Aliper Dossobuono in A1, Beghini: “L’arma in più è il gruppo, la famiglia che siamo!”

Smaltita l’euforia della festa per la conquista della promozione in A1 Marco Beghini, presidente dell’Aliper Dossobuono, si è concesso ai microfoni di Verona Sport per rendere partecipi tutti del traguardo appena raggiunto con la propria squadra.

DossobuonoVerona Sport: Finalmente sabato, con la vittoria sul Brescia, avete potuto festeggiare la conquista della Serie A. Descrivi quei minuti finali per poter rendere partecipi anche i non presenti.
Marco Beghini: Dalla metà del secondo tempo è stato un continuo guardare il tabellone in fronte alla tribuna che scandiva lentamente i secondi; azione dopo azione il tempo passava ma la sensazione era esattamente contraria. Quando mancavano tre minuti il risultato era ormai certo ed è iniziata l’attesa spasmodica della sirena per sancire il termine della gara e l’inizio della festa.

Verona Sport: La stagione, sebbene non sia ancora conclusa, è una delle più grandi stagioni disputate dalla vostra società. Qual è la cosa in più che avete rispetto alle altre squadre?
Marco Beghini: Penso sia proprio il gruppo. Il gruppo nel senso del termine, le ragazze l’hanno creato tre anni or sono ed attualmente è patrimonio loro, lo stanno gestendo a meraviglia. Sebbene abbiamo ragazze mature di trent’anni e ragazzine di diciassette, in campo la differenza di età scompare, passa in second’ordine; le più grandi aiutano ormai normalmente le più “piccole” e meno esperte, si prodigano in consigli che le altre assorbono quotidianamente. E’ veramente bello e divertente assistere ad un loro allenamento; regna la serenità ma anche l’impegno, sui loro visi il sorriso si alterna con le smorfie della fatica.

Verona Sport: Fino ad ora avete messo a segno 16 vittorie su altrettante gare. Qual è stata secondo il Presidente la partita più emozionante di tutte? E quella più brutta?
Marco Beghini: Non posso dire quale sia stata la miglior partita e quale la peggiore in quanto le ragazze hanno giocato tutte le gare con una maturità e personalità invidiabile; qualche sfasatura naturalmente nel corso della stagione ci sta, ma questi momenti si contano in palmo di una mano. Personalmente ricordo con particolare emozione la prima gara di andata a Bressanone, quando le ragazze sfoderarono una prestazione sopra le righe, annichilendo le avversarie e vincendo con un distacco di quindici reti, cosa non certo facile in terra altoatesina. Ma in tutte le gare le ragazze ci hanno regalato qualcosa ed in partita in partita ci siamo resi conto della forza di questa squadra.

BeghiniVerona Sport: La squadra è stata costruita con l’idea di vincere il campionato, si può dire quindi obiettivo raggiunto. Progetti per il futuro?
Marco Beghini: Non esattamente. La squadra non è stata costruita per vincere il campionato ma la vittoria conseguita è frutto di un lavoro che è iniziato tre anni or sono, fin degli obiettivi che sono per fortuna o per merito, conseguiti anno per anno. Il progetto per il futuro è continuare su questa strada e fissare nuovi obiettivi per le prossime stagioni.

Verona Sport: Anche in una passata stagione avevate conquistato la Serie A, ma poi alcune problematiche erano sorte per poter far parte della massima serie. Quest’anno pensi riuscirete a far parte di questa categoria?
Marco Beghini: Quattro stagioni or sono avevamo raggiunto la promozione ed il fatto che non si fosse iscritta la squadra nella massima serie è perché erano saltati degli accordi importanti con due main-sponsor i quali avrebbero dovuto permettere alla società una stagione economicamente tranquilla. Così non è stato, nessun problema. Siamo ripartiti con una coscienza nuova, abbiamo in questi tre anni pensato a rinforzare le basi di questa società più che la squadra stessa; abbiamo continuato nella nostra opera di crescita del nostro settore giovanile in quanto crediamo che sia la linfa per lo sviluppo della squadra e le ragazze lo hanno capito in pieno. La nostra squadra è formata prevalentemente da ragazze giovani, con l’aggiunta di alcune atlete di spessore ed esperienza che aiutano giorno dopo giorno alla crescita del gruppo; in A2 hanno dimostrato che ad oggi non hanno rivali, non è un mio parere bensì un dato di fatto. Sedici gare vinte su sedici giocate, con la non remota possibilità di chiudere il campionato con un en-plein. Penso che nella storia del girone A della serie A2 questo non sia mai successo.

Verona Sport: La squadra, sebbene molto forte per il vostro campionato, andrà rinforzata sotto alcuni aspetti e ruoli per poter affrontare l’A1. Sicuramente la giovane età di molti elementi è un fattore positivo per il futuro, ma l’inesperienza a volte è un fattore negativo soprattutto quando dovrete affrontare formazioni con giocatrici molto forti ed esperte. La società ha già pensato a chi puntare per rinforzare il team?
Marco Beghini: Ad oggi sinceramente non mi interessa pensare di rinforzare la squadra in vista del campionato di serie A1, bensì di avere la certezza di averle tutte per la prossima stagione; sarebbe già solo quello partire con il piede giusto. La maturità acquisita e soprattutto l’entusiasmo di giocare in massima serie farà il resto.

Beghini MarcoVerona Sport: Roberto Sanchez ha fatto un ottimo lavoro con le ragazze, portandole a vincere e convincere più di una volta. Cosa vorresti dire a lui?
Marco Beghini: Io e Roberto ormai abbiamo raggiunto una tale sintonia che basta uno sguardo per intenderci; è una persona a dir poco squisita ed affidabile, in tre anni ha conquistato noi tutti e sarà molto difficile per lui abbandonare Dossobuono. Ci ha dato e ci sta dando molto e in questi tre anni ha dimostrato di essere un professionista con la “P” maiuscola; è legato molto all’ambiente perché intorno a lui ed anche per merito suo, si è creato un rapporto molto forte, di amicizia che personalmente vale molto di più di qualsiasi contratto tu possa firmare. La nostra intenzione come società è ovviamente quello di dargli come d’altronde alle ragazze, l’opportunità di dimostrare il suo valore sul palcoscenico della massima serie.

Verona Sport: Nell’intervista fatta all’allenatore ha detto che non sa cosa farà nella prossima stagione. Speri possa rimanere per condurre ancora la squadra?
Marco Beghini: Conoscendo Roberto non ha pensato a dare per certa una cosa non certa che ad ogni buon conto è tra le certezze di questa società. E’ altresì ovvio che la sua volontà dovrà essere quella di rimanere, altrimenti visto il rapporto che ci lega, a malincuore potrà andarsene tranquillamente..ma sono certo che non sarà così.

Verona Sport: Anche con la squadra maschile state percorrendo un buon percorso, che potrebbe portare alla promozione. Cosa significherebbe avere entrambe le squadre in Serie A?
Marco Beghini: Con i ragazzi siamo primi in classifica e ad oggi ci mancano tre punti da acquisire nelle due ultime gare per essere promossi. Anche qui il discorso non cambia; si farà di tutto per dare la soddisfazione ai ragazzi di giocare in A1, senza stravolgimenti, con tanta umiltà ma con tanto entusiasmo.

Verona Sport: Per ultimo vi vanno i più sentiti complimenti per la promozione ottenuta. Tu vuoi dire qualcosa alle tue ragazze o al tuo staff?
Marco Beghini: Vi ringrazio per i complimenti. Ovviamente sono da allargare a tutti quanti, a tutti coloro i quali si sono adoperati e si stanno adoperando per questa società; come ho già ripetuto più volte questo è il risultato di un lavoro condiviso, come fossimo in una grande famiglia, con i problemi e le normali incomprensioni ma normalmente superate con un sereno confronto. L’opera del singolo è importante ma non indispensabile, mai è stato più calzante per la nostra realtà il motto “l’unione fa la forza” e la speranza è quella di continuare su questa strada anche per il futuro.

tratto da Verona Sport (www.veronasport.it)

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19 Comments

  1. handballmania said:

    Ma i maschietti? Sino due società distinte?

  2. handballmania said:

    Ah, articolo un po’ datato. Anche i maschietti sono stati promossi. Congratulazione!

  3. tifosi76 said:

    Parliamo sinceramente xfavore….se Beghini non avesse preso Ferrari ad inizio anno non avrebbe mai conquistato questa A1!!!!! La squadra che ce ora a bisogno di un netto cambiamento per poter partecipare alla A! Solo Scamperle, Guadagnini e Elisa possono fare l’A1! Le altre sono troppo giovani e troppo poco forti tecnicamente e tatticamente….perderebbero con tutte le squadre ad oggi presenti!

  4. euro said:

    Se Dossobuono iscrive entrambi le formazioni (sia maschile che femminile) in A1 …solo con new tasse gare ecc. siete proprio convinti che possa permettersi anche di pagarsi stranieri/E..? rischio disastro/bancarotta?..no?….. a meno che non trovi grandi sponsor, ma da bocca di tifosi, anche caldi, pare che non vi sia tutto ste poxibilità…

  5. coach said:

    se..se.. se…intanto lasciamoli godere il momento….poi ci penseranno e di conseguenza prenderanno le loro decisioni in base alle atlete,atleti,agli sponsor e ai relativi badget…..
    …..per il momento….congratulazioni
    birra
    excoach

  6. Panda006 said:

    Cari commentatori,
    è un piacere sentire le vostre critiche, la vostra negatività, il vostro disprezzo nei confronti di una società sportiva che con costanza e impegno ha portato sia le ragazze che i ragazzi in prima categoria. Dunque, tutto questo parlare a vanvera senza un minimo di rispetto, mi porta solo ad una conclusione: Che siate un po’ gelosi? Vi brucia [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA]?
    La pallamano olimpica dossobuono, parlando della femminile, ha costruito una squadra di giovani ragazze che con sacrificio e con regolarità hanno portato ad una vittoria completamente meritata. Secondo voi, Elisa Ferrari senza le sue compagne avrebbe potuto vincere 18 partite su 18? Sarebbe riuscita ha parare i goal senza una forte difesa? Probabilmente la vostra [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA] e la vostra gelosia non vi permette di guardare oltre la punta del vostro naso perché una squadra è formata da 14 giocatrici, non da una, non da due ma da tutte insieme, non è con la singolarità che si vince un campionato ma con il cuore, con la grinta e con il duro lavoro. Probabilmente è proprio grazie a questa vostra mentalità [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA] e [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA] che la pallamano italiana non è sviluppata come in altri paesi europei. Comunque riprendendo il discorso, è vero le altre ragazze sono giovani considerando il fatto che alcune hanno quattordici anni ma almeno loro hanno il tempo di imparare, di migliorare, di crescere e di diventare grandi giocatrici a differenza di quelle quattro vecchie decrepite che giocano in A1 credendosi “professioniste”. Solo ora mi sono resa conto di quanto mi sto divertendo a scrivere questa risposta proprio perché mi sono dimenticata di scrivervi [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA], sicuramente la società prenderà le dovute decisioni economiche, ma di certo questo non è affar vostro!!
    Grazie cari commentatori, con le vostre “astute” considerazioni avete fatto non solo crescere il mio ego, ma avete anche dato moltissima importanza alla pallamano olimpica dossobuono. Grazie, grazie davvero. Comunque concludendo con un gran finale vi vorrei dare un consiglio: l’italiano non è un optional, usatelo!

    • polpot said:

      Ciao Panda, condivido in parte i contenuti del tuo intervento ma vorrei sottolineare che anche le tue parole dimostrano il vero problema alla base. Lascia perdere l’italiano perchè da come scrivi non sembri la testimonial più adatta. Il background culturale è un grosso problema e, quando il livello è “bassino”, spesso si accompagna alla mancanza di umiltà. E’ questo il caso. Avete ottenuto risultati eccezionali grazie ad un lavoro programmato da anni, alla costanza e dedizioni di atleti, genitori e dirigenti, non rovinare tutto.
      La base c’è, altrimenti non sareste arrivate a vincere tutte le partite ma, bisogna essere realisti, per salvarsi in A1 avrete bisogno di almeno una buona straniera (dal recente passato potrebbero esser ripescate Popescu o Klimek).
      Per quanto riguarda la maschile il discorso è molto diverso. Il gruppo è un pò più disomogeneo e le avversarie, saranno molto competitive.
      Dossobuono si goda il risultato, e l’anno prossimo faccia il meglio possibile.

      Credo tuttavia che sia un diritto della società decidere di mantenere il gruppo inalterato sia per dare la possibilità agli atleti di giocare nella categoria che si sono guadagnati sul campo, sia per una filosofia sportiva coerente, portata ad accettare una eventuale retrocessione come naturale conseguenza del livello raggiunto. Ovvero, se vi siete meritati la A1 ci giocate voi, se non siete in grado di restarci, tornate indietro.
      Ma sono fatti della società, che fino ad ora ha lavorato bene.
      L’importante è rimanere coi piedi per terra ed essere realisti e, soprattutto cercare un equilibrio nella gestione economica del setore maschile e femminile.

  7. sAdIT said:

    cara Panda006… non ti stupire per l’italiano… c’è tanta ignoranza che circola su queste pagine… tantissima… e c’è poco da fare. L’italia è così… in tutto, mica solo la pallamano!

  8. koala said:

    Ciao panda benvenuta in a1. Ti vedo carica. Ci vediamo in campionato :)

  9. palletta di riso said:

    Ti stimo Panda006!
    Ricordo che la squadra è composta da 14 giocatrici, non da 3! Perché Elisa Ferrari (ps. un buon portiere non si misura dal rumore che emette) non avrebbe parato niente senza una buona difesa e Silvia Scamperle non avrebbe segnato molti goal, ad ogni partita, senza le altre compagne!
    Comunque sincerci complimenti all’Aliper Dossobuono femminile e maschile!

  10. handballmania said:

    Dai @polpot che mi sbagli l’ultima “doppia” alla fine… (doppia ortografica, non di palleggio)… Retrocesso in serie D (chissà se panda è a conoscenza che una volta s’arrivava fin laggiù…) ;)

  11. Briegel said:

    Perchè?? Perchè invece di messaggi di complimenti e di auguri per la prossima stagione a Società ed Atleti/Atlete non si riesce a fare altro che attaccare…consigliare…tirar fuori problemi??

    E’ questa la pallamano in Italia??

    Siamo di fronte ad una società che con sforzi, anche forse oltre le proprie possibilità economiche e non (questo non lo so), riesce a portare 2 formazioni nella massima serie…dovremmo essere felici…è forse la prova che non servono solo soldi soldi e soldi…ma forse anche della buona e sana passione e tanto tanto duro lavoro bastano a raggiungere risultati importanti.

    Magari sarà anche una bella sfida iscrivere tutte e 2 le squadre che solo pochi aggiustamenti, fare giocare le più giovani…e attenzione…magari ne vedremo delle belle.

    Auguro a questa società, ai dirigenti, alle atlete, agli atleti di metterci tutto il cuore, la passione e la voglia che ho visto in diverse situazioni. I risultati arriveranno, e non sono solo le vittorie che contano!!

  12. Marc63 said:

    Era tempo che non sfogliavo i commenti sui vari post del sito ma comunque vedo che l’aria che tira è sempre la stessa. Commenti troppo spesso inutili, provocatori, con sentenze emesse per mancanza di informazione.
    Dossobuono è rinata sette anni fa, ha avuto già un acuto al femminile quattro anni or sono ed ora con un certosino e faticoso lavoro di un gruppo fantastico (attenzione dico uno!) si sono potuti raggiungere due obiettivi non preventivati all’inizio stagione o per lo meno non in questa stagione.
    Il prossimo futuro che dovremo affrontare sappiamo benissimo sia duro e pieno di insidie ma la realtà è quella di una volontà di affrontarlo, con serenità e con la consapevolezza dei propri mezzi e dei propri limiti, economici e umani.
    L’unica cosa che ora conta ed è la volontà della dirigenza del Dossobuono è quella di dare un futuro a questi ragazzi e a queste ragazze che si sono conquistati sul campo il risultato ed è giusto dar loro la soddisfazione e la possibilità di confrontarsi nella massima serie con lo stesso impegno e probabilmente con un entusiasmo maggiore di quelli dimostrati fino ad oggi.
    Marco Beghini

  13. coach said:

    scusate…..ma il mio posto era per criticare dossobuono oppure ho fatto loro i complimenti?
    no perche’ quanto scrivete le repliche sarebbe bello capire con chi parlate e anche li fare dei distinguo…..
    cmq per sicurezza ancora complimenti alla societa’,allenatori e squadre!
    birra
    excoach

  14. Chapeau said:

    Chapeau! Si può fare sport ad alto livello anche con pochi soldi, e si retrocede, pazienza!

    • Marc63 said:

      … proprio così Chapeau! Basta farlo a testa alta, onorando l’impegno e senza eccessi che portano altrimenti alla chiusura della società, danneggiando a quel punto tutto quello che c’è dietro (giovanili).

  15. polpot said:

    Se guardate il sito del Dossobuono si capisce chiaramente che alla società interessa solo il settore femminile. Gira infatti la voce che la maschile, l’anno prossimo, sia destinata alla serie B…

  16. Siculamente said:

    Scusate ma polpot ha ragione. Ho appena visto il sito del Dossobuono: agghiacciante!! In più amici mi hanno confermato che è vero, al presidente non gliene freg niente della maschile e non li vuole tra le scatole. Faranno la B:

    VERGOGNA, dilettanti!!!

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