successo importante per gli atleti italiani. Molto spesso vittime di dirigenti poco abili nella gestione e di sponsor poco affidabili nei pagamenti. Il Gog Svendborg, storica società danese, è stata retrocessa in terza divisione e ha dovuto lasciar liberi tutti i suoi tesserati per inadempienze economiche. E anche se in Italia non è attuabile, uno sprazzo di professionalità e non professionismo eviterebbe il dilungarsi di spiacevoli situazioni per entrambe le parti, società e giocatori.

di Matteo Aldamonte & Sergio Palazzi

10 Comments

  1. gino said:

    è un segnale di come operano alcune società…poi si potrebbe fare la lista dei non pagati x mancanza di contratto ecc e poi si continuano a prendere altri stranieri ..tanto poi non tutti hanno la forza di andare dalla giustizia sportiva. 

  2. fly said:

    Leggo con interesse la notizia, davvero interessante…. Secondo me, una soluzione al problema c’è. Ogni anno, per l’ iscrizione al nuovo campionato, tutte le società dovrebbero presentare una “L I B E R A T O R I A” sottoscritta da ogni singolo atleta, nella quale ognuno di essi si ritiene soddisfatto di ogni avere, e di non aver nient’altro a pretendere…

    In mancanza di una, e dico una sola di queste dichiarazioni, l’automatica non iscrizione al campionato.
    Non è possibile sottoscrivere contratti capestri, con cifre iper, già sapendo non poter soddisfare gli stessi.

  3. Gino said:

    Le liberatorie farebbero chiudere tanti ma tanti club.

  4. fly said:

    Bene….allora non ci si lamenti, si evitino di sottoscrivere contratti, si giochi come all’oratorio e ….. pace alla pallamano italiana……….. Bye

  5. Uno che ne sa.. said:

    Che io sappia ci sono molti ma molti giocatori che non hanno preso soldi.. ed almeno quella società che menzionata tanto.. ha pagato… gli altri club… sol perchè gli atleti non vanno in arbitrato si permettono di NON PAGARE e magari sputando anche sentenze..
    I problemi della pallamano non sono questi.. cari tarafino e company.. se avete davvero a cuore le sorti di questo sport.. preoccupatevi di non allontanare gli sponsor che INVESTONO IN QUESTO SPORT!!! con gesti di questo tipo.. pubblicare un articolo del genere per attaccare sempre la stessa società…. vabbene via la italgest dal campionato.. cosi’ almeno con 500mila euro gli altri club potranno sperare di VINCERE GLI SCUDETTI!!!! questa è la rovina della pallamano….

  6. fly said:

    ……….. e tu ne sai?????? ma da quale pianeta vieni….

  7. Uno che ne sa.. said:

    quindi ne sai tu… tutti zitti… parla fly!!! forse non è vero che un sacco di giocatori in giro non hanno preso soldi?? forse non è vero che il livello della pallamano si è abbassato con il ridimensionamento italgest??? forse non è vero che in questo campionato d’elite c’è davvero poco?? forse non è vero che è uno sport nazionale che le grandi aziende di comunicazione nazionali snobbano?? forse non è vero che è uno sport poco seguito?? (guardare tutti i palazzetti nelle partite ufficiali per giudicare…) Ora voi grandi strateghi della pallamano nazionale.. ditemi quali sono i problemi e le possibili soluzioni.. ne volete qualcuna? ci vorrebbero grandi aziende che investono in questo sport, ci vorrebbero 10 e dico 10 squadre realmente competitive anche a livello internazionale.. ci vorrebbe un lavoro sui giovani ITALIANI attento ed adeguato.. ci vorrebbero dei palazzetti piu’ funzionali e funzionanti.. sull’esempio di quanto accade in altre nazioni.. questo è quello che so .. se quello che so a qualcuno che con budget ridotti vince e stravince non conviene mi dirà che si dicono corbellerie.. e allora… AMEN… IN TUTTI I SENSI!

  8. Linomito said:

    Per me il Casarano ha alzato soltanto la media ingaggi dando l’ennesima mazzata al movimento, dato che un minuto dopo è scoppiata la crisi economica.
    Perché caro sapiente il livello della pallamano italiana si alza anche iscrivendosi ai preliminari di champions, giocando le gare in casa, mettendo le bandiere di stoffa e delle dimensioni previste al posto previsto, accertandosi che il campo per le finali regionali di categoria sia disponibile, preoccupandosi di avvertire i cronometristi quando si gioca la coppa in casa, rispettando le regole sulle dirette tv, evitando di portare ultras di calcio con la fedina penale lunga quanto la Bibbia sui campi altrui tutti spesati… caspita quante te ne potrei dire!!!

  9. fly said:

    Uno che ne sa…… ti stai attaccando agli specchi con argomentazioni che non c’entrano proprio un bel niente…….. Puri e semplici “VOLI PINDARICI”……. o meglio ” Di palo in Frasca”. I contratti vanno semplicemente rispettati, in tutte le forme ed in tutta la loro sostanza da entrambe le parti che lo sottoscrivono…… Certo che possono intervenire difficoltà economiche… ma da queste a non rispettare l’obbligo degli emolumenti pattuiti ce ne corre…….. [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA]

  10. Uno che ne sa.. said:

    E sempre li’ andate a parare.. si parla del movimento e mi parlate del Casarano… fate come volete.. riempitevi la bocca che è la cosa che vi viene meglio fare.. meglio addirittura dei miei “voli pindarici”. Quando il Casarano ha alzato la media dei rimborsi mi sembra che ha raggiunto anche uno storico traguardo per la pallamano italiana in europa.. quindi evidentemente se tanto mi da tanto vuol dire che per vincere non basta parlare, criticare, cruggiolare… bisogna SPENDERE!!! QUESTO HA DATO FASTIDIO A TUTTI GLI ALTRI CLUB .. e su questo vi do ragione…. ma se il problema è il casarano evidentemente la pallamano italiana è al livello che merita.. Poi son d’accordo che la classe dirigente debba ancora crescere e migliorare tanto sotto tantissimi punti di vista, ma non parliamo solo del casarano, sarebbe molto ipocrita. Dovremmo parlare di tutti a 360°… allora parliamo in generale del movimento.. che è più corretto.. sempre che gli obiettivi di queste discussioni non siano altri…

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